LA RASSEGNA
Dalla tragedia di Gaza alle 'Città di Pianura' del regista feltrino Francesco Sossai, ecco le date di 'Circuito Cinema'

Spazio a Cormons dal 13 ottobre al 3 novembre per le quattro proiezioni. In cartellone anche 'Duse' e l'ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson.
Inizierà lunedì 13 ottobre al Teatro Comunale di Cormons la rassegna “Circuito Cinema”, proposta da ArtistiAssociati in collaborazione con Visioni d’Insieme grazie al sostegno della Regione Fvg. Quattro le proiezioni in programma, ciascuna alle 20.30 e a spettacolo unico, fino al 3 novembre.
Per primo, lunedì 13, sarà proposto “Duse” di Pietro Marcello con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant, e Mimmo Borrelli. Eleonora Duse, una delle più grandi attrici di sempre, è interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, immersa in una raffinata ricostruzione dell’epoca e nellaa coinvolgente riflessione sull’Italia che cambia di inizio Novecento.
La rassegna proseguirà il 20 ottobre con la proiezione de “La voce di Hind Rajab” diretto da Kaouther Ben Hania con Clara Khoury e Amer Hlehel. Vincitore del Leone d’argento per la dedizione con cui immerge chi guarda nelle angoscianti ore che hanno portato alla morte della bambina palestinese, interrogando i limiti della nostra capacità di vedere, e ascoltare, ciò che sta accadendo a Gaza.
Lunedì 27 si potrà assistere a “Le città di pianura” di Francesco Sossai con Filippo Scotti, Sergio Romano e Pierpaolo Capovilla. La trama: nella piattezza (non solo spaziale) della pianura veneta si svolgono le avventure di due ubriaconi di mezza età e di un giovane studente di architettura, nella forma di un road movie agrodolce che aggiorna una nobile tradizione del cinema italiano con lo stile raggelante e grottesco del cinema d’autore del feltrino Francesco Sossai, che oltretutto sarà ospite alla proiezione.
Infine, lunedì 3 novembre, sarà la volta dell’ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson, “Una battaglia dopo l’altra” con Leonardo DiCaprio, Benicio del Toro, e Sean Penn. Forte di un cast eccellente e di un budget notevole, Paul Thomas Anderson torna alla letteratura del maestro del postmodernismo Thomas Pynchon, rileggendolo in chiave libera e attuale attraverso un vero e proprio tour de force cinematografico che si conferma una delle pellicole più convincenti della stagione.
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