Sognava una vita migliore a 21 anni, finisce a Villesse l'incubo per una ragazza rapita

Sognava una vita migliore a 21 anni, finisce a Villesse l'incubo per una ragazza rapita

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Sognava una vita migliore a 21 anni, finisce a Villesse l'incubo per una ragazza rapita

Di Redazione • Pubblicato il 25 Giu 2021
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Era costretta a prostituirsi e voleva tornare in Bulgaria, ma i due papponi non erano d'accordo. La denuncia di un'amica.

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Avevano caricato con la forza una ragazza sul proprio furgone, costringendola ad andare con loro in Bulgaria. Partiti da Pescara, fortunatamente il mezzo è stato fermato dalla polizia di stato a Villese, portando all'arresto di due cittadini stranieri, originari proprio del Paese dell'Est Europa. Si tratta di S.G., 43 anni ed S.K., 35 anni, accusati proprio di violenze verso una 21enne, loro connazionale, costretta dagli stessi a prostituirsi sulle strade della città in Abruzzo. Dietro minaccia, quindi, domenica era salita sul van e i tre stavano lasciando l'Italia, quando una sua amica ne ha denunciato il sequestro.

In questura, la donna ha spiegato di aver ricevuto un messaggio dalla sua amica. Nel corso della nottata, infatti, era stata rapita da due uomini e caricata con la forza su un furgone. Di nascosto, la stessa vittima è riuscita a rimanere in contatto con l'amica, inviandole qualche foto nel tentativo di far capire dove si trovasse. Da lì è scattata la segnalazione ai colleghi di Frontiera e Mobili di Trieste e Gorizia, riuscendo anche a rintracciare il veicolo in autostrada grazie alle videocamere di sorveglianza. In questo modo, è stato possibile capire la sua destinazione.

Gli agenti hanno fermato il mezzo poco prima delle 2 del mattino, presso il casello autostradale di Villesse. A bordo, c'erano la 21enne ed i suoi due sequestratori. La ragazza è stata condotta a Gorizia e, con l’ausilio di un interprete, ha spiegato di essere stata portata a Pescara una decina di giorni prima dagli stessi due connazionali e con lo stesso furgone. Nel capoluogo abruzzese era stata costretta a prostituirsi e a consegnare tutti i soldi così guadagnati ai due uomini, che ne controllavano ogni spostamento. Aveva così deciso di andarsene, manifestando l’intenzione di rientrare da sola in patria.

Il desiderio della ragazza di “uscire dal giro” non ha trovato l'assenso del duo che, per ragioni ora al vaglio degli investigatori, hanno deciso di sequestrarla e portarla in Bulgaria verso un destino dai contorni incerti. Alla luce delle dichiarazioni rese, che hanno confermato i fatti denunciati a Pescara, la squadra mobile di Gorizia ha tratto in arresto i due bulgari (uno dei quali trovato in possesso di circa duemila euro in contanti, che non si esclude possano derivare proprio dallo sfruttamento della 21enne) stante la flagranza dei reati di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione.

Foto di archivio

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