DOMANI ALLE 17.30
La tragedia del Vajont e gli incendi sul Carso, apre la mostra a Monfalcone

La mostra arriva a distanza di due anni dagli spaventosi incendi che hanno devastato il Carso, ricordando anche la tragedia avvenuta a Vajont.
Sarà inaugurata domani, mercoledì 34 aprile alle 17.30, la mostra “Acqua, Terra, Fuoco e Pietra, impegno e rispetto per la memoria. Vajont una lezione". La cerimonia avrà luogo nell’atrio del municipio di Monfalcone e rimarrà visitabile fino al 7 di maggio. L'esposizione è la prima di una serie di mostre dedicate all’omonimo progetto dedicato alla memoria del Vajont ed è promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis e dal Comune di Monfalcone che è partner del progetto.
Arriva a distanza di due anni dagli spaventosi incendi che hanno devastato il Carso nel 2022. Ed è proprio ai volontari e alle forze dell’ordine che hanno operato con estrema difficoltà che va la dedica e le principali immagini della mostra stessa. Gli elementi acqua, terra, fuoco e pietra sono simboli della vita in tutta la storia dell’umanità, ma se non rispettati attraverso un corretto mantenimento degli equilibri, possono diventare il preavviso per eventi avversi. Il disastro del Vajont trova elementi di similitudine, e spunti significativi di riflessione, anche in altri tragici eventi che hanno colpito la nostra regione accomunati spesso dalla noncuranza con cui l’uomo si rapporta con la natura, intesa come ecosistema, di cui l’uomo stesso dovrebbe essere al centro come responsabile.
Ne sono un esempio gli incendi che hanno devastato il Carso, l’incessante erodersi della montagna, le violente grandinate, l’esondazione dei fiumi, favoriti in parte dai fenomeni legati al cambiamento climatico. Il progetto intende sensibilizzare vecchie e nuove generazioni di cittadini e le istituzioni sui temi dell’attività umana nella sua strettissima relazione con l’ambiente circostante, affrontando il dramma del Vajont in parallelo con i sempre più frequenti eventi distruttivi, valorizzando l’importanza della conoscenza e della preparazione nel quadro dei valori della Protezione civile.
Ed è proprio nella similitudine tra i disastri ambientali che continuano purtroppo pesantemente a colpire i luoghi in cui viviamo che trova spazio il contenuto comunicativo del nostro progetto. Cosa può avere di simile la tragedia del Vajont, dovuta all’errore e all’avidità umana, con gli incendi del Carso? Cosa possono avere di simile eventi calamitosi come l’esondazione di fiumi o canali – a volte dovuti alla carenza di manutenzione e pulizia – e il crollo di tetti, alberi e costruzioni a causa di trombe d’aria? Nel lungo percorso del progetto, con l’ausilio di esperti, testimoni, amministratori, periti, responsabili della Protezione civile e degli altri Corpi preposti alla difesa e alla salvaguardia del territorio, analizzeremo quanto negli ultimi Settanta/Ottanta anni è accaduto nella nostra regione.
Verranno raccolti documenti e materiale fotografico che vedrà la realizzazione di un percorso didattico e di memoria attraverso i quattro elementi simbolo del progetto. Attraverso le immagini di fotografi professionisti e amatoriali di ieri e di oggi, attraverso la documentazione fotografica e storiografica messa a disposizione dai Comuni aderenti, intendiamo “ricostruire per ricordare”. Per non dimenticare il legame indissolubile che unisce l’uomo alla natura, per favorire una nuova e feconda alleanza nella custodia del pianeta.
Dinanzi al manifestarsi della natura in forme molteplici e talvolta discordanti – bellezza, supremazia, sgomento – è necessaria una comune “fede civile” in opposizione alle negligenze e al saccheggio nei confronti della Terra, quella che ci ospita, che ci è data in dono e che dobbiamo preservare e conservare per le generazioni che verranno.
Ed è proprio sui giovani che il progetto si focalizza; i giovani studenti, che da questa iniziativa – in parte realizzata in rete – possono trarre insegnamenti indispensabili per il prosieguo della loro vita e per sensibilizzare a loro volta gli adulti sull’importanza della sicurezza, della cura dell’ambiente e del territorio. La conformazione geografica e geologica, caratteristica della penisola italiana, rende il nostro Paese un territorio esposto agli eventi naturali. Talvolta essi impattano a tal punto sulle attività umane da assumere il volto drammatico che in Italia ben conosciamo.
Il progetto propone tre traiettorie tematiche: la memoria, il rilancio dell'educazione ambientale e la prevenzione. Esso gode del partenariato del Comune di Monfalcone, del Comune di Duino Aurisina Občina Devin Nabrežina, del Comune di Pordenone, del Lions Club Duino Aurisina, del Gruppo Culturale e Sportivo AJser 2000, del Circolo Duinate, l’Associazione Genitori Rilke, il Gruppo Speleologico Flondar e in collaborazione della Famiglia Alpina della Sezione Ana di Trieste.
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