LE VOCI
Il sostegno al candidato Moretti: Benvenuto fa da ‘garante’. Ecco i rappresentanti di lista

Gli interventi di Giurissa, Saullo, Luise, Strukelj e Bullian: l’appello per un cambiamento coeso e solidale. L'appello a riappacificare il clima generale.
Si è autodefinito «una presenza non casuale». Prima di parlarvi dei vari interventi tenuti dai rappresentanti delle quattro liste sostenitrici del candidato sindaco Diego Moretti, scriviamo della persona che si potrebbe definire il “garante” e che di fatto è stato il rappresentante di sindaci ed amministratori del centrosinistra Mandamentale e non solo, presente stamane al Kinemax. Il primo cittadino di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto, è conoscitore del passato e delle trasformazioni della città.
A Moretti “deve” «l’opportunità di essere stato eletto sindaco» e della sua crescita politica e umana. «Hai creduto in noi come oggi noi crediamo in te – sono le parole di Benvenuto – ora Monfalcone ha bisogno di una leadership chiara e attenta. Diego è serio, la sua figura crea stabilità e sicurezza per il futuro di Monfalcone dove i cittadini hanno bisogno di tranquillità». Conscio delle difficoltà amministrative, il sindaco ronchese ha richiesto «un impegno corale» a favore del candidato. «Ogni parola, ogni voto e ogni incontro fanno la differenza. Uniti con Diego, riprendiamoci Monfalcone» così Benvenuto in chiusura.
E proprio di unità e compattezza ha parlato Lucia Giurissa a nome del Pd.
«Dopo anni bui è il momento di svoltare – dichiara – il Pd è un laboratorio vivace e vicino alle persone dove coesione sociale e Costituzione sono il faro per le azioni da compiere. Dal “Caso Monfalcone” bisognerà passare al “Modello Monfalcone”, coeso e solidale». Tra i temi richiamati da Giurissa, ci sono stati il salario minimo, lo Ius Sholae, reddito minimo, scuola e controtendenza demografica, pari opportunità e diritto allo studio. La dem ha ravvisato infine la necessità di respingere «la narrazione tossica della città» sfruttata dalla destra che «ha annichilito il dibattito». Di «candidatura di svolta» e di «tante persone che vogliono cambiare le cose» ha riferito Alessandro Saullo per Monfalcone Civica e Solidale il quale ha evidenziato di dover lavorare per mettere insieme tradizione e futuro. Ha ribadito l’importanza di riunire le persone per «progettare una città diversa».
Voce della civica Insieme con Moretti è stato Michele Luise dettosi «emozionato ma non a disagio». «Quella di Diego è stata una chiamata alle armi per dare una svolta alla città» afferma. Critico sul “decreto vergogna”: «All’Ambito socioassistenziale non è stato consentito di mettere il veto su questo tema. Monfalcone è stato l’unico comune dove non è stata votata la mozione sull’amianto». Su sanità e specializzazione ospedaliere poi, l’invito a «non farsi prendere dall’entusiasmo legato alla logica dei numeri». Auspica la realizzazione di un hospice per i malati oncologici e sul futuro dell’Utic chiede che non ci sia la guerra tra Gorizia e Monfalcone. Al linguaggio utilizzato dal candidato Fasan rispetto alla sua candidatura ha risposto citando Umberto Eco: «Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi gratificati nella propria miseria».
A chiedere attenzione per il benessere delle persone «tutte, non solo alcune» è stato Davide Strukelj dei Progressisti per Monfalcone. «Felicità e benessere vanno distribuiti – osserva – il nostro compito sarà quello di intercettare quella quota di elettori indecisi tra i due poli tradizionali del Centrosinistra: la “sinistra sinistra” e il Pd». Dettosi «sollevato per lo scampato pericolo» della candidatura, il consigliere regionale Enrico Bullian ha puntato l’attenzione sulla riappacificazione della città e richiamato gli approcci laici e interreligiosi. «La fase decadente del centrodestra è già iniziata – ne è convinto Bullian – è operativa. Ne sono esempio alcune retromarce clamorose come quella sulle Pietre d’Inciampo».
Anche lui, sul decreto amianto, ha qualcosa da chiedere «all’eurodeputata di Panzano»: «L’emendamento Centinaio dov’è? È passato nel decreto Milleproroghe?». Non sono mancati i passaggi sull’ «azzeramento dell’autonomia decisionale» del vicesindaco facente funzioni Garritani e la teoria sul fatto che «Fasan soffre la presenza ingombrante di Cisint». Convinto della centralità dell’ospedale di Monfalcone come «primo presidio ospedaliero Spoke per volumi di accesso», Bullian ha chiesto pure che «non venga messa a repentaglio la terapia intensiva cardiologica di Monfalcone». Riappacificare il clima generale e con sé stessa è in sintesi quanto tutti i rappresentanti di lista hanno manifestato unitariamente. Ora partono due mesi di lavoro e appuntamenti intensi.
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