Strappo nella giunta ad Aquileia, il vicesindaco si dimette dall'Aula

Bagarre ieri sera, Vazzoler spiega: «Non è atto di sfiducia». La minoranza esce dall'Aula.

Dimissioni del vicesindaco, discussione accesa in Aula e fuoriuscita della minoranza. È stato un consiglio comunale animato quello di ieri sera ad Aquileia, iniziato proprio con l’annuncio dell’addio del numero due della giunta, Nicola Vazzoler (nella foto), non solo dalla carica ma anche dall’assise stessa. Eletto tra le fila della civica Aquileia Viva, risultando il più votato con 116 preferenze, il 39enne non era presente ieri in municipio per motivi di lavoro, trovandosi a Milano, e per questo aveva indirizzato una lettera in cui spiegava i motivi della sua decisione.

Atto, però, che non è stato letto pubblicamente, con il sindaco Emanuele Zorino che ha spiegato che ciò verrà fatto dal diretto interessato nella prossima seduta. “Mi fa peccato che non sia stata letta la mia lettera - commenta Vazzoler - perché giustificava la mia assenza alla minoranza e alla popolazione. Andava fatto subito, anche perché io ora sono un comune cittadino”. Le dimissioni, infatti, hanno avuto effetto immediato e irrevocabili, motivate dalla “mia difficoltà a trovare un corretto equilibrio fra il tempo da dedicare l’attività amministrativa” e quello “alla libera professione”.

Non è però l’unica causa evidenziata nella missiva, che ha portato l’ormai ex esponente della giunta a non sentirsi sereno. Gli altri due punti, infatti, sono legati direttamente all’amministrazione: “La mia difficoltà a condividere alcune scelte e modalità di gestione di alcune prassi legate all’attività i governo” e quella “a prendere una posizione netta nei confronti di mancate o fumose risposte, schiacciato fra la fiducia incondizionata e la mia morale”. Quest’ultimo aspetto si lega alle diverse richieste della minoranza sul titolo di studio del sindaco.

Come rimarcato nella stessa seduta, l’opposizione ha sollecito più volte Zorino a rendere noto nel dettaglio dove e quando si fosse laureato, lamentando dubbi sul titolo conseguito in Architettura a Venezia. La capogruppo de La rete ha reso noto di aver interpellato la stessa Iuav, “in base alla quale non esisterebbe laurea a nome di Emanuele Zorino”. Da qui l’interrogazione urgente sul tema, alla quale il primo cittadino ha risposto di non essere tenuto a rendere noto questo dato. Risposta che ha fatto infuriare anche Aquileia civica, con l’uscita dall’Aula in segno di protesta.

“A questo punto non resta altra scelta se non il ricorso alle autorità competenti” annuncia la capogruppo Luisa Contin, ipotizzando di interpellare direttamente il Prefetto. Dal canto suo, Vazzoler ha precisato che la sua mossa “non è un atto di sfiducia ma di una forte difficoltà personale e mancanza di serenità che ho condiviso con te (il sindaco, ndr) e la giunta più volte nei mesi scorsi”. In ogni caso, “continuerò, se ciò sarà gradito, a mettere a disposizione della lista civica ‘Aquileia Viva’ la mia esperienza professionale in caso di necessità”.

Dopo una prima sospensione dei lavori dell'assise e la successiva uscita della minoranza, i diversi punti all'ordine del giorno sono stati votati dalla maggioranza. Tra questi, una variazione di bilancio da 400mila euro per la realizzazione di una struttura ambulatoriale sul territorio comunale. "Stiamo raggiungendo obiettivi prima insperati - ha commentato il primo cittadino - e l'opposizione si attacca ad altre cose perché non ha altro".

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