Stop carbone nella centrale A2A di Monfalcone, ok del ministro Fratin

Stop carbone nella centrale A2A di Monfalcone, ok del ministro Fratin

IL PROVVEDIMENTO

Stop carbone nella centrale A2A di Monfalcone, ok del ministro Fratin

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 06 Lug 2023
Copertina per Stop carbone nella centrale A2A di Monfalcone, ok del ministro Fratin

Il ministro Fratin ha chiesto alla società Terna di fermare la produzione della centrale a carbone di Monfalcone, Cisint: «Ora nuovo percorso».

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Con la firma del relativo provvedimento, il ministro dell'Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha richiesto a Terna di fermare la produzione di energia elettrica da olio combustibile e dalla centrale a carbone di Monfalcone. Il membro dell’esecutivo ha chiesto inoltre di ridurre al minimo la produzione di energia dalle altre centrali a carbone, mantenendo invariata quella da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide. La decisione è stata annunciata ieri sera intorno alle 21.

Il provvedimento si è reso necessario in quanto risulta cessata l'emergenza sulle forniture di gas, che aveva portato all'utilizzo di olio combustibile e all'aumento dell'uso del carbone per la produzione elettrica. “Si tratta di un atto di straordinaria importanza per la nostra città – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint - che chiude un capitolo iniziato alla fine degli anni Sessanta e che per oltre cinquant’anni ha provocato una condizione di grave inquinamento per le polveri e i fumi derivanti dal funzionamento dei relativi impianti".

"Ringrazio soprattutto il viceministro Vannia Gava, autrice di un’ azione determinante in tal senso e il suo ministero che con tanta determinazione e impegno sono stati a fianco del Comune in questa difficile battaglia, che è parte di un piano che trasformerà l’intero comprensorio a beneficio della città”. La chiusura della centrale a carbone, infatti, rappresenta parte dell’impegno preliminare agli interventi che comprendono la totale bonifica, il risanamento e la riqualificazione del comprensorio, dove sorgerà una darsena e importanti strutture di servizio alla logistica e all’innovazione basato su un preciso cronogramma operativo.

“Il provvedimento è anche la dimostrazione della serietà e della concretezza degli impegni assunti verso la comunità cittadina – spiega ancora Cisint - per rimuovere le conseguenze dell’inquinamento e realizzare una diversa visione di sviluppo sostenibile del nostro territorio”. E ancora: “Si apre un ulteriore percorso di cambiamento e rinnovamento di Monfalcone che si affianca al programma di iniziative e interventi di rilancio del litorale, della nautica, della logistica, dell’area carsica che stanno trasformando la nostra realtà superando la condizione di abbandono e di inerzia delle passate amministrazioni di sinistra, che - anche rispetto a questa questione - ha alimentato sinora sterili polemiche politiche”.

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