LA CERIMONIA
Staranzano, riapre la Sala Delbianco: lavori per 240mila euro
Sostituita la cupola, impermeabilizzato il tetto, efficientati gli interni a livello acustico ed energetico e rimesso in funzione l’ascensore della biblioteca. Il momento d'omaggio domani 25 ottobre.
È pronta, dopo quasi un anno di lavori, ad accogliere di nuovo la comunità staranzanese e le iniziative di approfondimento e creatività artistica che al suo interno hanno sempre trovato casa: la Sala Delbianco di Staranzano riapre simbolicamente con una piccola cerimonia domani, sabato 25 ottobre, per presentarsi ai cittadini nella sua veste rinnovata.
La cerimonia, con inizio alle ore 11, vedrà gli interventi del sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo, del consigliere comunale con delega all’arte Vladimiro Dijust e di Antonella, figlia di Alberto “Berto” Delbianco, l’eclettico artista e illustratore staranzanese scomparso nel 1971 a cui è dedicato lo spazio di via Fratelli Zambon.
Non solo Antonella ricorderà la figura del padre e della sua attività, ma mostrerà anche al pubblico in sala alcuni dei suoi bozzetti inediti, contraddistinti dalla sua inconfondibile cifra stilistica: il tratto netto, la peculiarità nel ritrarre i personaggi e la società in chiave satirica, sarcastica, ma al contempo poetica e malinconica. Nato nel 1933, Alberto Delbianco lavorò per la Rai, realizzando diverse sigle animate e “Caroselli”, e fu insignito nel 1967 del Premio per un nuovo personaggio a fumetti nell’importante cornice del Salone Internazionale dei Comics di Lucca
Da fine 2024 fino ad oggi, fatta eccezione soltanto per i giorni del Festival dell’Acqua a maggio, la sala è stata chiusa al pubblico e alle sue usuali attività per una doverosa manutenzione straordinaria. I lavori, spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Staranzano Flavio Pizzolato, «si sono resi necessari a causa dell'usura dei materiali nel tempo e per efficientare il sistema di climatizzazione, che rendeva la sala poco usufruibile nel periodo estivo a causa delle alte temperature» e «si sono protratti più a lungo della previsione iniziale a causa di alcune difficoltà di natura tecnica, per interventi non programmati».
I cantieri sono stati aperti lo scorso novembre e per tutto il 2025 sono andati avanti a fasi successive: la natura stessa degli interventi non ha reso possibile agire con lavori concomitanti. Primo essenziale passo è stata la potatura degli alberi che circondano il perimetro della sala, le cui foglie andavano ad ostruire le caditoie del tetto; in seguito, si è proseguito con la sostituzione della vecchia cupola, soggetta spesso a infiltrazioni d’acqua, all’impermeabilizzazione del tetto piano e alla risistemazione delle gronde per smaltire l’acqua piovana.
Successivamente, illustra Pizzolato, si è passati alle lavorazioni interne «con la posa dei controsoffitti ed isolamenti che agevoleranno l'efficientamento energetico e acustico, dei nuovi serramenti e del nuovo impianto di illuminazione a tecnologia led». I termosifoni a gas sono tati sostituiti da pompe di calore elettriche e la pitturazione finale è stata «impreziosita dalle grafiche dedicate all'artista cui è intitolata la sala».
Tutto ciò è stato finanziato da un quadro economico complessivo di 240mila euro: i contributi regionali hanno coperto 200mila euro, il resto proviene da fondi comunali dell’avanzo di bilancio disponibile. Le risorse regionali, racconta Pizzolato, «dovevano servire inizialmente, nel periodo Covid, per trasformare alcune sale della biblioteca in aule per la scuola primaria». La successiva costruzione del nuovo edificio scolastico e un emendamento dei consiglieri regionali Antonio Calligaris e Diego Moretti hanno permesso di devolvere il finanziamento per la riqualificazione della sala Delbianco.
I fondi a disposizione, comunica infine sempre il vicesindaco di Staranzano, hanno reso possibile anche la manutenzione straordinaria dell'ascensore della biblioteca, «fermo da qualche tempo a causa delle infiltrazioni d'acqua che ne avevano compromesso la funzionalità».
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