Štandrež ricorda Vilma Braini, sabato 20 settembre la scalinata a lei dedicata

Štandrež ricorda Vilma Braini, sabato 20 settembre la scalinata a lei dedicata

Il personaggio

Štandrež ricorda Vilma Braini, sabato 20 settembre la scalinata a lei dedicata

Di REDAZIONE • Pubblicato il 11 Set 2025
Copertina per Štandrež ricorda Vilma Braini, sabato 20 settembre la scalinata a lei dedicata

Classe 1928 è stata sindacalista, consigliere comunale e membro del Pci e dell’Anpi. Ha curato il ricordo alle nuove generazioni del dramma dei lager.

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A un anno e mezzo dalla delibera comunale del marzo 2024, quando venne accolta la proposta avanzata dall'ANPI di Sant'Andrea - e delle associzioni Asd Juventina Štandrež, O.K. VAL, Asd Arcobaleno,Pds Štandrež  e Kd Oton župancic Štandrež  - il prossimo 20 settembre alle 10.30 a Sant'Andrea-Štandrež verrà inaugurata la scalinata Vilma Braini. La zona prescelta è quella al termine di via del Carso, in congiunzione con via San Michele. Il programma della cerimonia prevede l'apertura con il Coro della scuola primaria Fran Erjavec di Sant'Andrea, il benvenuto ai presenti, il saluto del sindaco, delle autorità, e dei Rappresentanti delle Associazioni presenti. Seguirà, quindi, l’intervento della storica Dunja Nanut sulla figura di Vilma Braini-Brajnik cui succederà l’esecuzione del coro misto di Sant'Andrea- Štandrež.

Dopo lo scoprimento della targa i presenti si ritroveranno per un momento conviviale. Vilma Braini nasce a Gorizia il 14 giugno del 1928. La famiglia è di origine slovena: vive e cresce a Sant'Andrea- Štandrež. Nel 1943 diventa staffetta partigiana dopo che il padre viene arruolato contro la sua volontà nei Battaglioni Speciali e mandato prima a Melfi e poi in Sardegna. Questo episodio e la presa di coscienza dell'oppressione razziale nei confronti degli sloveni le fanno maturare il sentimento di antifascismo che la porterà, dopo l'8 settembre, a collaborare con i partigiani.

Raccoglie, dunque, le armi che i militari italiani abbandonavano per tornarsene a casa, inviandole ai combattenti in montagna. Diventa staffetta partigiana con il nome di Brzostrelka, “mitragliatrice”. È incarcerata due volte per la sua attività di staffetta e informatrice del movimento. Nel 1944 viene deportata in un campo di concentramento nazista, prima a Ravensbruck e poi a Bergen Belsen da cui fa ritorno del giugno del 1945. È stata sindacalista, militante del PCI, consigliere comunale, membro attivo dell'ANPI di Sant'Andrea- Štandrež curando personalmente il monumento dei partigiani del luogo. Nelle scuole ha lasciato un grande ricordo, perché ha accompagnato più volte i ragazzi con il Treno della Memoria a visitare i Lager. Di lei rimane oltre che al ricordo, alcuni video che si trovano facilmente anche in rete, nei quali Vilma ha raccontato la sua vita.

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