l'intervento
La storica passerella ceduta sul torrente Judrio, parte la demolizione a Romans

Partito oggi il cantiere per demolire la struttura, già distrutta dopo la ritirata italiana post-Caporetto. Domani le ruspe completeranno l'operazione.
Sono partiti oggi, in località Fornace a Romans d’Isonzo, i lavori di demolizione della passerella sul torrente Judrio protagonista, a seguito delle piene autunnali, del cedimento dei piloni portanti. «Si tratta di un manufatto realizzato nei primi anni del Novecento - spiega il sindaco Michele Calligaris - per trasportare i carrelli di argilla dalle campagne in cui veniva raccolta fino alla fornace tanto, che ancora vi si poteva trovare traccia dei binari. La passerella è stata distrutta dopo Caporetto durante la ritirata dell’esercito italiano, per essere ricostruita nel 1922 dal Genio civile».
È stata usata «in modo intensivo - rimarca il primo cittadino - finché era attiva la fornace, poi è rimasta come punto di collegamento fra le sponde. Purtroppo le piene che hanno interessato lo Judrio lo scorso autunno hanno trasportato del materiale che ha eroso i piloni: uno ha ceduto e il rischio era che si creasse una diga che avrebbe bloccato il deflusso del torrente». Il Comune ha immediatamente allertato la Direzione difesa del suolo della Regione e la Protezione civile per trovare una soluzione di comune accordo, dal momento che la passerella si trova su terreno demaniale e lo Judrio è un corso d’acqua a gestione regionale.
I lavori sono stati presi in mano dalla Protezione civile che, tramite una ditta esterna, sta provvedendo a demolire il manufatto e si occuperà della rimozione dei materiali secondo tempistiche che saranno dettate anche dalle condizioni meteo. Come riferisce il Comune, nella mattinata sono stati asportati i detriti trasportati dalle piene ed è stata creata una piattaforma di lavoro per il mezzo escavatore, lasciando comunque un canale libero per il deflusso delle acque, mentre le operazioni di effettiva demolizione del manufatto sono state rimandate alla giornata di domani.
«Visto il costo elevato che richiederebbe tale operazione, non è prevista la ricostruzione della passerella il cui utilizzo, data la sua pericolosità – spiega Calligaris - era già stato interdetto con ordinanza comunale. Il passaggio sull’altra sponda del torrente è garantito dal guado, sempre in località Fornace, ma anche alla luce dei recenti fatti di cronaca vorrei porre l’accento sulle attenzioni per il suo utilizzo che risulta vietato in caso di piena dello Judrio. L’attraversamento risulta anche pericoloso dopo forti piogge, per la scivolosità della pavimentazione sia per i mezzi che soprattutto per le persone, mentre in condizioni di normalità è comunque consentito ai mezzi agricoli e solo se strettamente necessario» conclude il sindaco.
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