IL PROVVEDIMENTO
Svolta storica nella lotta al randagismo felino, la Regione approva nuove norme e aiuti al volontariato

È stata istituita un’anagrafe felina con microchip e l’obbligo di sterilizzazione dei gatti circolanti per gestire e prevenire la proliferazione delle colonie feline.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha di recente approvato nuove norme per contrastare il randagismo felino e supportare le associazioni animaliste che operano sul territorio. La decisione, presa durante la seduta del Consiglio regionale dello scorso 10 ottobre, rappresenta un traguardo storico per la protezione degli animali.
Tra le novità più rilevanti, l’istituzione dell’anagrafe felina con microchip e l’obbligo di sterilizzazione dei gatti circolanti, strumenti fondamentali per gestire e prevenire la proliferazione delle colonie feline. Dal primo luglio 2026, infatti, i gatti lasciati liberi di circolare dovranno essere registrati dai loro proprietari o detentori nel Sistema Informativo Nazionale per gli Animali da Compagnia - il SINAC-FVG - e sterilizzati, secondo quanto previsto dalla nuova normativa.
Queste misure andranno a rafforzare la tutela animale, rimandando alla storica Legge Regionale 39/90, che aveva posto fine alla soppressione dei cani non reclamati e ispirato la successiva normativa nazionale.
Le associazioni animaliste della regione hanno espresso gratitudine verso il Presidente del Consiglio Massimiliano Fedriga, l’Assessore alla Sanità Riccardo Riccardi e il personale dell’Ufficio Sanità Pubblica Veterinaria, in particolare il dottor Manlio Palei e la dottoressa Sabrina Loprete, per la disponibilità e l’ascolto dimostrati nel confronto con il Terzo settore.
«La situazione del randagismo felino era ormai critica – sottolineano le associazioni – sia per l’impatto economico sugli enti pubblici, sia per il lavoro quotidiano dei volontari. Con queste nuove disposizioni si apre finalmente un capitolo di speranza e opportunità per tutti».
Un ulteriore importante sostegno arriva anche sotto forma di contributi a favore delle associazioni iscritte al registro regionale, destinati a finanziare le loro attività e la distribuzione di alimenti alle referenti delle colonie feline censite dai Comuni. Le associazioni si dichiarano pronte a collaborare con rinnovato entusiasmo, proseguendo il percorso di tutela e cura dei gatti randagi e contribuendo a costruire una comunità più rispettosa e solidale.
Ad esprimersi a riguardo è stata anche Laura Turel, presidente de "I gati de Mofalcon": «Speriamo che tramite questa nuova legge i padroni dei gatti prendano coscienza e si responsabilizzino - racconta Turel - confido che l'obbligo di registrazione all'anagrafe felina e alla sterilizzazione sia un deterrente verso coloro che potrebbero trasgredire».
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