Lo statunitense Prevost è il 267esimo Romano Pontefice, le reazioni dal FVG

Lo statunitense Prevost è il 267esimo Romano Pontefice, le reazioni dal FVG

L'ELEZIONE

Lo statunitense Prevost è il 267esimo Romano Pontefice, le reazioni dal FVG

Di SALVATORE FERRARA *INVIATO A CITTA' DEL VATICANO • Pubblicato il 08 Mag 2025
Copertina per Lo statunitense Prevost è il 267esimo Romano Pontefice, le reazioni dal FVG

Le prime parole sono state tutte improntate su «una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante». Molti richiami anche a sinodalità e comunione.

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«Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost qui sibi nomen imposuit Leonem Deciumun Quartum». Ha pronunciato queste parole il cardinale protodiacono, Dominique Mamberti che ha annunciato il nome del 267esimo Pontefice, eletto alle 18.07 al quarto scrutinio durante il 76esimo Conclave – il più pieno e composito della Chiesa Universale – da 133 cardinali elettori riuniti da ieri pomeriggio in Conclave nella Cappella Sistina.

«La pace sia con tutti voi!». Sono le prime parole del cardinale Robert Prevost, il primo Pontefice americano. «Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio», sono le parole Papa Leone XIV, il nome scelto dal religioso agostiniano per il suo pontificato. 

«Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli e ogni terra segnata dalla guerra», ha proseguito il Santo Padre. E ancora: «La pace sia con voi! Questa è la pace di Cristo, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti e incondizionatamente».

«Al nuovo Pontefice, Leone XIV, va il mio più sincero augurio di buon cammino spirituale e pastorale. In un tempo segnato da conflitti, trasformazioni sociali e smarrimenti culturali, la sua figura rappresenta un faro di speranza e un richiamo universale alla pace. La Chiesa resta un punto di riferimento fondamentale, caposaldo della nostra civiltà e custode dei valori che uniscono le comunità nella solidarietà e nella dignità della persona». È il commento del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a pochi minuti dall'annuncio dell'elezione del nuovo Papa.

«La spiritualità e la forza del messaggio cristiano - ha aggiunto Fedriga - sono strumenti essenziali per affrontare le sfide globali con umanità e senso di giustizia. Alla guida della Chiesa universale, il Santo Padre assume oggi un compito alto e delicato: sostenere i popoli nella ricerca del bene comune e promuovere un dialogo costruttivo tra le culture, nella fedeltà alle radici cristiane dell'Europa».

La sua guida spirituale rappresenterà un punto di riferimento fondamentale in un tempo attraversato da grandi sfide e da profonde trasformazioni sociali, culturali e geopolitiche - dichiara invece il presidente del Consiglio regionale del Fvg Mauro Bordin - la Chiesa, con la sua millenaria tradizione, continua a offrire un messaggio di speranza, di dialogo e di pace. Al nuovo Papa, che oggi inizia il suo alto e delicato ministero, rivolgiamo l'auspicio che possa accompagnare i fedeli e tutta l'umanità con saggezza, coraggio e vicinanza alle persone più fragili. 

Anche la Chiesa Goriziana ha salutato con gioia l’elezione del nuovo vescovo di Roma. «Accompagniamo sin d’ora la sua missione alla guida della Chiesa universale con la preghiera, nella certezza che continuerà con il suo ministero la testimonianza di prossimità al popolo di Dio e di impegno per la pace che hanno segnato il Pontificato del compianto Papa Francesco e dei suoi predecessori» così la nota divulgata dall'arcidiocesi in serata subito dopo la benedizione papale. 

Tra gli amministratori l'assessore di Gorizia a Go! 2025 si è detta soddisfatta: «Mi sono molto piaciute le prime parole di Leone XIV, soprattutto quando ha invitato a costruire ponti attraverso il dialogo e l'incontro "unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace". È un grande e forte messaggio che come Capitale europea alla cultura Go! 2025 non possiamo che raccogliere con grande gioia e promuovere, come stiamo già facendo, attraverso le tante iniziative sul nostro territorio. Spero davvero che papa Leone XIV possa in futuro essere ospite di Go! 2025 e abbracciare le comunità di Gorizia e di Nova Gorica che all'odio hanno preferito il dialogo costruendo un ponte di pace anziché di guerra».

Foto Vatican News

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