A Staranzano la firma del Contratto di Fiume dell’Isonzo, al via il 20 ottobre il percorso condiviso di gestione del bacino

A Staranzano la firma del Contratto di Fiume dell’Isonzo, al via il 20 ottobre il percorso condiviso di gestione del bacino

LA CERIMONIA

A Staranzano la firma del Contratto di Fiume dell’Isonzo, al via il 20 ottobre il percorso condiviso di gestione del bacino

Di F.D.G. • Pubblicato il 11 Ott 2025
Copertina per A Staranzano la firma del Contratto di Fiume dell’Isonzo, al via il 20 ottobre il percorso condiviso di gestione del bacino

A siglare il Documento gli enti regionali e italiani. Prossimo obiettivo del progetto, promosso dall’assessorato all’ambiente staranzanese, è l’allargamento transfrontaliero.

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Il Contratto di Fiume dell’Isonzo prende ufficialmente il via: si terrà nella Sala Consiliare del Municipio di Staranzano, alle ore 10 di lunedì 20 ottobre, la cerimonia di sottoscrizione del Documento di Intenti del Contratto da parte dei soggetti italiani finora coinvolti.

A firmare l’intesa, di cui si è fatto promotore il Comune di Staranzano attraverso il suo assessorato all’ambiente, saranno la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, i Comuni lambiti dal simbolico fiume, nonché tutti i consorzi, gli ordini professionali e le associazioni del territorio che hanno scelto di aderire al progetto.

La firma rappresenta l’atto iniziale di un articolato percorso condiviso e partecipato volto alla costruzione di uno strumento di pianificazione e gestione integrata del bacino dell’Isonzo. Si tratta di un patto di responsabilità collettiva e di cooperazione tra enti, istituzioni, comunità locali e territorio, per garantire un futuro sostenibile a uno dei corsi d’acqua più simbolici del Friuli Venezia Giulia attraverso la tutela e la valorizzazione delle sue risorse, nel pieno rispetto delle direttive europee in materia ambientale.

A sottolinearne il significato è Roberta Russi, assessore all’ambiente del Comune di Staranzano: «Le comunità situate sull'asta del fiume si stringono attorno al corpo idrico e ne condividono le sorti, affrontando insieme questioni quali la creazione di nuove aree protette, la tutela della qualità delle acque, l’annosa e problematica regolamentazione delle portate».

Tutto questo in una prospettiva che intende valicare i confini nazionali: è volontà condivisa dei promotori ampliare progressivamente il percorso anche alla parte slovena del bacino idrografico. «Oltre a interagire con i Comuni italiani, l'Amministrazione di Staranzano, fin dalla prima edizione del Festival dell'Acqua nel 2023, ha iniziato ad approfondire queste tematiche con i Comuni oltre confine – prosegue Russi - l’obiettivo che accomuna tutti gli stakeholders finora coinvolti è quello di strutturare una rete di intenti dal basso che faccia sentire una voce unisona a tutti i livelli, per tutelare al meglio l'intero bacino idrografico».

Il momento cerimoniale del 20 ottobre sarà aperto dai saluti istituzionali dell’assessore regionale alla difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro e dal segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali Marina Colaizzi. Seguiranno tre interventi: "I Contratti di Fiume nel Distretto delle Alpi Orientali" di Matteo Bisaglia (Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali), “I Contratti di Fiume nella Regione Friuli Venezia Giulia" di Marco Lipizer (Servizio Difesa del Suolo della Regione Autonoma Fvg); "Il Contratto di Fiume Isonzo: stato dell’arte e prossimi passi" di Marco Abordi (project manager del Contratto di Fiume dell’Isonzo).

A novembre, invece, si terrà un primo passo nell’ottica della cooperazione transfrontaliera, ovvero l’incontro a Nova Gorica del progetto Interreg WABIN: un laboratorio partecipativo finalizzato alla redazione di un Protocollo d’Intesa italo-sloveno, contenente gli indirizzi strategici e le azioni pilota condivise per la gestione integrata del bacino isontino. 

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