LA REPLICA
Tempo pieno a Staranzano, Fragiacomo e Gambin: «Comune può agire da supporto, organizzazione spetta alla scuola»

Sindaco e assessore all’istruzione rispondono alla lettera con raccolta firme presentata da Pellizon, rinnovando «l’impegno a collaborare con scuola e comunità».
Il compito decisionale spetta agli istituti scolastici, mentre il Comune può solo agire da supporto e, eventualmente, ricoprire al massimo un ruolo di sollecito. Questo, in estrema sintesi, il concetto alla base della replica, giunta oggi, del sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo e dell’assessore all’istruzione Giuseppina Gambin alla lettera con cui la consigliera di minoranza Martina Pellizon ha fatto presente all’Ente la volontà di diverse famiglie staranzanesi – corroborata da 106 firme - di attivare il tempo pieno nelle scuole comunali.
Una necessità diffusa nella comunità di cui il primo cittadino è a conoscenza: «Saremmo ben contenti dell’attivazione del tempo pieno – dichiara Fragiacomo, contattato telefonicamente dalla redazione – ma l’organizzazione e la decisione sono responsabilità primaria della scuola in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali».
«È compito delle scuole, con largo anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, comunicare agli Uffici la necessità di personale docente aggiuntivo per garantire l’ampliamento dell’orario – scrivono Gambin e Fragiacomo nel documento di risposta a Pellizzon – il reperimento del personale segue un iter rigoroso che deve rispettare tempi e procedure ben definiti».
Le richieste dei genitori, nonché le raccolte firme a supporto di una volontà condivisa, dovrebbero dunque passare attraverso il canale diretto di dialogo tra scuola e famiglie prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, ovvero nel periodo primaverile, quando la scuola, «in fase di definizione dell’organico di diritto, segnala agli Uffici Regionali e Territoriali la necessità aggiuntiva di personale per l’attivazione del tempo pieno».
«La scuola – sottolinea Fragiacomo – deve chiedere con chiarezza nel modulo di iscrizione se vi è volontà di attivare il tempo pieno». «Questo consente di inserire tale esigenza nella programmazione ministeriale e regionale – continua il testo firmato da sindaco e assessore – la conferma definitiva viene poi data a settembre, prima dell’avvio delle lezioni, con l’organico di fatto, in base alla disponibilità effettiva del personale».
Le istituzioni come il Comune possono invece intervenire successivamente alla decisione di prolungare l’orario al pomeriggio, per garantire servizi fondamentali correlati al tempo pieno come la mensa, il trasporto con lo scuolabus, oppure per sostenere attività educative specifiche in collaborazione con realtà associative del territorio. Per quanto riguarda il processo decisionale e la parte didattico-organizzativa, chiarisce Fragiacomo, «il Comune può tutt’al più ricoprire un ruolo di sollecito o far presente che vi è stata una raccolta firme», ma non ha nei fatti “l’ultima parola”.
Ringraziando la consigliera Pellizon per l’iniziativa e per la «significativa attenzione verso il tempo pieno come valore educativo, sociale e di sostegno alle famiglie», Fragiacomo e Gambin concludono la replica rinnovando «l’impegno a collaborare con scuola e comunità per valutare modalità sostenibili e condivise di attuazione del tempo pieno, consapevoli dell’importanza di questa offerta educativa per le famiglie del nostro territorio».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
