Cgil, criticite a Ronchi sullo smart working: «Poca attenzione ai lavoratori»

Cgil, criticite a Ronchi sullo smart working: «Poca attenzione ai lavoratori»

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Cgil, criticite a Ronchi sullo smart working: «Poca attenzione ai lavoratori»

Di Redazione • Pubblicato il 16 Apr 2022
Copertina per Cgil, criticite a Ronchi sullo smart working: «Poca attenzione ai lavoratori»

La richiesta del sindacato ai Comuni: «Il lavoro agile incrementa la produttività».

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La Fp Cgil di Gorizia punta il dito verso le amministrazioni comunali "dove il lavoro agile è stato concesso, anche in piena pandemia, con grande difficoltà tanto da poter essere, magari in modo indiretto, discriminante e penalizzante per le donne che molto spesso, oltre al carico di lavoro 'normale' di tutti gli altri dipendenti, hanno anche quello di cura dei figli piccoli o dei genitori anziani oppure di entrambi". L'accusa arriva dal segretario Alessandro Crizman, guardando a come gli enti locali hanno risposto all'emergenza pandemica e su come stanno rimodulando il lavoro con l'allentamento die vincoli.

"Premettendo che il lavoro agile non può diventare un mero strumento di conciliazione tra lavoro e famiglia - precisa il sindacato -, ed in attesa di normative più idonee per la condivisione dei carichi familiari tra uomini e donne, ci chiediamo perché alcuni enti della nostra provincia sono così rigidi nel negare questa opportunità di lavoro alle lavoratrici e ai lavoratori che ne fanno richiesta. Ad esempio ci sono molti enti in cui il lavoro agile continua, o meglio inizia ad essere utilizzato, come strumento di flessibilità a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, con contemporanei risparmi di spesa".

Quella che era iniziata come una soluzione "all’effetto delle norme contro la pandemia di Covid-19" ha portato "incrementi di produttività per i datori di lavoro" evidenzia la sigla. "Molti enti della provincia continuano a concedere alcune giornate di lavoro agile a settimana ad alcune categorie di lavoratrici e lavoratori, che lo hanno volontariamente richiesto, come sta facendo l’ente Regione o il più piccolo Comune di San Canzian d’Isonzo. Ma ci sono anche altri enti, anche non proprio piccoli, come Ronchi dei Legionari, le cui amministrazioni non hanno dimostrato fino ad oggi questa sensibilità".

"A queste amministrazioni finora forse poco attente, che si accingono a rinnovare le loro rappresentanze politiche, chiediamo di impegnarsi per garantire più attenzioni alle esigenze della tutela della genitorialità e dei caregivers, di garantire una maggiore flessibilità a chi ne ha più bisogno anche con lo strumento del 'lavoro agile', non perchè anche i loro dipendenti andranno a votare, ma semplicemente perchè è giusto farlo" conclude la nota.

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