La storia di Giuseppe Ungaretti tra poesia e Carso, due progetti a Gorizia e Romans

La storia di Giuseppe Ungaretti tra poesia e Carso, due progetti a Gorizia e Romans

le iniziative

La storia di Giuseppe Ungaretti tra poesia e Carso, due progetti a Gorizia e Romans

Di I.B. • Pubblicato il 09 Mag 2024
Copertina per La storia di Giuseppe Ungaretti tra poesia e Carso, due progetti a Gorizia e Romans

I progetti sono entrati nella graduatoria dei finanziati dalla Regione con 81 punti complessivi, le iniziative dedicate al celebre poeta.

Condividi
Tempo di lettura

Sono quattro i progetti vinti a livello regionale all’interno del bando dedicato alla figura di Giuseppe Ungaretti e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per valorizzare la figura del poeta a livello regionale. A livello provinciale due sono le progettualità premiate. Si tratta del progetto del Centro Studi politici economici e sociali “Senatore Antonio Rizzatti” di Gorizia, risultato primo nella graduatoria dei finanziati con 81 punti complessivi, e intitolato “Ungaretti, ritorno sul Carso: solo in mezzo a uomini soli”.

Quarto il progetto del comune di Romans d’Isonzo, “E m’oscuro in un mio nido - Il poeta nel rifugio di Versa - Ungaretti 1916 1917”. Entrambi saranno finanziati con 25mila euro. Andando per ordine, il primo progetto riprende l’anno 1966 quando il Centro ospitò il primo Incontro Culturale Mitteleuropeo, avente come oggetto la Poesia Mitteleuropea. Presidente onorario dell’Incontro fu il poeta Giuseppe Ungaretti. Il Centro intende proporre una progettualità non incentrata sulla figura del soldato-poeta bensì il poeta-reduce che, a cinquant’anni dalle proprie esperienze, ritorna sui luoghi che lo hanno visto, sì, soldato ma anche letterato.

Un poeta che fu anche viaggiatore e traduttore, lati spesso dimenticati. Nel 1966 Ungaretti fu ospite del Convegno ma anche protagonista di un viaggio sui luoghi più noti e che lui stesso vide negli anni del conflitto, dal monte San Michele a Redipuglia. Nell’ottica di raccontare l’Ungaretti che “ritorna” sui luoghi della Grande Guerra, trovando un Carso che «non è più l’infermo ma il verde della speranza», come lo stesso poeta scrisse nella sua dedica a Iniziativa Isontina, rivista ancora esistente e che raccoglie i materiali di quegli anni.

Si tratta di guardare al poeta con uno sguardo contemporaneo, dando spazio anche a poeti tutt’ora viventi o da poco scomparsi del territorio locale e sloveno, portando la valenza europea e gli obiettivi storici del Centro Studi Rizzatti, attivo dal 1958, in un corpo ancor più attuale per le nuove generazioni, che saranno coinvolte nelle varie fasi di realizzazione non solo intellettuale ma anche fisica, con gruppi di giovani lettori che si immedesimeranno nel poeta e nel suo tempo ma anche uno sguardo culturale e politico diverso per comprendere le motivazioni che portarono in Gorizia le migliori voci della poesia Mitteleuropea – e, a oggi, si può ben dire europea – rendendole viva testimonianza del proprio tempo. Il progetto vuole dare risalto al servizio culturale della politica incentrata nell’ottica del bene comune.

Gli output del progetto, pensati in varie forme dal volume ai social fino alle testimonianze video, saranno uno strumento da utilizzare nel solco anche per gli anni futuri. Nel 1966 Giuseppe Ungaretti partecipò all’Incontro Culturale Mitteleuropeo di Poesia organizzato dal Centro Studi sen. Antonio Rizzatti. Il Centro Studi, attraverso le pagine della propria rivista “Iniziativa Isontina”, raccolse quella straordinaria testimonianza. Con la pubblicazione degli atti dell’incontro, del reportage della visita del poeta sui luoghi in cui aveva combattuto e la pubblicazione di una dedica speciale a “Iniziativa Isontina” – intitolata “Un messaggio che si rinnova” e letta da Ungaretti stesso durante il convegno tenutosi nella Sala degli Stati Provinciali di Gorizia – il Centro Studi sen. Antonio Rizzatti si è fatto custode di una testimonianza unica.

Uno degli obiettivi del progetto “Ungaretti, ritorno sul Carso: solo in mezzo ad altri uomini soli” è far riscoprire a quasi sessant’anni di distanza quella emozionante visita nella nostra Regione, presentando materiali inediti e raccogliendo le ultime testimonianze in vita. Il racconto della visita è lo spunto di partenza per un’analisi del poeta – il più famoso e studiato poeta legato alla Prima guerra mondiale in Italia – non solo nella sua giovinezza, ma anche nella sua maturità, quando colui che era diventato nel frattempo un personaggio culturale e artistico di fama internazionale, ritorna da reduce e scopre che “il Carso non è più un inferno, è il verde della speranza”.

Il progetto guarderà non solo alla poesia e alle collaborazioni con la vicina Slovenia ma nell’intero territorio regionale, con uscite in alcuni luoghi significativi tra i quali Chiusaforte.  Partner progettuali l’Università degli studi di Trieste, l’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa, l’associazione Amici di Castelnuovo, la Pro Loco Fogliano Redipuglia e il Centro per la Conservazione e valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco.

Il progetto di Romans parte da un verso scritto nella permanenza a Versa del Poeta durante il primo conflitto mondiale. Propone diverse fasi esecutive, tra le quali: la produzione di un audiovisivo con letture sceniche, immagini e documenti per illustrare la presenza di Ungaretti a Versa; la realizzazione di materiale promozionale in quattro lingue (italiano, friulano, sloveno e inglese) e di una sezione apposita sul sito comunale; l’edizione di un volume dedicato proprio alle liriche scritte durante la permanenza a Versa, arricchito dalle immagini delle opere sul Carso di Enzo Valentinuz.

Infine l’ideazione e l’installazione di un’opera scultorea per ricordare il personaggio ed il momento storico. Il Comune di Romans d’Isonzo, in funzione di capofila, si avvale di partnership importanti sia a livello locale, come quella del gruppo di ricerca “I Scussons” e del Circolo ricreativo sportivo filodrammatico (Crsf) di Versa, sia di partner istituzionali quali l’Arlef, il Comune di Sagrado e quello gemellato sloveno di Šempeter - Vrtojba.

L’iniziativa è animata dalla volontà di valorizzare non solo la figura e le opere del grande poeta, ma anche allo scopo di promuovere una conoscenza più diffusa e approfondita dei luoghi nei quali Ungaretti trascorse quei momenti intensi della sua vita e della sua creatività artistica. Un duplice obiettivo, dunque, di promozione culturale in seno alla comunità regionale e di animazione turistica del territorio isontino, anche in una prospettiva di dimensione europea legata ai prossimi eventi di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025.

Il poeta a Versa trovò rifugio e ispirazione, passando dai drammi della guerra sul Carso al riposo nelle retrovie della campagna friulana, nei due anni di permanenza nei panni di soldato. Fece ritornò, poi, un’unica volta in questa località a distanza di cinquant’anni, per partecipare nel 1966 al convegno “Fratelli”, promosso dall’Istituto per gli Incontri culturali mutteleuropei. Questo suo intervento ebbe luogo su sollecitazione e personale interessamento del poeta e saggista Celso Macor, altra figura di spicco nel panorama culturale isontino e originario proprio di Versa.

In foto: Ungaretti ritorna sul Carso: 1966. Da sinistra, don Italo Brandolin, oltre che sacerdote, fine intellettuale, il poeta Giuseppe Ungaretti, l'allora sindaco di Gorizia Michele Martina, il giornalista Maurizio Calligaris e lo scrittore Celso Macor.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Messaggi elettorali a pagamento

  • Elezioni 2024 - Committente: ALLESSANDRO CIRIANICommittente: ALLESSANDRO CIRIANI
  • Elezioni 2024 - Committente: GIULIANO VENUDOCommittente: GIULIANO VENUDO
Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×