LA NOVITÀ
Torna il Festival di danza Visavì, undici giorni con artisti internazionali tra Gorizia e Nova Gorica
L’appuntamento transfrontaliero di danza contemporanea dal 6 al 19 ottobre proporrà anche nuove produzioni e prime nazionali. Tra i nomi anche Antonio Marras.
Gorizia e Nova Gorica: due città con un unico cuore, Piazza Transalpina, dove passa un confine che le ha a lungo divise ma che oggi, invisibile, le unisce come simbolo di un’Europa ricca di contaminazioni culturali. Un cuore che batte al ritmo di danza per queste città che vis-à-vis, l’una di fronte all’altra, si guardano e si sorridono.
Poiché è proprio qui, nel centro dell’Europa, che dal 2020 si tiene un festival transfrontaliero unico al mondo, che “parla” una lingua universale, i cui spettacoli di danza contemporanea varcano con naturalezza i confini. Stiamo parlando di Visavì Gorizia Dance Festival, in programma dal 6 al 19 ottobre 2025, ideato da ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo, presentato a Milano, questa mattina, 16 settembre, all’interno dell’atelier di Antonio Marras.
Proprio Marras, che è ideatore e direttore di uno degli spettacoli – e laboratorio – si troverà a Gorizia per portare il proprio “Mio cuore io sto soffrendo. Cosa posso fare per te”, con le coreografie di Marco Angeilli e Paolo Bazzani in qualità di art director. «La piéce - racconta Marras - era nata per essere eseguita una volta sola e invece la riproporremo dandole i connotati e le peculiarità di Gorizia e Nova Gorica, queste città frammentate che ora guardano al futuro assieme. Una sorta di Antologia di Gorizia».
Il Festival fa parte del programma ufficiale di GO! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura. Visavì Gorizia Dance Festival e il suo Direttore Artistico Walter Mramor si prefiggono di mostrare al mondo intero che un muro o un filo spinato, una frontiera, può trasformarsi in una piazza aperta e attraversabile. Al Festival, la frontiera storica tra le città gemelle lascia il posto ad uno spazio condiviso che diventa non solo un palcoscenico culturale, ma anche un modello di come potrebbe essere il mondo del futuro.
L’assegnazione congiunta a Gorizia e Nova Gorica del titolo di Capitale Europea della Cultura 2025, GO! 2025, rende particolarmente significativa l’edizione di quest’anno di Visavì Gorizia Dance Festival che offre un lungo e ricco programma, un viaggio nella contemporaneità internazionale più originale. Nell’ambito di GO! 2025 e della strategia di Nova Gorica-Gorizia di promuovere la costruzione di un’unica città aperta, si tiene contestualmente al Festival One Dance European City (ODEC), un progetto internazionale ideato e coordinato da ArtistiAssociati ed SNG Nova Gorica, che si avvale della collaborazione e dell’esperienza di Aterballetto-Fondazione della Danza: nove performance firmate da alcuni dei più significativi coreografi contemporanei compongono un percorso a tappe che si snoda tra i due nuclei urbani, con creazioni brevi, destinate a occupare pochi metri quadri, proponendo per abitanti e visitatori un’esperienza inedita del territorio.
Compagnie e artisti di ogni nazionalità, provenienti da Italia, Slovenia, Cechia, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Lussemburgo, Serbia, nonché da Sud Africa, Madagascar e Burkina Faso. Niente paura per la molteplicità di spettacoli lo stesso giorno in orari gomito-a-gomito, alcuni in Italia e altri in Slovenia: i luoghi e gli orari del Visavì Gorizia Dance Festival sono studiati per permettere, a chi lo desiderasse, di partecipare a tutti gli eventi che sono, realmente, vis-à-vis.
Il commento
«È il sesto anno che proponiamo questo festival che, all’interno del panorama culturale regionale, mancava. Dalla prima edizione ci siamo immersi nel mondo della danza per scoprire tanto. Il percorso è stato lungo e ora, facendolo scoprire dai nomi nazionali e internazionali, abbiamo fatto conoscere il territorio e siamo sotto i riflettori», ha commentato Mramor nella presentazione milanese, ribadendo non solo il ruolo fondamentale del confine e della sua evoluzione sino a oggi che la partecipazione di artisti di caratura internazionale. Non a caso alla presentazione erano presenti gli artisti Walter Mramor, Gigi Cristoforetti, Antonio Marras, Roberto Zappalà ed Enrico Morelli.
Il programma
Si parte con due “Visavì Workshop”, rispettivamente il 6 ottobre, all’SNG di Nova Gorica (Noism Company Niigata), e il 7 ottobre al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo (Compagnia Zebra/Andrea Costanzo Martini).
Ad aprire le danze all’SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica, il 9 ottobre, i giapponesi Noism Company Niigata di Jo Kanamori, coreografo che ha studiato con Béjart; presentano, in prima nazionale (con replica il 10 ottobre), The Song of Marebito, lavoro in cui si fondono danze di stampo occidentale e orientale, mitologia greca e leggende nipponiche. Per chiudere la serata si ritorna in Italia, al Kuturni Dom, Gorizia per un dittico: dal Lussemburgo arriva Megastructure, un duo con Sarah Baltzinger e Isaiah Wilson i cui corpi si incastrano come tesseri di un puzzle che viene in continuazione smantellato e re-incastrato; a seguire, in prima assoluta, Pas de cheval di Andrea Costanzo Martini, in scena con Francesca Foscarini. Ispirata alla figura del cavallo - simbolo di grazia, forza e libertà – la performance esplora con ironia il parallelo tra l’animale e il danzatore-performer: entrambi creature ammirate, plasmate da un immaginario che spesso nasconde una realtà fatta di duro lavoro, rigida disciplina e discutibili dinamiche di potere.
Dopo la replica di The Song of Marebito in tarda mattinata all’SNG Teatro Nazionale Sloveno, Nova Gorica, in prima serata il 10 ottobre si va al Kulturni Center Loize Bratuž, Gorizia, per vedere la Compagnia Virgilio Sieni con la prima assoluta di Sulla leggerezza. Ispirato alle Lezioni Americane di Italo Calvino, e partendo da versi di Dante e Guido Cavalcanti, il nuovo lavoro di Sieni esplora la leggerezza, rappresentata dall’immagine di un malinconico Arlecchino, come virtù letteraria e filosofica. In seconda serata, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, la prima nazionale di Turning of Bones, recentissima creazione dell’anglo-bengalese Akram Khan per la compagnia tedesca di Stoccarda fondata dal canadese Eric Gauthier, la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart. Il titolo di questo lavoro, a firma di uno dei maggiori coreografi della nostra epoca, si riferisce al “rigiramento delle ossa”, rituale con cui i Malgasci onorano i loro morti.
Un salto “oltrefrontiera” riporterà il pubblico l’11 ottobre all’SNG Teatro Nazionale, Nova Gorica per lo spettacolo in prima serata, nonché in prima nazionale, di Trailer Park del coreografo tedesco Moritz Ostruschnjak per Tanzmainz, la compagnia del Teatro di stato di Mainz, in Germania. Il lavoro si svolge in uno spazio a metà tra mondo analogo e digitale e esplora gli effetti che la crescente digitalizzazione inevitabilmente ha sulle nostre vite. In seconda serata si torna a Gorizia per un evento esclusivo per la città che vede per la prima volta ArtistiAssociati collaborare con Antonio Marras: “Mio cuore, io sto soffrendo. Cosaposso fare per te? Un verso di una canzone di Rita Pavone dà il titolo allo spettacolo site-specific ideato dall’eclettico stilista sardo che strappa, taglia e cuce, come fa per i suoi abiti, elementi disparati per creare innesti insoliti; un progetto unico e originale, contaminazione tra moda e arti visive, teatro, cinema, musica e danza, interpretata da un gruppo di 29 attori e performer.
Al Kulturni Dom di Gorizia nel pomeriggio del 12 ottobre torna l’atteso Visavì Experimental Contest, evento unico e originale di improvvisazione su musica dal vivo aperto a tutti i generi di danza che coinvolge ogni anno decine di giovani talenti provenienti dall’Italia e dall’Europa; poi, in serata, ritorno a Gorizia, Teatro Comunale Giuseppe Verdi per Dance N’ Speak Easy. Qui i campioni mondiali di hip hop della compagnia parigina Wanted Posse, nel cui stile vorticoso e delirante flirtano house dance, tip tap, charleston, break dancing, lindy hop e jitterbug, ci riportano agli anni del proibizionismo negli Stati Uniti, con riferimenti alle vicende afroamericani dagli Anni Ruggenti ai giorni nostri.
Il 13, 14, 15 ottobre è di scena AiAiAi Pinocchio! di Artemis Danza nelle mattinate del 13 ottobre (Kulturni Center Loize Bratuž, Gorizia), 14 ottobre (Nuovo Teatro Comunale, Gradisca d’Isonzo) e 15 ottobre (Teatro Comunale, Cormòns). Questa esperienza immersiva, concepita da Cinzia Pietribiasi e Davide Tagliavini per un pubblico di bambini, parte della celebre favola di Collodi: siamo al giorno d’oggi e il tema, non a caso, è il “confine”, non quello geografico però, bensì quello tra realtà e immaginazione sul quale regna la tanto discussa intelligenza artificiale. Il pomeriggio del 15 ottobre al Borgo Live Academy di Gorizia, un “Visavì Workshop” condotto da Fernando Roldan Ferrer della Compagnia Zappalà Danza.
Al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, il 16 ottobre, c’è Tell me about love è un dittico interpretato dal Balletto del Teatro Nazionale Serbo costituito da Elegia di Enrico Morelli e Il Balcone dell’amore di Itzik Galili. Sarà una rara occasione per vedere l’ensemble di Novi Sad, fondato inizialmente come compagnia di balletto classico, ma che da diversi decenni affronta nuove sfide artistiche, come la coreografia di Morelli (che ha ricevuto il prestigioso “Premio Danza&Danza” per la Migliore Produzione Italiana nel 2023), e la forte fisicità, unita a immagini poetiche, che contraddistingue le coreografie di Galili. «Una sfida unica – così Morelli – perché ho dovuto rimodulare l’esibizione da sette a diciotto ballerini che avevano una formazione classica e che, quindi, si sono dovuti adattare».
Il 17 ottobre da Praga arrivano le coreografe/danzatrici Jazmína Piktorová e Sabina Bočková che condurranno due “Visavì Workshop” dal titolo Micromoves, incentrati sul loro metodo di micromovimenti (in mattinata alla Scuola Montessori di Nova Gorica, Svet Montessori Hiša otrok Mila, spostandosi dopo pranzo alla Scuola Primaria “G. Leopardi”, Fiumicello Villa Vicentina). In prima serata al Kulturni Dom, Gorizia, Bambu, trittico di danza e teatro contemporanei dal continente africano, vede protagonisti tre artisti, ognuno dei quali presenta un assolo: Un voyage autour de mon nombril di Julie Larisoa (Madagascar), Chute Perpetuelle di Aziz Zoundi (Burkina Faso) e, infine, Naka tša go rwešwa di Humphrey Maleka (Sudafrica). In seconda serata ci si sposta all’SNG Teatro Nazionale Sloveno, Nova Gorica, per l’anteprima di Brother to Brother - Dall’Etna al Fuji, la nuova creazione di Roberto Zappalà interpretata dalla compagnia del coreografo catanese, A.C. Scenario Pubblico Compagnia Zappalà Danza.
A seguito dei loro workshop nei giorni precedenti, Jazmína Piktorová e Sabina Bočková condividono, il 18 ottobre, il loro amore per le piccole cose, quelle che spesso non notiamo e non apprezziamo, nel loro spettacolo Microworlds, di cui nel pomeriggio vanno in scena due repliche per le famiglie e i bambini dai 4 anni al Kulturni Center Loize Bratuž, Gorizia. In prima serata, e in prima nazionale, al Kulturni Dom, Gorizia, Wetware, produzione sostenuta dal network internazionale di operatori della danza Pan-Adria: un intervento coreografico in modalità stand-up in cui il performer sloveno Jan Rozman metterà in discussione gli algoritmi e quei dispositivi di sorveglianza che si attivano ogni volta che mettiamo in funzione i nostri smart devices. In seconda serata, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Gorizia, la Compagnia di Balletto dell’Opera Nazionale di Grecia - GNO Ballet presenta in prima nazionale il nuovo spettacolo del suo direttore/coreografo Konstantinos Rigos, intitolato The Golden Age (“L’Età d’oro”). Oltre a ripercorrere le tappe della sua carriera, Rigos si interroga sul futuro dell’umanità nell’attuale Babele di suoni in cui viviamo.
A Jazmína Piktorová e Sabina Bočková spetta la chiusura del Visavì Gorizia Dance Festival il 19 ottobre con una replica del loro “piccolo mondo”, Microworlds al Kulturni Center Loize Bratuž, Gorizia. Completa il programma il percorso Visavì Academy Stage: quattro brevi performance di altrettanti giovani artisti provenienti da Italia, Slovenia e Tanzania (esiti del percorso di formazione BorGO Live Academy promosso da ArtistiAssociati e della piattaforma di danza contemporanea per autori e interpreti WhatWeAre promossa dall’Associazione Danza e Balletto) accoglieranno il pubblico in occasione degli spettacoli al Teatro Verdi di Gorizia (10, 12, 16 e 18 ottobre).
In numeri, Visavì Gorizia Dance Festival presenta 20 spettacoli, 5 workshop, 4 eventi site specific, un evento unico ed un progetto itinerante in 9 tappe. Molte le prime assolute o nazionali che offriranno l’opportunità di veder debuttare lavori nuovi o recenti a firma di coreografi attualmente sulla bocca di tutti. Di grande attualità i temi trattati: l’intelligenza artificiale, il rapporto con la Terra, la conoscenza di noi stessi, l’attualità della condizione umana, le relazioni con gli altri, l’incertezza del futuro, la condivisione e la ricerca della felicità. Qui, nel cuore dell’Europa, in una città ponte che guarda a occidente e a oriente, si svolge non semplicemente un festival di grande danza, ma soprattutto un progetto dalla portata universale: la visione di come potrebbe essere un mondo senza confini. A Visavì Gorizia Dance Festival lo è già.
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