la situazione
Tamponi negativi nelle scuole di Romans d'Isonzo, iniziano le vaccinazioni per i docenti
Sono due le classi che escono dalla quarantena. Ad oggi, sono una ventina i positivi nel territorio.
Le conseguenze della pandemia fanno sentire i propri effetti anche su Romans d'Isonzo. A partire da quelli causati dal ritorno in zona arancione, con la scuola secondaria di primo grado che si è già organizzata per la "didattica a distanza, con orari dimezzati come da protocolli (tre ore in luogo di sei, su cinque giorni, dal lunedì al venerdì) - scrive la giunta guidata dal sindaco Davide Furlan in una nota -. Continueranno, invece, in presenza le lezioni di Primaria e Infanzia, dove resteranno validi i protocolli di sicurezza già concordati nei casi di positività".
"Nell’ultima settimana - prosegue l'amministrazione - l’Isituto comprensivo Macor è stato sotto pressione organizzativa, ma ha saputo garantire il regolare svolgimento delle lezioni: il ringraziamento continua ad andare quindi al personale della scuola che sta gestendo questa situazione in maniera eccellente. Sono due le classi poste in isolamento durante la settimana passata: una sezione dell’Infanzia e una terza media. Fortunatamente i tamponi eseguiti nel fine settimana hanno constatato la negatività di tutti i bambini e alunni (ad esclusione dei già accertati casi posti in isolamento)".
Dall'altra parte, quella appena passata è stata anche quella "dei primi vaccini per il personale scolastico, un primo segnale che porterà presto ad una immunizzazione del corpo docente e Ata per un ritorno alla normalità si spera sempre più vicino. L'invito a tutti, oltre che alla pazienza è al rigido rispetto delle regole al fine di ridurre al massimo l'incidenza del virus, sempre più diffuso e infettivo a causa delle sue varianti, così come la necessità di ricorso alla quarantena preventiva". Ad oggi, secondo i dati di Asugi, sono una ventina le persone positive, mentre quelle in quarantena preventiva sono una cinquantina.
In totale, quindi, dalla comparsa del virus ad oggi i positivi sono stati 273, con 8 decessi. "Numeri sicuramente in riduzione rispetto a quelli di qualche tempo fa, ma che non devono indurci ad un rilassamento o ad atteggiamenti di rischio, tenuto anche conto che i dati della prima settimana di marzo indicano un nuovo possibile rialzo dei contagi. Al momento non vi è l'intenzione, come resosi necessario tra novembre e febbraio (necessità ben evidente nella tabella), di adottare misure locali ulteriormente restrittive, in particolare nei luoghi pubblici e negli impianti comunali".
"Si raccomanda a maggior ragione - prosegue la nota - di evitare gli assembramenti ed i ritrovi anche tra poche persone, così come negli impianti sportivi comunali la massima attenzione ed il massimo rispetto dei singoli protocolli delle federazioni (almeno per le attività che sono state ritenute di interesse nazionale), soprattutto con riferimento alle attività sportive giovanili, dove ci si troverà nell'opposta e forse contraddittoria situazione di gestire l'attività di ragazzi che frequentano le scuole da casa (dagli 11 anni in su) e, invece, bambini (dai 3 agli 11 anni) che le scuole continuano a frequentarle in presenza".
Sul piano politico, l'amministrazione Furlan sottolinea poi che "in questo periodo abbiamo assistito a molti cambiamenti sia sul piano delle situazioni sia su quello della gestione della pandemia. Circostanze che non hanno certo aiutato la chiarezza nell'applicazione delle misure e che spesso hanno visto il Governo centrale e quello regionale sovrapporsi e contrastarsi nella dialettica e nella costruzione dei provvedimenti. Anche in questa occasione, come ricordato prima, la Regione ha inteso anticipare alcune misure seppur su scala territorialmente ridotta, ma che a distanza di soli due giorni hanno poi interessato l'intero territorio regionale, creando oltre che disparità, molta confusione".
"Il lasso di pochi giorni - conclude la nota - nei quali abbiamo assistito a questi repentini cambiamenti di misure sarebbe senz'altro stato sufficiente per concordare con i Ministeri coinvolti una uniformità di valutazioni ed una maggiore chiarezza di tempi e limitazioni. Il tutto nasce anche da una non sempre tempestiva e precisa gestione dei dati epidemiologici, che anche a livello di informazioni istituzionali non è meno caotica della situazione generale. In questo senso sabato, il Comune di Romans d'Isonzo, insieme a molti altri dell’Isontino, ha partecipato ad una iniziativa davanti all'ospedale di Gorizia, per chiedere anche una migliore gestione ed attuazione del piano vaccinale, fondamentale per un ritorno a situazioni accettabili di vivibilità e socialità".
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