Troppe irregolarità trovate a bordo, nave bloccata in porto a Monfalcone

Troppe irregolarità trovate a bordo, nave bloccata in porto a Monfalcone

i controlli

Troppe irregolarità trovate a bordo, nave bloccata in porto a Monfalcone

Di Redazione • Pubblicato il 23 Gen 2024
Copertina per Troppe irregolarità trovate a bordo, nave bloccata in porto a Monfalcone

L'ispezione ha rivelato ben 28 irregolarità in ragione delle quali la nave non è stata ritenuta sicura. Per salpare, dovrà rimettersi in regola.

Condividi
Tempo di lettura

Nella giornata di ieri un team ispettivo della Capitaneria di porto-Guardia Costiera di Trieste e di Monfalcone ha condotto una serie di verifiche su una nave da carico di bandiera Panama nel porto di Monfalcone, con esiti che hanno portato al fermo immediato dell'unità. L'ispezione, durata 11 ore, ha rivelato ben 28 irregolarità in ragione delle quali la nave non è stata ritenuta sicura. Tali irregolarità richiederanno una correzione prima che la nave possa riprendere il mare.

Gli ispettori hanno individuato problematiche significative e molteplici violazioni delle normative, concentrandosi in particolare sull'addestramento e la preparazione dell'equipaggio, sull'efficienza e la prontezza dei mezzi e delle attrezzature di salvataggio, nonché sugli impianti ed equipaggiamenti antincendio e antinquinamento.

In seguito alla decisione di fermo, le navi trattenute, in ottemperanza alle disposizioni stabilite dall'Accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione, noto come Memorandum of Understanding di Parigi, del 1982, sono tenute a ripristinare integralmente le condizioni di sicurezza prima di poter riprendere il mare. Questo richiede l'adozione di ogni azione necessaria per risolvere le diverse criticità rilevate.

Successivamente, una volta effettuato un controllo da parte dell'autorità di bandiera e del registro di classifica, la nave viene nuovamente ispezionata dal Nucleo Port State Control per confermare la conformità delle procedure di gestione della sicurezza a bordo alle normative internazionali e, di conseguenza, ottenere l'autorizzazione a lasciare il porto.

In un mondo in cui il trasporto marittimo gioca un ruolo cruciale nel commercio globale, garantire la sicurezza della navigazione, la tutela degli equipaggi imbarcati e la protezione dell'ambiente marino sono obiettivi prioritari per la Capitaneria di Porto. Il Port State Control è l’attività ispettiva condotta a bordo delle navi straniere da parte dell’autorità dello Stato del porto di approdo, atta a garantire che la nave che scala i porti italiani non sia in condizioni sub-standard rispetto alle Convenzioni internazionali che regolano la sicurezza della navigazione, costituendo un pericolo per la vita umana in mare e per l’ambiente.

I compiti sono svolti da personale della Guardia Costiera, appositamente addestrato e autorizzato quale ispettore Psc, che viene dislocato tra diversi Comandi territoriali ubicati nei porti maggiormente interessati da traffico mercantile ed organizzato in “Nuclei Port State Control”, coordinati dai Servizi regionali PSC istituiti a livello di Direzione Marittima. I nuclei operano sotto l’egida del sesto Reparto del Comando Generale-Sicurezza della navigazione e marittima che tramite la Sezione “Port State Control” e il Coordinatore nazionale monitora e indirizza l’attività.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione