L'appuntamento
Turriaco, domani il racconto delle Biografie Resistenti

Dopo il racconto di alcune figure legate alla Resistenza nel territorio, spazio al teatro civile tra Don Chischotte e le Pietre d'Inciampo.
Il 30 aprile spazio al convegno “Biografie Resistenti”, organizzato dall’Amministrazione comunale di Turriaco dall’ANPI isontino. “Siamo partiti con l’idea di valorizzare - attraverso lo studio di Marco Barone - la figura troppo rimossa di Giordano Pratolongo, comandante partigiano, costituente e deputato, anche in preparazione della ricorrenza dei 70 anni dalla sua morte (avvenuta il 3 marzo 1953); poi abbiamo esteso il convegno alla ricostruzione di biografie rilevanti per la storia locale della Resistenza al fascismo”, afferma Enrico Bullian Sindaco di Turriaco.” Questo con l’intento di valorizzare il percorso di tanti giovani delle nostre zone che hanno scelto di lottare in prima persona per la libertà e contro la dittatura, dando un esempio che può creare ancora le condizioni affinché i giovani di oggi si possano identificare con modelli positivi. Per questo abbiamo introdotto nel convegno un intervento di Luca Meneghesso sui giovani antifascisti Giuseppe Nicolausig e Dioniso Rizzardini assassinati dalle squadracce nere nel 1921 a Monfalcone; uno di Anna Di Gianantonio sulla staffetta partigiana Villanorma Micheluz; infine, uno di Luciano Patat sul comandante della Divisione Garibaldi Natisone Mario Fantini “Sasso”. Sarà un’occasione importante per approfondire storicamente, umanamente ed emotivamente queste "Biografie Resistenti", per continuare a coltivare la memoria dei sacrifici che furono compiuti affinché si potesse sconfiggere il nazi-fascismo e creare uno Stato di diritto e una società più democratica, libera e (almeno un po’) eguale”.
Seguirà un appuntamento di teatro civile con “Qui Don Chisciotte lottò per amore”, da un libro di Matteo Moder edito da Battello stampatore. Si tratta di una nuova interpretazione della meravigliosa storia di Don Chisciotte narrata da Cervantes, alla ricerca delle “pietre d’inciampo” del nostro tempo. Tra le altre, le perle di Emily Dickinson e Maria Zambrano, di Audrey “del Tennessee” e di Rachel “ebrea schiava sottorazza maledetta” per poi, in fine Novecento, l’orrore di Sarajevo con Azra e, a inizio terzo millennio, quello del Bataclan.
I versi di Moder, vorrebbero scuoterci dal torpore diventando essi stessi inciampi grazie ai quali cadere e rialzarsi, con migliore consapevolezza e umanità.
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