le critiche
Studenti senza cucine da un mese a Gorizia, Ardis: «Pronte a giorni»

Lavori rallentati, assicurata la cena gratuita. Trattative per un punto mensa nel weekend.
Il cronoprogramma prevedeva che a inizio marzo sarebbe stata ultimata almeno una delle cucine in Casa dello studente di Gorizia. Ad oggi, però, i lavori non sono stati ancora ultimati. Una situazione che ha provocato la reazione contrariata dei quasi 100 universitari che alloggiano in via Mazzini, rimasti senza luogo dove poter cucinare già da metà febbraio. Problematica nota alla stessa Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), che ha investito nel rinnovo dei locali oltre 50mila euro.
“In questi giorni sono stati finiti i lavori agli impianti - assicura il direttore, Pierpaolo Olla - e abbiamo già garantito fin da subito il servizio mensa per le cene. Pensavamo però che ci sarebbe stata una richiesta più alta, invece abbiamo avuto meno di una decina di richieste”. Il pasto, veicolato come a pranzo attraverso l’app e riservato esclusivamente a chi abita in Palazzo De Bassa, è stato concesso gratuitamente, nell’attesa di poter ultimare quantomeno le prime postazioni da parte della ditta Geatti di Pozzuolo del Friuli.
A complicare il cantiere è stata la positività di alcuni operai, dovendo interrompere le operazioni. Il fatto di aver smontato tutte le cucine al tempo stesso, però, ha costretto a inevitabili rallentamenti a catena. In ogni caso, Olla rassicura che “per la settimana del 20 marzo avremo completato l’allestimento delle prime. Si risolverà questa emergenza”. Da affrontare anche altre complicazioni, come uno spandimento all’interno dell’edificio, con cui l’agenzia si è già confrontata con la Camera di commercio della Venezia Giulia per poter finanziare l’intervento.
Sul tavolo, poi, c’è anche la questione dell’assenza di un punto mensa nel fine settimana. Con la chiusura della sede di via Alviano, dove si trova l’aula ristoro con annesso servizio via app per gli atenei di Udine e Trieste, è stata infatti dismessa la convenzione con la Winer Haus. “Siamo in attesa di una sua risposta - commenta il direttore - dopo averci proposto un’offerta troppo alta economicamente. Dobbiamo mantenere le garanzie rispetto ad altre zone che sono coperte dal servizio. Siamo in trattative anche con un altro posto, ma non ha sciolto le riserve”.
“Capisco che la situazione non è facile - aggiunge - ma stanno aumentano anche i costi ed è sempre più difficile recuperare materie prime”. Riflessi del conflitto russo-ucraino che non stanno tardando a manifestarsi anche nel comparto alimentare. Sempre sul fronte della Casa dello studente, il presidente dell’ente camerale ha annunciato l’obiettivo di realizzare un parcheggio a sua disposizione con l’acquisto quest’anno dell’area ex Eni attigua, realizzando gli stalli l’anno prossimo. Interventi che si inseriscono a quelli pluriennali anche sulla sede.
Nel frattempo, il Pd critica il servizio mensa: “Al ritardo biblico nell’avvio di questo servizio - ricorda il capogruppo Marco Rossi - si aggiunge ora anche una modalità organizzativa che lascia davvero perplessi”. Il segretario regionale dei Giovani democratici, Morgan Baliviera, evidenzia che "gli studenti devono prenotare il pasto entro le 6 del mattino, il ché significa che la sera prima devono già sapere se pranzeranno o no. I posti disponibili sono appena una cinquantina, e se nei primissimi giorni, quasi sperimentali, erano sufficienti, adesso la capacità è già satura”.
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