Il Terzo polo boccia la gestione del 2025, «Gorizia non conta nulla»

Il Terzo polo boccia la gestione del 2025, «Gorizia non conta nulla»

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Il Terzo polo boccia la gestione del 2025, «Gorizia non conta nulla»

Di Lisa Duso • Pubblicato il 18 Mar 2023
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Il giovane candidato Michelutti e l'ex assessore Devetag attaccano la giunta Ziberna, «Oreti sa solo farsi i selfie e andare via».

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“Gorizia 2025 è l’occasione del secolo ma finora non abbiamo visto molto, solo tanta confusione: una città che non deve vivere solo di speranze ma è una città che deve vivere anche nel 2023 e nel 2024” è intervenuto così il consigliere comunale di Gorizia3.0 Antonio Devetag. Questa mattina si è tenuto il dialogo con la comunità riguardo il percorso intrapreso dalla città verso la Capitale europea della cultura, in presenza del giovane Luca Michelutti, in corsa tra le file del Terzo Polo per le regionali.

La critica non risparmia né destra né sinistra: contro i primi per “l’inefficacia dell’amministrazione attuale, che non fa nulla per valorizzare la Capitale europea della cultura 2025” e contro i secondi per una politica “più legata ad ideologie che a concretezza e buon governo”, si è espresso l’ex candidato sindaco alle amministrative. È stata denunciata l’immobilità amministrativa di questi anni, “la Capitale europea deve essere gestita dai goriziani, ma Gorizia non conta nulla, e tutto ciò che viene deciso è gestito dall’assessorato alla cultura da Trieste".

Il tutto "con fondi che arrivano in parte corrente e investimenti a Gect e Erpac, braccio armato culturale del Friuli Venezia Giulia gestita da Trieste”. Una città che non riesce ad essere indipendente, ma è alla mercè di Trieste o della Regione, lamenta Devetag: “Anche i partiti tradizionali dipendono direttamente da Trieste, e non fanno altro che togliere a noi goriziani, che siamo esautorati dalla gestione”. Per Michelutti, “è necessario un lavoro sinergico nella provincia di Gorizia contro un’amministrazione che non riesce a sviluppare in alcun modo le peculiarità della sua storia millenaria che unisce Italia e Slovenia".

Cosa "che anche il Bid Book GO!25 dimentica, rivelando l’insufficiente attenzione della giunta di Gorizia”. Michelutti ha continuato l’accusa ricordando il castello, sinagoga e Parco Coronini, chiusi ormai da tre anni, e incolpando tra i vari attori politici in primis l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti: “Cos’ha fatto? L’unica cosa che è in grado di fare è andare ad eventi di altre associazioni, farsi un selfie e andare via”.

Antonio Devetag ha tenuto a ricordare che Gorizia3.0, l’associazione di cui Michelutti fa parte, ha delle proposte concrete quali la realizzazione in Santa Chiara del Museo del Tesoro del Duomo, la mostra della Scuola goriziana di pittura come simbolo del legame che unisce Italia e Slovenia e l’allargamento del Gect alla provincia di Gorizia e alla Goriska slovena per fare delle due città un vero centro, “combattendo contro chi non combatte, un assessore alla cultura e un’amministrazione che non è pronta”.

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