L’OPEN DAY
Da spazio vuoto a luogo vivo e inclusivo: il ministro Locatelli visita il Centro Sportivo Integrato di Monfalcone

Spazi dell’ex mercato coperto riconvertiti senza barriere. Il ministro, «punto di forza e modello da trasmettere a tutti». Fedriga, «recuperata una parte della città».
La grande palestra multidisciplinare del Centro Sportivo Integrato di Monfalcone è realtà. È la sede della pratica sportiva riservata alle persone affette da disabilità di varia natura. Ospiterà tanti sport connessi e attività a corpo libero, basket, calcio a 5, goalball, bocce, torball e il tiro con l’arco. Sarà intitolato ad “Atleti e Atlete olimpici e paralimpici d’Italia”. Si tratta di un’opera pubblica di 1750 metri quadrati sita in piazzale della Resistenza che è stata al centro delle attenzioni amministrative del Comune e della Regione. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 24 marzo, è stato possibile effettuare una prima visita al Centro alla presenza di tanti atleti iscritti alle associazioni sportive locali. Alla speciale presentazione – non è stata infatti un' inaugurazione – c’erano anche il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli e del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.
A definirla una risposta all’integrazione tra persone disabili e normodotate è stato l’assessore uscente alle priorità strategiche del Comune, Anna Cisint che ha descritto l’opera come «un’opportunità al servizio di tutti» ed un progetto per vedere abbattute tutte le barriere grazie alle collaborazioni instaurate con l’associazionismo sportivo. Quello che si presenta, è un luogo con tutto “a quota zero” caratterizzato da uno spazio di accoglienza che si presenta ampio ed accogliente. Vi trovano sede spogliatoi e servizi igienici dedicati, i locali per gli istruttori e di primo soccorso, l’area ristoro e gli uffici. Il progetto ha tenuto in considerazione il fatto che tutti i percorsi siano agevoli e di facile fruizione.
Sono stati eliminati tutti i dislivelli presenti in precedenza e la vivacità delle cromie di pavimenti e pareti rendono identificabili i “cambi di zona” andando incontro alle persone con difficoltà sensoriali. La pavimentazione si presenta così adatta ai soggetti ipovedenti. Inoltre, colori diversi “segnano” il passaggio dall’area atleti all’area di attività (la palestra). Ad ogni singolo spogliatoio corrispondono le uscite di emergenza. Arrivando alla grande palestra – di una superficie di oltre 400 metri – è caratterizzata da una pavimentazione in legno sul quale sono tracciate le linee di gioco del campo di pallavolo che oggi ha ospitato una prima dimostrazione di gioco con una partita che ha visto scendere in campo i giocatori di Calicanto Fvg guidati dalla presidente Elena Gianello.
Il riscaldamento ad aria non prevede dei getti ma una dispersione del calore tramite dei fori. Non mancano un adeguato impianto di deumidificazione e il completamento degli evacuatori di fumo. Ultimati l’impianto elettrico e quello meccanico dell’area gioco. Gli arredi sono in arrivo e sono stati conclusi tutti gli acquisti.
Il direttore dei lavori, l’architetto Roberto Bove, ha definito la struttura «unica» frutto di un iter lungo ma realizzato in periodo molto più breve. Di attenzione al bene comune ha invece riferito il responsabile della ditta esecutrice dei lavori Ici Coop, Gianluca Tuzzi.
Per il presidente Fedriga, la riqualificazione dell’edificio rappresenta «recuperare una parte della città» ed è «un grande valore aggiunto per la comunità» prova di attenzione, azioni concrete e testimonianza del volontariato. «La fortuna di questa comunità è la stessa comunità, quella comunità che resta, reagisce e che si muove unita» ha aggiunto Fedriga. «Il Friuli Venezia Giulia è un orgoglio per il nostro Paese – sono le parole del ministro Locatelli – dove realtà, enti ed associazioni hanno un’attenzione straordinaria all’inclusione e all’accessibilità. Non esistono limiti ma grandi sportivi che si concentrano e si impegnano in grandi sfide». Per Locatelli, la struttura «è un punto di forza e un modello da trasmettere a tutti».
Ricordando poi la centralità della dimensione sociale ed affettiva alla base dello sport integrato, il ministro ha chiesto di continuare con l’impegno per l’accompagnamento unitario di Istituzioni, privati ed Enti del Terzo Settore al fine di «scardinare la burocrazia» in modo da «rendere più facile la vita delle famiglie» nel rispetto dei carichi di cura e ponendo attenzione alla dignità dei care giver conviventi. «In ogni persona c’è un talento sul quale si deve investire» ha ricordato infine Locatelli la quale ha esortato a puntare su capacità e potenzialità quali spunti di unità e di miglioramento della qualità di vita.
Foto di Fabio Bergamasco
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