Il sottomarino all'avanguardia di Eugenio Cosolo sbalordisce la fiera degli inventori a Trieste

Il sottomarino all'avanguardia di Eugenio Cosolo sbalordisce la fiera degli inventori a Trieste

Il primo premio

Il sottomarino all'avanguardia di Eugenio Cosolo sbalordisce la fiera degli inventori a Trieste

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 22 Set 2021
Copertina per Il sottomarino all'avanguardia di Eugenio Cosolo sbalordisce la fiera degli inventori a Trieste

A vincerlo è Eugenio Cosolo, nome già noto in campo hobbistico ma non solo, per le creazioni mai banali che escono dalla sua fucina a Turriaco.

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Che Eugenio Cosolo avesse non solo passione ma anche abilità tecnica nell’ideazione e costruzione di robot e di macchine elettroniche è noto in paese, a Turriaco, ma che le sue abilità potessero ricevere, addirittura, il primo premio alla Maker Faire di Trieste, importante fiera per inventori e “smanettoni” di vario genere, ha stupito in positivo l’intera comunità e non solo.

La Maker Faire, di fatto, è un’importante fiera degli inventori (Maker appunto), conosciuta a livello globale e che, partita dagli Stati Uniti, è arrivata nello Stivale con la fiera di Roma e successivamente in regione grazie al FabLab del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste.

Eugenio ha partecipato a quasi tutte le sette edizioni ed è stato durante una di queste che si è distinto e notato da un ricercatore dell’Università di Roma, gli è stato chiesto di tentare di costruire quello che poi l’ha portato a vincere il primo premio triestino.

Si tratta di “Polifemo”, nome che gli si confà visto che sembra avere un occhio solo. È un ROV (Remotely Operated Vehicle), subaqueo, progettato per grandi profondità, racconta Eugenio. Lo scafo è progettato per resistere ad almeno 120 bar, pressione idrostatica che si trova a ben 1200 metri sott'acqua. Nei ROV professionali per grandi profondità in realtà viene usato un sistema diverso dallo scafo resistente, si usa al suo posto uno scafo leggero riempito d'olio minerale, che essendo incomprimibile può resistere a pressioni altissime.

“A me, l'idea di mettere sott'olio della raffinata elettronica non andava troppo a genio, soprattutto per le mie perplessità relative alle conseguenze sulla telecamera, relè e batterie” precisa Eugenio. “Ho deciso così di progettare e realizzare uno scafo in grado di sopportare alte pressioni senza cedere o deformarsi, possibilmente senza dover (o far) costruire qualcosa ad hoc, per definizione costosissimo”, prosegue l’inventore.

Elencare tutte le caratteristiche del robot è impossibile, basti dire che oltre ai numerosi sensori che ne permettono il controllo preciso a distanza, esso può inviare immagini e video ad alta risoluzione, effettuare campionamenti dell'acqua per la ricerca di inquinanti ed infine monitorare l'opacità per mezzo di un laser.

Il “sottomarino” può arrivare fino a 1.200 metri di profondità ed essere comandato da un joystick tramite un cavo in fibra ottica lungo fino a due chilometri. “L’ho testato in piscina – racconta Eugenio – ma sono in attesa di provarlo in un lago in Friuli ad almeno 40 metri di profondità, tanto per cominciare”.

Ma l’obiettivo per cui è stato costruito è utilizzarlo per esplorare un pozzo carsico in provincia di Latina, probabilmente l'inghiottitoio più profondo al mondo e tuttora inesplorato visto nemmeno i ROV dei Vigili del Fuoco sono riusciti a superare i -350 metri.

Si tratta del "Pozzo del Merro" e pochi in Italia sono al corrente della sua profondità record e del fatto che sul fondo ci potrebbero essere dei reperti etruschi. Una caratteristica particolare di Polifemo è quella di essere stato assemblato "in casa" con nessun componente fatto costruire su misura da ditte esterne, bensì sfruttando al massimo materiali di recupero disponibili nella sua officina/laboratorio, sia per quanto riguarda la parte meccanica che quella elettronica e computer di bordo.

Nel tempo libero l’inventore ci ha messo sei mesi per la costruzione totale del ROV. Con la grande soddisfazione del premio triestino a coronare non solo questo lavoro ma la passione continua nell’invenzione e nella costruzione. 

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