Tutti uniti a Villesse per aiutare Simone, il 17enne rimasto invalido dopo un incidente stradale

Tutti uniti a Villesse per aiutare Simone, il 17enne rimasto invalido dopo un incidente stradale

La raccolta fondi

Tutti uniti a Villesse per aiutare Simone, il 17enne rimasto invalido dopo un incidente stradale

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Dic 2020
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Le associazioni del territorio partecipano alla colletta per aiutare il giovane Simone Lamanna, coinvolto in un grave incidente stradale a inizio settembre.

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Sarebbe dovuto essere un tragitto in moto come tanti, in un banale pomeriggio di fine estate. Invece, quel lunedì 7 settembre si è rivelato una data nefasta per Simone Lamanna, 17enne di Villesse rimasto coinvolto in un bruttissimo incidente lungo via Zanon, a Dolegnano di San Giovanni al Natisone (nella foto, la zona dopo l'intervento dei soccorsi). L'improvviso scontro con un'automobile, proveniente in senso opposto, lo ha sbalzato violentemente a terra. Purtroppo, i segni di quell'impatto sono rimasti indelebili sul suo corpo, perdendo l'uso di una gamba, rimasta gravemente ferita. Oggi, il giovane cerca di ripartire e in tantissimi hanno voluto aiutarlo.

È così iniziata una corsa alla solidarietà verso il giovane, grazie al supporto di amici, parenti e oltre 30 realtà associative locali, riunite grazie allo sforzo dell'amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Viola Flavia. L'obiettivo è raccogliere fondi per l'acquisto di una protesi che aiuti il minorenne a tornare a deambulare. "Ci siamo attivati per mettere insieme le diverse realtà del comune" spiega la prima cittadina. Tra chi ha assicurato la propria partecipazione c'è anche la parrocchia di San Rocco: "Abbiamo subito dato la nostra adesione a questa iniziativa - sottolinea il parrocco, don Lugi Olivo - andrò in questi giorni a trovare di persona il ragazzo e la sua famiglia". A dare il via al tutto, però, è stata l'associazione onlus Amis dal Disu di Gonars.

"Ci siamo appoggiati a questa realtà perché mio figlio ha bisogno il prima possibile di questa protesi - racconta la madre del giovane, Annalisa Tesolin, originaria di Gonars -, ma passeranno anni prima di avere eventuali risarcimenti dall'assicurazione. Il modello che gli serve costa 30mila euro e anche i contributi dello Stato sono abbastanza limitati, appena 1.800 euro". In breve tempo, grazie soprattutto al passaparola, molti hanno risposto positivamente all'appello, cercando di aiutare Lamanna e la sua famiglia. La stessa campagna è partita abbastanza tardi, confessa la madre, anche a causa delle restrizioni per il Covid: "Quando è scattata la zona arancione non mi sono più potuta muovere, rallentando il tutto". Venti giorni fa, inoltre, lo stesso Simone è tornato finalmente a casa, dopo un lungo ricovero.

Dopo il brutto incidente, il 17enne ha trascorso oltre un mese e mezzo in terapia semi-intesiva all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, per poi essere ricoverato al Gervasuta. "Siamo tornati a Villesse da metà novembre, anche per far riprendere psicologicamente nostro figlio, facendolo seguire nel frattempo da una psicologa". Spesa, anche questa, direttamente a carico della famiglia. "Per ora non gli hanno ancora riconosciuto l'invalidità civile, poiché la visita davanti alla commissione l'avremo solo a fine anno". Tutto nato a causa di quel maledetto lunedì, dove alla fine la colpa è ricaduta al 50% tra chi guidava l'auto, un 84enne della zona, e il 17enne, che si trovava a bordo della sua moto da poco acquistata.

"Mio figlio è riuscito a salvarsi da solo - racconta ancora Tesolin -, togliendosi la cintura e legandosela alla gamba, poiché ha avuto anche un'emoraggia femorale. È rimasto lucido fino all'ingresso in sala operatoria". Per ora non c'è una scadenza alla raccolta fondi, anche perché si sta ancora valutando dove acquistare la protesi e fare il percorso di riabilitazione necessario. "Quando avremo lo strumento, Simone dovrà essere di nuovo ricoverato per essere seguito. il 9 dicembre andremo a Budrio, in Emilia-Romagna, presso il Centro rotesi Inail". Per ora c'è solo un preventivo, fatto da una struttura di Udine. La speranza è che grazie all'aiuto di tutti, il 17enne possa partire il prima possibile con le cure di cui ha bisogno, con l'obiettivo di recuperare piano piano quella normalità che sembra oggi lontana.


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