La storia di Gradisca aperta a tutti, il lavoro negli archivi in Repubblica Ceca

La storia di Gradisca aperta a tutti, il lavoro negli archivi in Repubblica Ceca

il convegno

La storia di Gradisca aperta a tutti, il lavoro negli archivi in Repubblica Ceca

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Apr 2022
Copertina per La storia di Gradisca aperta a tutti, il lavoro negli archivi in Repubblica Ceca

Gli studiosi hanno raccontato il lavoro di digitalizzazione, la storia di conflitti in 200 anni.

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L’Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei (Icm) ha presentato questa mattina, al Polo culturale di Casa Maccari di Gradisca d’Isonzo, il volume "Gradisca alla fine dello Stato Gradiscano. Conflitti, dinamiche e relazioni di una realtà di confine". L’opera, messa a punto a cura degli storici e archivisti Vanni Feresin e Luca Olivo, conclude un lungo progetto di ricerca storica realizzato attraverso lo sviluppo di un’articolata rete di contatti che si estende dalla Carinzia alla Cechia, passando per Vienna.

A presentare e coordinare i lavori è stato Daniele Tibaldi del direttivo di Icm. Per i saluti istituzionali sono intervenuti il vicepresidente Nicolò Fornasir e l'assessore alla cultura di Gradisca, Marco Zanolla. "Casa Maccari - ha rilevato l'esponente della giunta - è il nuovo centro culturale della città. Siamo così proprio in questa sede a dare il benvenuto a Icm e alla Mitteleuropa. La Capitale della cultura e la Mitteleuropa sono due aspetti inseparabili. L'incontro di oggi è testimonianza di un accrescimento culturale utile a riprendere le fila della storia e della memoria".

Vanni Feresin, direttore della rivista Kadmos e archivista, ha ricordato il periodo storico tra il 1521 e il 1754. Appunto, l'età moderna raccontata nella pubblicazione: "Si tratta di un mosaico di interventi e studi che si concretizza in questa pubblicazione che riassume in più lingue la storia gradiscana attraverso le fonti e gli archivi che sono venuti alla luce nel tempo". Sono state fornite tante letture che hanno aiutato i presenti a capire questa fase storica. Luca Olivo, storico e archiviata, ha relazionato sul rapporto tra Venezia e l'Austria nel contesto europeo.

In particolare, Olivo ha fornito un quadro sul passaggio di Venezia da stato marittimo a potenza regionale nello scenario europeo. In un video documentario montato e curato da Tibaldi, sono intervenuti Maria Masau Dan, già direttrice del Museo Revoltella di Trieste e il giornalista Andrea Nicolausig.  A parlare della fase dedicata alle procedure di digitalizzazione dei documenti storici e di archivio è stato lo storico Alessio Bassani.

Una bella notizia è giunta da Feresin nelle conclusioni del convegno: "L'Archivio ceco di Cesky-Krumlov digitalizzerà tutte le documentazioni giunte da Gradisca". L'evento è stato realizzato con il fondamentale contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con il Comune di Gradisca d’Isonzo, Università di Udine e degli Archivi di Stato di Trieste e Gorizia. Vale la pena ricordare anche che questo progetto ha inoltre incluso la pubblicazione, sul sito della rivista online Kadmos, di una mappa multimediale.

Con questo strumento è stato possibile ricostruire anche visivamente la collocazione materiale delle fonti utilizzate nel lavoro di ricerca, reso ancora più complesso dalle straordinarie limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria degli ultimi due anni.

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