L'EVENTO
Le tragedie della guerra a Sarajevo rivivono a Monfalcone con Aida Kamber nella presentazione del libro ‘Sejdia’

L’incontro si è svolto nella sede della Società di Mutuo Soccorso lo scorso sabato. Allestita e visitabile fino al 6 luglio la mostra di scatti in bianco e nero ‘Sarajevo 2025’ del fotografo Flavio Snidero.
La sala “Conte Eugenio Valentinis” della sede della Società di Mutuo Soccorso di Monfalcone non è stata sufficiente a contenere il pubblico accorso ad ascoltare, lo scorso sabato 21 giugno, la presentazione del libro “Sejdia” di Aida Kamber e ad ammirare gli scatti in bianco e nero di Flavio Snidero ritraenti la Sarajevo di oggi – in mostra nei locali di via Barbarigo 26.
L’evento è cominciato alle ore 18 dopo una breve Introduzione di Sergio Poian, presidente della Società di Mutuo Soccorso e i saluti dell’assessore Tiziana Maioretto a nome dell’amministrazione comunale. L’autrice del libro, Aida Kamber, ha subito iniziato spiegando come non le sia stato riconosciuto per motivi etnici il suo vero cognome, Sejdia.
Kamber ha quindi ripercorso i momenti della sua infanzia, vissuta mentre si addensavano su Sarajevo le nubi nere della guerra fratricida della Jugoslavia del dopo Tito. Nessuno prima del 1991 credeva possibile una guerra fra le diverse etnie che fino a quel momento formavano uno stesso popolo, ma ben presto Aida, che all’epoca ha solo 11 anni, ne viene inghiottita suo malgrado e assieme alla madre diventò bersaglio dei cecchini serbi in una Sarajevo sconvolta.
Il racconto di quei giorni, molto toccante in alcuni momenti, con alcuni brani del libro letti da Itala Furlan e le incalzanti domande della conterranea Bisera Mehic, ha scosso le coscienze dei presenti riportando alla memoria, in un periodo come quello attuale in cui ogni giorno purtroppo si parla di guerra e immagini devastanti vengo trasmesse dalla tv, un conflitto quasi dimenticato e rimosso dalla coscienza collettiva seppure tanto recente e vicino a noi.
Intervenuto in molti momenti della serata, Flavio Snidero ha poi raccontato della sua passione per la città di Sarajevo, illustrando gli scatti che la ritraggono nel suo aspetto attuale e in particolare nei luoghi significativi di cui parla il libro. La mostra del fotografo, “Sarajevo 2025”, potrà essere visitata fino al 6 luglio. Alla fine della serata sono stati molti i presenti che hanno richiesto ad Aida di firmare loro il libro, il cui ricavato andrà ad un’associazione che di occupa dei bambini colpiti dalla guerra.
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