Ultimi quattro giorni per il Visavì Gorizia Dance Festival. Attesi il Balletto del Teatro Nazionale Serbo e dell’Opera Nazionale di Grecia

Ultimi quattro giorni per il Visavì Gorizia Dance Festival. Attesi il Balletto del Teatro Nazionale Serbo e dell’Opera Nazionale di Grecia

IL FESTIVAL TRANSFRONTALIERO

Ultimi quattro giorni per il Visavì Gorizia Dance Festival. Attesi il Balletto del Teatro Nazionale Serbo e dell’Opera Nazionale di Grecia

Di REDAZIONE • Pubblicato il 15 Ott 2025
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Gli appuntamenti continuano fino al 19 ottobre. Giovedì 16 al Verdi va in scena ‘Tell me about love’. Il 17 anche un trittico di danza e teatro contemporanei dal continente africano.

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Divisi? No, Visavì! Parola che in dialetto goriziano significa "uno davanti all'altro", così vicini da guardarsi negli occhi. Così sono le città gemelle di Gorizia (Italia) e Nova Gorizia (Slovenia), non più divise da un confine, ma oggi insieme Capitale Europea della Cultura 2025, GO! 2025 dove si continua a danzare fino al 19 ottobre al Visavì Gorizia Dance Festival.

Il festival transfrontaliero, ideato dal direttore artistico Walter Mramor e ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale, in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo, è pensato come un evento in cui la danza compie la sua vera magia: quella di unire ciò che la storia aveva diviso.

E, anche in questa sua seconda parte, il Festival ospita artisti e compagnie di svariate nazionalità, con alcune prime nazionali e un'anteprima (il programma, che include anche molti workshop, può essere consultato sul sito: https://www.goriziadancefestival.it/index.php/it/programma ).

Al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Gorizia, alle ore 21 di giovedì 16 ottobre, va in scena “Tell me about love”, un dittico interpretato dal Balletto del Teatro Nazionale Serbo e costituito da “Elegia” di Enrico Morelli e “Il Balcone dell'amore” di Itzik Galili. Sarà una rara occasione per vedere l'ensemble di Novi Sad, fondato inizialmente come compagnia di balletto classico, ma che da diversi decenni affronta nuove sfide artistiche, come la coreografia di Morelli (che ha ricevuto il prestigioso "PremioDanza&Danza" per la Migliore Produzione Italiana nel 2023), e la forte fisicità, unita a immagini poetiche, che contraddistingue le coreografie di Galili.

Si va poi in Slovenia, all’Sng Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica il 17 ottobre (ore 21), per l’anteprima di “Brother to Brother - Dall’Etna al Fuji”, la nuova creazione di Roberto Zappalà interpretata dalla compagnia del coreografo catanese, A.C. Scenario Pubblico Compagnia Zappalà Danza. Si tratta di un lavoro in cui si accostano in maniera inaspettata la Sicilia e il Giappone. Zappalà, infatti, mette a confronto l'ordine nipponico e il caos siculo, attraverso l'immagine dei rispettivi vulcani che rappresentano le due nazioni: il Fuji e la 'Montagna' (come viene familiarmente chiamato l'Etna).

Si torna di nuovo al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Gorizia, il 18 ottobre (ore 21) per vedere la Compagnia di Balletto dell’Opera Nazionale di Grecia - GNO Ballet che presenta in prima nazionale il nuovo spettacolo del suo direttore/coreografo, Konstantinos Rigos, intitolato “The Golden Age”. Oltre a ripercorrere le tappe della sua carriera, Rigos si interroga sul futuro dell’umanità nell’attuale Babele di suoni in cui viviamo. Attraverso riflessi dorati e un grande lampadario creato dall'artista Petros Touloudis, con diversi stili musicali e usando un lessico coreutico tutto suo, Rigos propone una nuova "Età d'oro" nell'accettazione della condizione umana, in cui la ricerca di una mitica felicità non può prescindere dalla tristezza e la malinconia insiti in ogni uomo e donna.

Gli ultimi quattro giorni al Visavì Festival includono anche molti altri spettacoli, pomeridiani e in prima serata. Il 17 ottobre, ore 18.30 al Kulturni Dom, Gorizia, “Bambu”. Si tratta di un trittico di danza e teatro contemporanei dal continente africano che vede protagonisti tre artisti, ognuno dei quali presenta un assolo: “Un voyage autour de mon nombril” di Julie Larisoa (Madagascar), “Chute Perpetuelle” di Aziz Zoundi (Burkina Faso) e, infine, “Naka tša go rwešwa” di Humphrey Maleka (Sudafrica).

Arrivano invece da Praga le coreografe/danzatrici Jazmína Piktorová e Sabina Bočková con una serie workshop incentrati sul loro metodo di micromovimenti, e uno spettacolo, “Microworlds” al Kulturni Center Loize Bratuž, Gorizia (18 ottobre, ore 15.30 e 17.30 e 19 ottobre, ore 10 e 12), in cui condividono il loro amore per le piccole cose, quelle che spesso non notiamo e non apprezziamo. Sempre il 18 ottobre in prima nazionale, al Kulturni Dom, Gorizia (ore 18.30), la danza si fa verticale in “Wetware”, produzione sostenuta dal network internazionale di operatori della danza Pan-Adria: un intervento coreografico in modalità stand-up in cui il performer sloveno, Jan Rozman, metterà in discussione gli algoritmi e quei dispositivi di sorveglianza che si attivano ogni qualvolta mettiamo in funzione i nostri smart devices.

Foto Marija Erdelij (Tell Me About Love) 

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