Nuovi vincoli per l'aeroporto di Gorizia, la statua di Duca d'Aosta sarà sotto tutela

Nuovi vincoli per l'aeroporto di Gorizia, la statua di Duca d'Aosta sarà sotto tutela

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Nuovi vincoli per l'aeroporto di Gorizia, la statua di Duca d'Aosta sarà sotto tutela

Di Redazione • Pubblicato il 08 Mar 2021
Copertina per Nuovi vincoli per l'aeroporto di Gorizia, la statua di Duca d'Aosta sarà sotto tutela

Dopo il vincolo sull'aeroporto dell'anno scorso, ora saranno tutelati anche i due monumenti all'esterno dell'infrastruttura.

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Ci sono anche il monumento al Duca d'Aosta (nella foto) e la Parete commemorativa ai caduti del 1° e 4° Stormo Caccia tra i nuovi beni storici tutelati dalla Sovrintendenza. Entrambi sono posizionati a Gorizia, all’esterno dell’aeroporto. La decisione è stata presa durante l’ultima riunione della Commissione regionale del Patrimonio culturale, riunitasi il 3 marzo presso il Segretariato regionale del ministero della cultura per il Friuli Venezia Giulia, al Palazzo Economo a Trieste. Si tratta degli unici due presenti nel territorio provinciale, insieme ad altri sei sparsi tra Trieste, Manzano e Mereto di Tomba.

Alla seduta, presieduta dal Segretario regionale Roberto Cassanelli, hanno partecipato in qualità di componenti la Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio regionale Simonetta Bonomi, il collega per la sezione Archivistica Luca Caburlotto e la direttrice regionale dei musei Andreina Contessa. L’organo, in particolare, ha espresso soddisfazione per l'esito positivo della verifica dei due beni situati presso l'aeroporto "Amedeo Duca d'Aosta" di Gorizia. Il provvedimento di tutela va ad affiancare quello già emesso nel settembre 2020 per il sito storico della stessa infrastruttura nel suo complesso, con cui le opere commemorative hanno un diretto legame.

In particolare, questi sono stati realizzati con lo stesso stile essenziale e minimalista, formano un unico complesso commemorativo. Sono posti ai lati della strada statale che corre di fronte all'aeroporto. Progettati dall'ingegnere Paolo Caccia Dominioni, furono inaugurati il 4 novembre 1962 alla presenza del presidente della Repubblica Antonio Segni e al ministro della Difesa Giulio Andreotti. La statua di Amedeo d'Aosta, scolpita in marmo travertino da Vittorio di Cobertaldo, è alta cinque metri e si erge su un vasto basamento sopraelevato, con l'iscrizione “Amedeo di Savoia Duca D'Aosta Generale d'Armata Aerea Medaglia d'Oro al V.M.”.

La scultura raffigura il Duca in piedi, in tuta da aviatore, con il casco sotto il braccio e il viso pensieroso rivolto verso l'Africa, luogo della morte. Il tutto è circondato da 10 cippi che rievocano le imprese militari più significative dell’effigiato. Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942), militare e aviatore di grande valore e coraggio, apparteneva al ramo Savoia-Aosta della famiglia reale italiana. Dal 1932 al 1937 fu di stanza a Gorizia – con residenza nel Castello di Miramare -, quale comandante prima di Stormi e infine di Grandi Unità aeree ivi operanti, legando indissolubilmente la sua figura alla storia dell'aeroporto, che gli fu in seguito intitolato.

Lasciò Gorizia per diventare Vicerè in Etiopia. Morì nel 1941 a Nairobi, in Kenia, prigioniero di guerra degli inglesi. La parete commemorativa, invece, è lunga circa 35 metri ed è rivestita nella zona centrale con lastre in marmo di Aurisina, sulle quali sono scritti con caratteri di bronzo i nomi degli aviatori caduti. Sul coronamento è scolpita l'iscrizione “Il Primo e il Quarto Stormo Caccia ricordano i loro caduti”. I due monumenti furono realizzati su progetto dell’ingegnere Paolo Caccia Dominioni (1896–1992), militare medaglia d'oro al merito, partigiano, ingegnere e scrittore italiano.

Svolse un'intensa attività progettistica di sacrari, tra i quali l'Ossario nazionale italiano, e cappelle commemorative dei caduti italiani della Seconda guerra mondiale. Il complesso commemorativo è stato ritenuto degno di tutela per la sua importanza storico-relazionale, a causa del riferimento con la storia politica e militare, oltre che di testimonianza identitaria per il diretto legame con l’aeroporto (già dichiarato bene culturale nel 2020), con i reparti militari qui stanziati e con Amedeo di Savoia Duca d’Aosta. Entrambe le opere scelte sono posizionate lungo via Fratelli Rusjan, poco prima del valico di Merna.

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