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La Subida riapre le porte a Cormons, Sirk lancia la nuova cantina

Venerdì la riapertura, spazi riorganizzati. L'osteria con 150 etichette di vino.
Il ristorante La Subida riapre le proprie porte a Cormons. Dopo la chiusura per ferie e la realizzazione di alcuni lavori, che hanno rinnovato gli interni e gli spazi, la realtà creata e gestita dalla famiglia Sirk tornerà ad accogliere i propri clienti da venerdì 25 marzo. Lo farà con una proposta integrata che va dall’ospitalità nel verde, in un borgo circondato dal bosco, alla ristorazione stellata con il ristorante trattoria Al cacciatore, guidato dallo chef Alessandro Gavagna.
A completamento dell’esperienza ci sarà l’osteria, a poche centinaia di metri dal ristorante, che fino alla fine del 2021 è stato un luogo informale in cui sostare per un boccone veloce. “Abbiamo sempre avuto in mente la creazione di un punto vendita - dice Mitja Sirk, che ha seguito il progetto in prima persona - che ci raccontasse e che raccogliesse in sé le tante proposte di produttori amici e che contribuiscono ai nostri menu. Finalmente ci siamo domandati cosa mancasse al nostro territorio".
Per questo "abbiamo ritenuto che la presenza di una bottiglieria in cui sia rappresentato la produzione vinicola di qualità del Collio e del Friuli Venezia Giulia, ma non solo, nelle sue sfaccettature fosse un’idea da perseguire e nelle nostre corde.
Allo stesso tempo abbiamo deciso di dedicare uno spazio importante alla proposta gastronomica, con un menu corto ma rappresentativo della nostra idea di cucina da tutti i giorni, con piatti e spuntini pensati sia per il consumo in osteria - a pranzo, cena e in occasione dell’aperitivo - che per l’asporto, per i tanti turisti di passaggio, gli avventori della zona e gli ospiti del nostro borgo”.
Il locale sarà aperta per pranzo e cena – con chiusura per turno il mercoledì e giovedì in questi mesi, il giovedì e venerdì in stagione estiva – e darà l’opportunità a chi lo vorrà di trovare sugli scaffali e al bancone, che domina la sala d’ingresso, prodotti di qualità e artigianalità confezionati. Spazio anche a quelli al taglio, principalmente regionali, con una selezione di piatti veloci e oltre 150 etichette di vino. In funzione anche una mescita di vino al bicchiere, con alcune rarità dall’Italia e dal mondo pensate da Mitja Sirk e direttamente dalla carta dei vini del ristorante.
Per la riapertura è stato deciso un nome che giochi con quello del ristorante, richiamandolo e completandolo: alla trattoria si affiancherà quindi l’osteria La preda. Un modo per ironizzare con leggerezza sul mondo venatorio. Il volto dell’accoglienza informale, scelto dalla famiglia Sirk a rappresentarla, è Thomas Peres, sommelier, cantiniere e suonatore, con una passione per l’arte circense e per il buon cibo.
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