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Uffici giudiziari in fermento a Gorizia, arriva lo stop agli straordinari

Questa mattina i dipendenti di Tribunale e Procura si sono riuniti in assemblea, previste nuove azioni pubbliche per chiedere risposte al ministero.
Stop agli straordinari di ottobre e assemblee fuori dal Palazzo di giustizia per tutto ottobre. Questa mattina, i dipendenti di Procura e Tribunale di Gorizia sono tornati a riunirsi in assemblea per chiedere soluzioni alla situazione in cui riversano gli uffici, con una pianta organica depauperata e una mole di lavoro che si accumula giorno dopo giorno. Dopo la manifestazione davanti alla sede di via Nazario Sauro lo scorso 27 gennaio, ora arrivano nuove azioni per cercare di far smuovere l’annosa situazione.
“Così come sette mesi fa - ha esordito Enrico Acanfora della Confsal Unsa -, abbiamo dalla nostra anche il presidente del Tribunale e il Procuratore. A parte l’assegnazione di sette funzionari, che alla fine hanno rifiutato, non è successo nulla in tutto questo tempo. Il problema è anche economico, vediamo la stessa cosa in questi ultimi due anni anche alla Biblioteca Isontina. Un governo si giudica in base ai problemi che risolve ma notiamo menefreghismo. Ho saputo oggi che c’è stato un convegno sulla giustizia di Fratelli d’Italia”.
Il riferimento è all’incontro tenutosi sabato sera all’Hotel Entourage, organizzato dal partito per spiegare la nuova riforma Nordio. “Avrei partecipato per chiedergli con chi facciamo la riforma, se non c’è personale” ha rimarcato il sindacalista. Insieme a lui, c’erano anche gli esponenti delle altre forze coinvolte nella mobilitazione, ossia Cgil e Cisl. “Il problema del Palazzo giustizia è anche del ministero in generale - ha evidenziato Salvatore Montalbano della Cisl Fp -, non è legato ai dipendenti fannulloni ma all’organico”.
A oggi, il Tribunale conta un organico di 38 unità - escluso il dirigente - sono in servizio solamente 22 unità di cui 2 assenti per maternità. Di fatto sono presenti 19 unità, pari al 50% dell’organico. La Procura, invece, conta un organico di 29 unità, ma sono in servizio appena 11 unità. Di particolare difficoltà anche la situazione del Giudice di Pace, con solo tre persone addette, una pianta organica inadeguata che gestisce altresì le numerosissime pratiche relative al Centro per i rimpatri di Gradisca.
Il problema però non è solo nello scorrimento delle graduatorie, ma anche nelle scelte che fanno i vincitori dei concorsi, rinunciando al posto per concentrarsi su altri concorsi e cercare di rimanere il più possibile vicino casa. “Sarà un problema che durerà fino a quando non ci saranno le graduatorie regionali” ha incalzato Montalbano. I presenti, quindi, hanno approvato all’unanimità le nuove azioni da intraprendere per portare avanti le proprie richieste, con qualcuno che ha preannunciato in assemblea la volontà di chiedere il trasferimento.
Oltre al blocco del lavoro straordinario per tutto il mese ottobre, si terranno assemblee dei lavoratori all'esterno del Palazzo il martedì e mercoledì, dalle 10 alle 10.30, a settimane alterne. Queste saranno organizzate sul marciapiede, senza occupazione del suolo pubblico, come avvenuto ormai quasi otto mesi fa. "Continuano anche le interpellanze a Regione, ministero e sindaco - ancora Acanfora -, vedremo cosa accadrà a ottobre".
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