L'ultimo saluto di Mattarella, il ricordo della storia ad Aquileia e Redipuglia

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L'ultimo saluto di Mattarella, il ricordo della storia ad Aquileia e Redipuglia

Di Redazione • Pubblicato il 03 Nov 2021
Copertina per L'ultimo saluto di Mattarella, il ricordo della storia ad Aquileia e Redipuglia

Zanin esprime soddisfazione per la vicinanza del presidente. Fedriga: «Dopo Mattarella? Vedremo».

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"Nel giro di poche settimane il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha visitato per due volte le nostre terre, e questa sua scelta ci riempie di orgoglio". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, che oggi ha partecipato assieme alle massime cariche istituzionali alle intense cerimonie di Aquileia e Redipuglia. Le ultime in regione, molto probabilemente, nel corso del mandato presidenziale del Quirinale, in scadenza a inizio anno prossimo.

"L'omaggio al cimitero degli Eroi di Aquileia, nei giorni del centenario del Milite ignoto - prosegue Zanin - è stato un gesto di riconoscenza nei confronti delle migliaia di soldati che combatterono nella nostra regione, provenienti da ogni angolo d'Italia, e che con il loro sacrificio contribuirono a realizzare davvero l'unità nazionale. Umili soldati rappresentati in modo ideale dal Milite ignoto, che venne scelto proprio per rendere omaggio alle sofferenze degli umili e fu capace di riannodare il rapporto tra il popolo e le istituzioni".

Ma non è solo il passato a suscitare l'attenzione della massima carica dello Stato. "Il presidente Mattarella - ricorda infatti Zanin - nelle settimane scorse ha festeggiato, assieme al suo omologo sloveno, la scelta di Gorizia-Nova Gorica capitale europea della cultura. Due città unite dalla geografia ma per decenni divise da una cortina di ferro ora realizzano insieme un grande progetto culturale. Ed è questo il futuro che vogliamo per il nostro Friuli Venezia Giulia, terra d'incontro di popoli e lingue".

Anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, è intervenuto al termine della mattinata, evidenziando che "in questi anni siano stati fatti passi avanti importantissimi per superare le divisioni che hanno caratterizzato il Novecento e che hanno insanguinato le nostre terre. La presenza dei presidenti Mattarella e Pahor a Trieste e Gorizia è un segnale di unità confermato dalla nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale della cultura 2025: avere una capitale in due città appartenenti ad altrettanti Stati è un fatto straordinario che rappresenta un evento storico per l'Europe e i nostri popoli".

Fedriga ha quindi spiegato che "il Milite Ignoto, con la forza dell'esempio e la potenza del suo silenzio, ci ricorda che nei momenti più difficili la nostra comunità è capace di riannodare il filo della concordia e di superare le divisioni e le difficoltà". Non si è invece sbilanciato sul nome del prossimo inquilino del Quirinale, visto che l'attuale mandato è in scadenza all'inizio del 2022, né su un possibile rinnovo allo stesso Mattarella: "Vedremo quali saranno i nomi e valuteremo" ha concluso.

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