L’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi sostiene l’Andos Monfalcone

L’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi sostiene l’Andos Monfalcone

IL PROGETTO

L’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi sostiene l’Andos Monfalcone

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 12 Nov 2024
Copertina per L’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi sostiene l’Andos Monfalcone

Il progetto per la fisioterapia ad hoc a favore delle donne operate al seno è sostenuto dai fondi dell'Otto per Mille. Conduce le sedute la fisioterapista Fabiana Alt.

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È cominciato sabato 2 novembre e terminerà il 31 ottobre 2025 il nuovo progetto istituito da Andos Monfalcone, “Recuperare la performance motoria dopo chirurgia ricostruttiva nella donna operata al seno”. L’associazione di volontarie monfalconesi, attiva da quarant’anni per offrire sostegno alle donne operate al seno rispondendo in modo mirato alle loro necessità, ha attivato l’iniziativa al fine di trattare con la pratica fisioterapica gli specifici disturbi insorti nelle pazienti che, oltre all’intervento di chirurgia demolitiva, hanno affrontato l’impegnativo percorso di ricostruzione. La sede di svolgimento è lo spazio concesso dal Comune di Monfalcone e adibito ad ambulatorio di via Eugenio Valentinis 86, accanto all’ufficio delle Poste.

A condurre il progetto è Fabiana Alt, fisioterapista per Andos dal 2001 e specializzata in questo tipo di situazioni. «Il progetto è rivolto a donne giovani tra i 40 e i 60 anni che hanno intrapreso la chirurgia ricostruttiva del seno. Si tratta di un percorso più lungo e faticoso fisicamente, che porta a buoni risultati dal punto di vista estetico e funzionale ma comporta anche una serie di disturbi muscolo-scheletrici – spiega la fisioterapista – questi ultimi sono molto impattanti e limitanti per la performance motoria quotidiana delle pazienti, tanto nella pratica sportiva quanto nella gestione dei figli o nei normali lavori casalinghi. Nel corso della mia esperienza ne ho visti in gran numero e ho rilevato la necessità di trattarli con una fisioterapia prolungata».

Tali disturbi colpiscono soprattutto la spalla e l’area delle cicatrici toraciche e le varie strategie per affrontarli sono ancora in una fase di prova. Il progetto di Andos mira a risolverli con un mix di tecniche fisioterapiche (ginnastica ipopressiva, mobilizzazione dei tessuti, tecniche di pilates, uso propriocettivo del tape ed esercizi individuali in autonomia) e di trattamento delle cicatrici, in modo che le donne che vi si rivolgono possano tornare a svolgere serenamente le attività motorie quotidiane e sportive. «Prevediamo di potervi inserire una decina di pazienti, da seguire per un periodo dai quattro ai dieci mesi con 25-35 sedute dilazionate nell'arco di tempo» continua Fabiana Alt, che terrà personalmente le sedute fisioterapiche nell’ambulatorio di via Valentinis con il supporto della segreteria di Andos.

Oltre che dai contributi che l’associazione di volontarie riceve usualmente dal Comune di Monfalcone, da Asugi e da altri enti e fondazioni del territorio, questo progetto è stato finanziato per il 70% della spesa dai fondi Otto per mille stanziati a livello nazionale dall’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi. Tramite la sua struttura, infatti, la Chiesa valdese sostiene economicamente ogni anno diversi progetti in campo sociale e sanitario centrati sulla persona e sui suoi bisogni; già in altre occasioni, anni fa, Andos Monfalcone fu tra le associazioni beneficiarie.

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