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Gorizia, l'associazione Agorè e tre cittadini ricorrono al Tar contro la cittadinanza onoraria a Mussolini

L’iniziativa è stata assunta con il supporto dell’avvocato inglese, ma di origine slovena, Ana Stanič e degli studi sul tema del professor Alessandro Sterpa, docente universitario di diritto costituzionale.
L’associazione goriziana di promozione sociale Agorè, insieme ad altri tre cittadini del Comune di Gorizia, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia contro la decisione del consiglio comunale di Gorizia di mantenere la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini nel lontano 26 maggio 1924. La vicenda, che ha visto il rigetto di una mozione per la revoca dell'onorificenza, solleva questioni fondamentali sulla compatibilità di tale riconoscimento con i valori democratici e costituzionali dell'Italia repubblicana, soprattutto in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.
La mozione, presentata lo scorso 12 agosto 2024 da due consiglieri comunali, chiedeva la revoca basandosi su molteplici motivazioni, tra cui il contrasto con lo Statuto Comunale di Gorizia, che promuove la cultura della pace e la convivenza, contro le gravissime responsabilità storiche di Mussolini e l'antitesi della sua figura ai valori della Costituzione italiana. Si sottolineava, inoltre, l'importanza della revoca per onorare le sofferenze della comunità locale durante il regime fascista e le perdite subite nella lotta di liberazione. Nonostante queste argomentazioni, il consiglio comunale ha rigettato la mozione nella seduta dell'11 novembre 2024, spingendo così i ricorrenti a intraprendere le vie legali.
In sintesi, nel ricorso al TAR si contesta la legittimità della delibera del consiglio comunale, evidenziandone la violazione di plurimi principi costituzionali e del Testo Unico degli Enti Locali, oltre a profili di eccesso di potere e carenza di istruttoria: il rifiuto dell'ideologia fascista è, infatti, consustanziale alla Carta fondamentale e ai valori democratici, rendendo evidente la scomparsa dell'interesse pubblico originario che giustificava tale onorificenza. I ricorrenti inoltre sostengono che il mantenimento dell’onorificenza, equivalendo a una difesa implicita dei valori incarnati da Mussolini, sia lesivo – sotto molteplici profili di eguaglianza, legalità e democrazia – della Costituzione italiana, nonché dell’immagine e dell’onorabilità tanto del Comune di Gorizia quanto dei cittadini e delle associazioni che quest’ultimo è tenuto a rappresentare sul piano istituzionale.
L’iniziativa è stata assunta con il supporto dell’avvocato inglese, ma di origine slovena, Ana Stanič e degli studi sul tema del professor Alessandro Sterpa, docente universitario di diritto costituzionale; il ricorso è patrocinato dal professore e avvocato Michele Francaviglia, anch’egli docente universitario di diritto costituzionale.
L’associazione di promozione sociale Agorè, nella persona del suo presidente Sergio Pratali Maffei, ha indetto per il giorno 6 giugno, alle 11, presso la sede del Circolo Arci Gong di Gorizia, in via delle Monache 10/A, una conferenza stampa – sia in presenza che da remoto – per illustrare le motivazioni e il significato della presente iniziativa legale. Per partecipare da remoto alla conferenza stampa è necessario poter utilizzare la piattaforma Google Meet e connettersi tramite il seguente link: https://meet.google.com/cxz-gfsh-nqd
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