Le tre bombe sul confine di Gorizia, solo una sarà fatta brillare sul posto

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Le tre bombe sul confine di Gorizia, solo una sarà fatta brillare sul posto

Di Redazione • Pubblicato il 14 Mar 2024
Copertina per Le tre bombe sul confine di Gorizia, solo una sarà fatta brillare sul posto

Il primo ordigno su cui si agirà sarà quello da 100 chili, di fabbricazione Usa e trovato per ultimo. A causa dell'innesco danneggiato, sarà necessario farlo brillare sul posto.

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Si avvicina la data del nuovo "bomba day" sul confine della Transalpina, che vedrà impegnate le autorità di Nova Gorica e Gorizia. Le istituzioni stanno attuando gli ultimi interventi prima dell'evacuazione prevista per domenica 17 marzo, per permettere la disattivazione in sicurezza di tre bombe aeree non esplose. Tutte queste sono state trovate dagli artificieri nei pressi della stazione ferroviaria di Nova Gorica, durante i lavori di ammodernamento.

Il primo ordigno su cui si agirà sarà quello da 100 chili, di fabbricazione Usa e trovato per ultima. A causa dell'innesco danneggiato, sarà necessario farla brillare sul posto. A tal fine, i tecnici scavaleranno un buco profondo 6 metri dove sposterla, proteggendola con materiale isolante e la seppelliranno. Successivamente, la faranno brillare in modo controllato sotto terra. Seguirà quindi la neutralizzazione delle altre due inglesi, trovate per prime e che non saranno fatte esplodere: una volta messe in sicurezza, saranno spostate per il definito disinnesco.

Su entrambi i lati della frontiera, la zona da cui bisognerà allontarsi comprende un raggio di 400 metri, con misure di sicurezza fino a 600 metri in Slovenia. In tutto, sono circa 3.300 le persone (tra Italia e Slovenia) che dovranno lasciare la propria abitazione a partire dalle 7 del mattino. Di queste, 1.085 sono a Gorizia, 2.306 a Nova Gorica e se ne aggiungono 3.478 persone nella fascia "gialla", ossia fino a 600 metri, che non potranno circolare liberamente fuori casa fino alle 14. Le forze dell'ordine monitoreranno l'intera area di evacuazione e di confinamento anche con l'ausilio dei droni, su entrambi gli Stati.

Saranno garantite adeguate misure di sicurezza con la presenza della polizia e dei servizi di Protezione civile. Per chi non avesse luogo dove andare, potrà dirigersi o alla sede della Polizia locale di Gorizia in corte Sant'Ilario o al municipio di Nova Gorica, in piazza Edvard Kardelj. Chi avrà bisogno di assistenza o non riesce a muoversi autonomamente, potrà contattare il numero della Polizia locale di Gorizia 0481 383 206 o quello della Protezione civile slovena 05/33 50 107. Sarà organizzato un supporto e garantita assistenza alle persone bisognose durante tutta la mattinata.

Il responsabile dell'evacuazione, Simon Vendramin, ha comunicato ai residenti: «Dagli artificieri è stata preparata una valutazione del rischio, dalla quale emerge che coinvolge circa 600 metri sia sul lato sloveno che su quello italiano. Tutte le misure relative all'evacuazione sono state concordate insieme ai colleghi italiani e alle autorità slovene, quindi si svolgerà in modo coordinato. I residenti che devono evacuare dalla zona rossa sono invitati a chiudere le finestre, le persiane, a spegnere gli elettrodomestici e le luci e a chiudere a chiave le loro case o appartamenti. Si consiglia anche di rimuovere tutti i veicoli entro le 9 e, ovviamente, di prendersi cura degli animali domestici».

«L'avvio delle operazioni sarà segnalato da una sirena, con un suono continuo di un minuto, mentre la fine con un suono continuo di mezzo minuto. Al termine, le persone potranno tornare nelle loro case». Turel ha quindi esortato «tutti i residenti coinvolti in queste misure di sicurezza a seguire tutte le istruzioni. Chiedo ai residenti nella zona dove è necessaria un'evacuazione fisica di andare via effettivamente in un luogo sicuro. Per quanto riguarda i cittadini nella seconda zona, dove è previsto il confinamento, li invito a trascorrere queste poche ore nelle loro case e a non uscire». Il capo della polizia Sejad Jušić, peraltro, ha sottolineato che gli agenti controlleranno la zona al fine di proteggere la vita delle persone e i loro beni.

Ha inoltre aggiunto: «La multa prevista per coloro che non rispetteranno le istruzioni delle autorità competenti sarà di almeno mille euro. Crediamo che non sarà necessario multare le persone, perché vogliamo prima spiegare loro con una comunicazione adeguata che questo è necessario per la loro sicurezza». Il comandante dell'Unità statale per la protezione dagli ordigni inesplose, Darko Zonjič, ha riferito che i suoi uomini inizieranno oggi a scavare le fosse per la disattivazione delle bombe, con la partecipazione di 14 membri dell'unità e due membri dell'unità antesplosivi. L'ultima bomba da 100 chili trovata sarà la prima ad essere disattivata.

A causa dell'innesco danneggiato, sarà necessario farla esplodere sul posto. A tal fine, i tecnici scavaleranno una buca profonda 6 metri, dove trasferiranno la bomba, la metteranno al sicuro con materiale protettivo e la seppelliranno. Successivamente, verrà fatta esplodere controllatamente sotto terra. Seguirà la disattivazione e poi delle bombe aeree inglesi precedentemente trovate, che non saranno fatte esplodere. Queste saranno disattivate sul posto e trasportate in modo sicuro in un altro posto, per la distruzione finale.

Nella foto: il capo-artificiere Aljaž Leban con la seconda bomba inesplosa trovata in Transalpina

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