Tentata rapina sulla Mainizza, poi la fuga: arrestati due uomini a Gorizia

Tentata rapina sulla Mainizza, poi la fuga: arrestati due uomini a Gorizia

le indagini

Tentata rapina sulla Mainizza, poi la fuga: arrestati due uomini a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 03 Nov 2022
Copertina per Tentata rapina sulla Mainizza, poi la fuga: arrestati due uomini a Gorizia

I due ora ai domiciliari, hanno colpito anche in Slovenia. Prima la fuga, poi l'arresto.

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I due responsabili della tentata rapina di un'edicola sulla strada della Mainizza, a Gorizia, sarebbero stati individuati e arrestati. I ladri, che avevano minacciato il proprietario del negozio con un'arma e gli avevano spuzzato addosso lo spray al peperoncino, sarebbero due cittadini di Gorizia già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti penali. Oltre al mancato colpo in pieno giorno, sono accusati anche di un'altra azione a danno del distributore Petrol di Šempeter pri Gorici, poco dopo il confine di via Vittorio Veneto.

A trarli in arresto sono stati gli agenti della Polizia di Sato e militari dell’Arma. Verso le ore 10.15 di sabato, è stato comunicato al 112 un tentativo di rapina da poco avvenuto presso la rivendita tabacchi sulla Mainizza. Due giovani, giunti in sella a uno scooter, erano entrati col volto coperto e con il casco in testa, minacciando il titolare ad alta voce per farsi consegnare il denaro. Quindi uno di loro ha estratto un pistola, puntandogliela in faccia per poi usare lo spray urticante in faccia.

La pronta reazione dell’uomo, che non si è lasciato intimorire, ha messo in fuga i due malviventi. Sono iniziate immediatamente le loro ricerche in tutta la città, impiegando numerose pattuglie, e nel frattempo alla Sala operativa della Questura è giunta la chiamata della collaterale polizia slovena di Nova Gorica che avvertiva della rapina perpetrata ai danni del distributore. Gli omologhi hanno descritto gli autori e le modalità d’azione del tutto simili all’evento accaduto in precedenza.

A brevissima distanza di tempo, una pattuglia della Radiomobile del locale comando provinciale carabinieri ha intercettato la due ruote nel quartiere di Sant’Anna, mettendosi al loro inseguimento. I due hanno abbandonato a terra lo scooter in via Max Fabiani e sono fuggiti a piedi, con direzione diverse, attraversando i giardini pubblici e il parco giochi per i bambini. Dalla direzione opposta sono stati visti dagli agenti della Squadra mobile, che hanno raggiunto di corsa e bloccato a terra il primo rapinatore, mentre tentava di divincolarsi.

Un secondo equipaggio della Mobile ha fermato l’altro uomo, entrato in un bar della vicina via Terza Armata, nascondendo lungo il suo percorso di fuga - sparpagliati in diversi luoghi - il casco ed le altre cose utilizzate nelle due incursioni criminali. Il tutto è stato poi ritrovato nel corso di un’accurata ricerca portata a termine dagli agenti. Dai successivi accertamenti, è emerso che il motociclo era stato rubato il giorno precedente a Gorizia ed i due vi avevano poi apposto una targa sottratta da un altro scooter.

La pistola, ritrovata dai militari sotto il motociclo abbandonato in via Fabiani, è risultata essere una riproduzione a salve di una semiautomatica, completa di caricatore coi colpi inseriti ed il cane armato. I due pregiudicati, M.L. di 54 anni e M.M. di 23 anni, sono stati quindi arrestati nella quasi flagranza di reato ed associati alla casa circondariale di Gorizia. Dovranno entrambi rispondere in concorso della tentata rapina alla rivendita tabacchi, dove non sono riusciti a sottrarre nulla, e della rapina al distributore di benzina in Slovenia, dove invece si sarebbero appropriati di più di 1.500 euro.

La somma è stata denunciata del gestore, raccolta dalla polizia criminale di Nova Gorica nel contesto della collaudata collaborazione internazionale. Dagli elementi raccolti nel corso delle perquisizioni domiciliari, effettuate nelle abitazioni dei due arrestati, non si esclude che gli stessi si siano resi responsabili di ulteriori episodi criminali, commessi sia in Slovenia che in territorio italiano. Attualmente si trovano agli arresti domiciliari.

Foto di archivio

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