Le date
Torna a Grado il Festival dell'Ottavino: grandi nomi dal 3 all'8 luglio

Direttore artistico dell'intera manifestazione è Nicola Mazzanti. «Operazione culturale di alto livello soprattutto per l'Isola».
Più che di festival di “ottavino”, quel piccolo strumento a fiato che Arturo Toscanini definiva “capriccioso” tanta è la difficoltà a domarlo, si può parlare di un vero e proprio evento che ormai da nove anni vede Grado il baricentro internazionale per quella che nel mondo della musica a tutti gli effetti è una vera rivoluzione.
Da sempre questo piccolo strumento è stato considerato il fratello minore del flauto, e negli stessi Conservatori di musica lo si studiava prima d’ora senza alcun approfondimento, come del resto è stato per la viola fino agli anni ’60, anch’essa considerata una costola del più nobile violino, ma resa finalmente strumento indipendente per volontà del maestro Piero Farulli che - con perseveranza – iniziò per lei un nuovo destino. Fu Fiesole, questa piccola città della Toscana che si svolse il battesimo, e per questo oggi ne trae benefici culturali e turistici indiscutibili.
Queste operazioni sono molte volte sottovalutate, ma è evidente che nessuna Sinfonia o Opera Lirica si può eseguire sia senza viola che ottavino, pertanto da oggi in poi ogni manuale di Storia della Musica, ogni Conservatorio a livello mondiale, considererà l’ottavino come strumento autonomo, e di conseguenza anche Grado come il luogo dove tale separazione si è nata.
“È chiaro che un’ operazione culturale di tale spessore ha bisogno di leaders, di musicisti internazionali che con solo il proprio spessore rendano incontestabile tale volontà, costruiscano relazioni con i compositori, con le più importanti case costruttrici, entrino nelle sale da concerto, e quindi, nel nostro caso è stato, e per sempre lo sarà, il maestro Nicola Mazzanti colui che per rispetto, autorevolezza e virtuosismo, ha permesso l’accettazione di tutto ciò da parte delle orchestre e dei direttori più famosi”, racconta Giorgio Tortora dell’Associazione culturale Musica Viva.
“Anche quest’anno, nella prima settimana di luglio, dal 3 all’8, Grado ospiterà alcuni dei maggiori virtuosi del mondo per svolgere, studiare e dibattere, il repertorio che anno dopo anno si consolida sempre più, e le tecniche di esecuzioni oggi non più pionieristiche ma riconosciute. Il Festival prende infatti il nome di “International Piccolo Festival” e comprenderà lezioni di musica, convegni e soprattutto concerti che allieteranno sia gli specialisti dello strumento, ma anche i numerosi turisti che ogni anno affollano la Basilica sede delle manifestazioni più prestigiose”, prosegue Tortora.
Per quest’ anno, Nicola Mazzanti - nella sua veste di Direttore Artistico – ha scelto alcuni illustri musicisti: tra i solisti Pamela Stahel, (Svizzera), Ebonee Thomas (Usa) Simone Bodoky-Van Der Velde (Germania), e Marina Wiedmer (Germania), che collaboreranno con venti giovani virtuosi provenienti da tutto il mondo. Un’occasione unica per tanti musicisti e quindi anche per Grado che, grazie al Festival è già inserita nei canali divulgativi delle riviste specializzate traendone un indiscutibile beneficio in chiave turistica. L’organizzazione fa capo a Musica Viva, guidata da Giorgio Tortora, mentre partner del progetto sono la Regione FVG, il Comune di Grado e la Fondazione Carigo di Gorizia.
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