Quegli spazi dimenticati nelle città da riutilizzare, tre esperte ospiti a Gorizia

Quegli spazi dimenticati nelle città da riutilizzare, tre esperte ospiti a Gorizia

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Quegli spazi dimenticati nelle città da riutilizzare, tre esperte ospiti a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 18 Set 2024
Copertina per Quegli spazi dimenticati nelle città da riutilizzare, tre esperte ospiti a Gorizia

L’incontro, come il libro di Francesca Agostinelli, prende in esame gli spazi vuoti di cui l’Italia è piena tra fabbriche, centri commerciali e altri luoghi. Le idee per una riconversione.

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Proseguono le attività artistiche nel nuovo spazio di arte contemporanea The Circle, esito di una riqualificazione di uno storico locale sotto i portici di via Rastello a Gorizia, al numero 91, a cura dell’associazione culturale goriziana QuiAltrove. Il cartellone autunnale prosegue venerdì 20 settembre alle 18 con l’incontro pubblico “You are beautiful. Arte, attivismo e riscoperta dei valori del patrimonio architettonico e urbano”, appuntamento con la storica e critica d’arte Francesca Agostinelli.

La co-autrice del libro che ispira il talk (“You are beautiful Riuso creativo degli spazi dimenticati” Gaspari editore 2023) dialogherà con la storica dell'architettura e docente Diana Barillari e con l’architetta e docente Alessandra Marin, PhD in Pianificazione territoriale e sviluppo locale. Con la moderazione di Cristina Feresin, dialogheranno sul tema dell’arte come strumento per interagire e modificai processi urbani e riflettere su quale geografia urbana, fisica e sociale, ci attende. Presente anche il fotografo Stefano Tubaro, che racconta con le sue opere spazi dimenticati e dettagli urbani restituendo una bellezza dettata dall'impareggiabile lavoro del tempo.

L’incontro, come il libro, prende in esame gli spazi vuoti di cui l’Italia è piena tra fabbriche, centri commerciali, infrastrutture portuali e ferroviarie, insediamenti agricoli e militari, capannoni industriali, cinema e chiese, negozi sfitti, palazzi, appartamenti e studi professionali, persino interi paesi. Insieme rappresentano uno dei massimi sprechi che la nazione ha in atto in questi anni in cui, nonostante tutto, si continua a consumare suolo. Ma guardando la città contemporanea, un altro spreco grande la caratterizza ed è costituito dal talento di cui una parte della cittadinanza è portatrice e che rende l’abbandono un catalizzatore.

Proprio qui bisogni, aspirazioni e immaginari possono confluire e confrontarsi per sperimentare una nuova progettualità̀ urbana. Elaborando percorsi innovativi, scavalcando la rigidità degli strumenti urbanistici tradizionali, l’incontro tra cittadini attivi e spazi in abbandono crea nuove aree di scambio tra l’arte e la città. Nello spazio di via Rastello è tuttora in corso la mostra di Jingge Dong “Coesistenze in viaggio”, visitabile fino al prossimo 30 ottobre tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19. Nei fine settimana su prenotazione scrivendo a info@quialtrove.it.

Nella foto: Gian Carlo Venuto, intervento per il progetto “La città radiosa” a cura di Maria Campitelli, Trieste 2009 (fotografia Gianni Benedetti)

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