Il progetto
Uno studente del SID di Gorizia dietro al podcast sulle elezioni USA campione di ascolti

Un universitario del polo goriziano ha seguito in tempo reale la campagna elettorale americana, trovando il plauso del Corriere.
Con l’ultimo episodio pubblicato la scorsa settimana, si è conclusa l’avventura di Gianluca Lo Nostro nel raccontare con i suoi podcast i lunghi mesi di campagna elettorale americana. Nato a Messina, il 21enne vive a Gorizia ormai da tre anni, dove frequenta il corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche (SID) dell’Università di Trieste. Proprio qui è nata l’idea di creare qualcosa di nuovo per seguire quanto stava accadendo oltreoceano, complice anche il tempo libero imposto dal lockdown.
“Mi sono messo in testa che volevo fare questa cosa - racconta Lo Nostro -, aiutato anche dal fatto che, mentre lavoravo al progetto, stavo studiando per l’esame in Storia dell’America del nord. Tutto ciò mi ha permesso di aprire tanti mondi, anche grazie all’università che frequento”. È così partito il ciclo di “Elezioni USA 2020”, iniziativa nel quale il giovane siciliano è entrato lo scorso gennaio ma che esisteva già dal 2016, per raccontare la chiamata alle urne di quell’anno. In questo caso, però, l’idea di usare anche il racconto audio era totalmente nuova.
“Dopo le primarie del Partito democratico - ricorda il conduttore -, l’interesse in Italia per l’argomento era un po’ scemato, anche a causa della pandemia e successivamente, per il sopraggiungere dell’estate". Gli ascolti sono tornati a salire verso settembre/ottobre, in vista dell’imminente giorno del voto, con un audience media di oltre 2mila ascoltatori a puntata. Il pubblico, peraltro, è stato abbastanza eterogeneo, anche se geograficamente lo zoccolo duro si è concentrato nel Nordest, per poi espandersi in tutta la Penisola.
L’avventura di Lo Nostro è partita completamente da zero: “Non avevo mai fatto una cosa simile prima, ho imparato da autodidatta a montare video e audio. Da lì, poi, mi sono arrivate tante soddisfazioni”. Effettivamente, raggiungere un totale di circa 80mila ascolti non è poca cosa, soprattutto se poi vieni citato dal Corriere della Sera come podcast di riferimento per rimanere aggiornati sull’evento a stelle e strisce. Ironicamente, le aspettative iniziali erano medio-basse: “Sapevamo di avere già un buon numero di contatti, ma non avevamo idea a quante persone potesse effettivamente interessare un'idea simile”.
Ben presto, gli ascolti sono cresciuti notevolmente, complice anche alcuni ospiti d’eccezione. Uno su tutti, il vicedirettore del Post e grande esperto di Stati Uniti, Francesco Costa (il pioniere italiano degli audio sulla politica americana, peraltro). Il successo vero e proprio è arrivato anche grazie all’algoritmo di Apple Podcast: “A un certo punto, questa piattaforma ha iniziato a incentivare gli utenti ad ascoltare il mio programma. Lo ha consigliato per due mesi consecutivi”. Oltre che qui, moltissimi stream sono arrivati anche da Spotify e YouTube, dove le puntate sono ancora ascoltabili.
“Quando ho scoperto questo boom - rivela l’ideatore - e ho visto che siamo stati citati dal Corriere, sono rimasto piacevolmente sorpreso, anche perché non ne sapevo nulla”. Incredibilmente, tutto ciò è stato possibile proprio dalla permanenza del siciliano a Gorizia: “Per molti può essere una città senza tante attrazioni, ma in realtà per me è stata una grandissima fonte d’ispirazione. Il suo silenzio, in particolare con il lockdown, mi ha aiutato a ragionare, e questo è probabilmente il suo pregio nascosto”.
Raccontando gli USA in questi mesi, la vittoria di Biden era già pronosticata? “Sì, tutti se lo sentivano. Però a marzo nessuno si aspettava le dimensioni di questo evento politico: quattro anni fa c’è stato sicuramente lo stesso interesse, ma - grazie anche al fatto che hanno votato 160 milioni di americani - la domanda di contenuti è aumentata notevolmente. Le notizie erano tante, ma qualcuno voleva maggior approfondimento”. Ora, per Lo Nostro c’è il prossimo step: la laurea. Nel frattempo, c’è già altra carne al fuoco: “Il progetto è terminato, ma vorrei continuare a raccontare gli States, magari con un nuovo podcast”.

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