Tra i tesori della Mediateca
Una vita spesa per la comunità, un Fondo per ricordare il padre della legge regionale sul folclore Gianfranco Grion
Alla mediateca 'Ugo Casiraghi' è stato presentato l'archivio per la valorizzazione della cultura friulana. Il ricordo del presidente che «documentava per non dimenticare».
Il Natale è ormai alle porte, ma quel 21 dicembre del 1991 l’inno internazionale del folclore dei giovani danzerini s’innalzò per un augurio speciale. Unendo assieme in un corale abbraccio quanti ancora oggi «sanno far rivivere il passato e portarlo nel futuro», come ebbe a dire lo stesso Gianfranco Grion. Si è svolta nella serata del 20 novembre al Palazzo del Cinema di Gorizia la terza puntata dedicata ai tesori della mediateca “Ugo Casiraghi” incentrata sulla figura di Grion, che sempre perseguì l’intento di «documentare per non dimenticare». Di qui l’intenzione di raccogliere i preziosi documenti audiovisivi del territorio per valorizzare il patrimonio storico regionale, portando il Fondo nelle scuole isontine di ogni ordine e grado. «Il nostro compito – presenta la referente del progetto Simonetta Menossi – è conservare i filmini per garantirne la durata e donare alle famiglie una copia fatta in digitale».
Un tuffo nel passato caprivese per ricordare attraverso i documenti del Fondo Grion – che copre un periodo compreso fra il 1954 e il 2009 – trasferte in Italia o all’estero, quando il Gruppo folcloristico portava l’anima del marlenghe fuori dai confini della sua terra. «Chi era, Grion? – racconta Menossi – un caprivese doc nato e vissuto a Capriva, che amava la sua famiglia ed era molto attivo nella comunità». Una personalità creativa «con l’estro dell’artista», dapprima direttore artistico e quindi presidente del gruppo di danzerini, il cui sogno era portare la cultura friulana nel mondo. «La sua figura è stata centrale – interviene l’assessore al decentramento e rilancio dei quartieri Maurizio Negro – perché ha portato a casa una legge regionale per il folclore in questa terra, e la nostra è l’unica regione in Italia ad averla ottenuta anche grazie all’apporto di Grion, del quale voi caprivesi dovete essere orgogliosi». Ben 75 ore di filmati registrati su pellicola, nastro magnetico o disco rigido, accompagnati da circa 200 minuti di audio. Svariati i formati dei documenti: dagli 8 millimetri al Super8, al VHS, VHS-C, U-matic e infine agli odierni DVD e CD.
A sfilare in primo piano alla Terza Festa di Ancona di un lontano luglio del 1969 sono Annadie Cristale e Benito Tofful seguiti dal resto del gruppo nei tradizionali costumi. Un’attività intensa, quella che emerge in foto e filmati, che riporta alla luce ben 41 trasferte in Italia e 22 all’estero, oltre che sei cene sociali e sette vacanze in montagna con amici o momenti di vita a casa. Per non dimenticare tutte le riprese che mostrano la comunità di Capriva, il gruppo folcloristico “Primavera” e il Polifonico Caprivese. È l’agosto del 1959 quando il gruppo si reca a Winterthur, in Svizzera: durante una sosta del viaggio di andata la moglie di Gianfranco - la splendida Anna Maria Marini - siede con eleganza per un picnic sull’erba, riemergendo dal passato come se fosse ieri. Nel settembre del 1968 il gruppo si reca invece a Belluno in occasione del Primo festival del folclore veneto, e ad aprire la sfilata saranno Marina Tirel con la piccola Lorella Grion, presente in sala insieme al fratello Stefano. «Carissimo papà – legge la sua lettera Lorella – la tua presenza non si è mai affievolita. È incredibile quanto continui a vivere in tutto ciò che ci hai lasciato». Una «macchina del tempo» con cui viaggiare nei ricordi di una famiglia e di un territorio che sa proiettarsi nel futuro pur restando solidamente radicato nelle tradizioni. Un “piccolo mondo antico” che oggi continua a essere tramandato con orgoglio alle nuove generazioni.
«Nel ’73 ero un giovane danzerino – prende la parola Claudio di Pasian di Prato – e grazie a Gianfranco abbiamo compreso che dovevamo restare uniti». E fu così che nacque l’Unione Gruppi Folcloristici del Friuli Venezia Giulia, tutelato da quella legge regionale emanata l’11 agosto del 2014. «Appartengo al gruppo dal 1974 – porta la sua testimonianza Bruno Razza – e fin da allora guardavamo alla casa di Grion come un punto di riferimento per tutti noi». Un’unione rafforzata dall’amicizia e dalla passione per l’arte, che ha sostenuto gli spettacoli con una qualità via via superiore. «Mai come in questo momento storico i nostri ragazzi hanno bisogno di conoscere la storia del nostro territorio – riflette Anna Pettarin portando i saluti di Carigo – e sono felice che il prossimo anno condividerete con le scuole questo patrimonio. Si sta smarrendo il significato di appartenenza a un gruppo – rimarca – ma tenerlo unito in tutti questi anni non è scontato». Una compagnia coesa che faceva capo all’anima di Gianfranco, che «non accentrava – sottolinea Negro – ma cercava di creare la squadra».
Una personalità in grado di rappresentare «un punto di riferimento per la comunità», ribadisce invece il sindaco Daniele Sergon. «Da giovane consigliere comunale ho sempre fatto riferimento al gruppo – prosegue – perché Grion ha saputo valorizzare il concetto di riunirsi intorno a un bicchiere di vino, valori fondamentali per la nostra terra». Fra voci commosse e lacrime non è mancata la testimonianza dell’ex sindaco Antonio Roversi: «Sono un caprivese d’importazione – ammette – da 40 anni a Capriva. Quando ebbi l’idea di creare il periodico Il Caprivese chiesi aiuto per distribuirlo casa per casa e lui mi diede una mano». «Hai piantato in noi i semi della tua umanità», conclude la figlia Lorella. E in una società sempre più disgregata i valori di Gianfranco rappresentano quei beni preziosi da tutelare e trasmettere a quanti verranno.
Foto di Rossana D'Ambrosio
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.



Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















