L'Ulivo della pace affonda le radici a Casa Rossa, così Gorizia inaugura il suo Festival Interreligioso

L'Ulivo della pace affonda le radici a Casa Rossa, così Gorizia inaugura il suo Festival Interreligioso

LA CELEBRAZIONE

L'Ulivo della pace affonda le radici a Casa Rossa, così Gorizia inaugura il suo Festival Interreligioso

Di Aurora Cauter • Pubblicato il 29 Ott 2025
Copertina per L'Ulivo della pace affonda le radici a Casa Rossa, così Gorizia inaugura il suo Festival Interreligioso

La piantumazione dell'albero cinquantenario si è tenuta stamattina di fronte alle autorità religiose e istituzionali. Fino al 2 novembre il dialogo tra esponenti di cinque religioni per costruire un futuro migliore.

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Nel piazzale Casa Rossa, ancora cantiere a cielo aperto, si è aggiunto un nuovo tassello. È stato piantato nella mattinata di oggi 29 ottobre l’Ulivo della pace, nell’aiuola sotto le finestre dell’ufficio immigrazione. L’albero, dal grande tronco e dai numerosi frutti, ha 50 anni e ha attraversato l’Italia per raggiungere Gorizia: a donarlo è stata Enel, mentre ad occuparsi della sua collocazione è stata l'impresa Goni. L’ulivo viene accolto come simbolo di Pace, in pieno spirito di rappresentanza con la filosofia di Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura.

Una folla numerosa si è riunita intorno all’aiuola e ai cinque rappresentanti religiosi della zona - l’arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli, il rabbino di Trieste Alexander Meloni, l’Imam della comunità islamica Zakaria Seidu, il pastore della Chiesa Metodista Jens Hansen e il rappresentante della comunità buddista Roberto Bonora. Presente anche l’Imam della comunità islamica di Nova Gorica Hamza Muratspahic -, che hanno coperto le radici dell'albero con le pale messe a disposizione dall'impresa Edilcasa Macuzzi.

Presentati con grande entusiasmo dall’assessore a GO! 2025 Patrizia Artico, le autorità religiose e spirituali hanno parlato di Pace, solidarietà, rispetto. Davanti a loro c’erano i bambini delle scuole d'infanzia che, con pazienza e interesse, hanno ascoltato i saluti dei “big” 5 e dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica. Quando l’arcivescovo ha detto, rivolto ai bambini, che «saranno loro a portare avanti la Pace che si sta costruendo adesso», uno di loro ha risposto subito «Okay», con l’innocenza tipica dei bambini.

«Costruire insieme - spiega l’assessore Artico - è il concetto ad oggi fondamentale. La Pace si costruisce insieme, piano piano, rispettando la diversità e l’identità di ognuno, che costituiscono una grande ricchezza». I vertici istituzionali di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter Vrtojba si accodano, lanciando un messaggio di speranza per il futuro, volendo mantenere la linea di collaborazione, di «amicizia reciproca», come dice il rappresentante di Nova Gorica.

I rappresentanti delle fedi e delle spiritualità del territorio, coordinati e sostenuti dal Comune di Gorizia, hanno piantumato l’ulivo - sponsorizzato da ENEL Italia Spa - simbolicamente insieme. Si è inaugurato così il Festival interreligioso di GO! 2025, che si concluderà il 2 novembre, con la sottoscrizione del Manifesto di Gorizia per il dialogo e la pace. Tra tavole rotonde, conferenze, momenti di dibattito, concerti e spettacoli, emergeranno riflessioni sul presente per costruire un futuro migliore.

Dopo il Festiva quello che rimarrà, oltre a nuovo consapevolezze, sarà l’Ulivo della pace, in quell’aiuola di Casa Rossa. L’augurio è che, passando davanti all’albero, ci si possa ricordare come la diversità non è il nemico, ma ricchezza.

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