La Slovenia chiude tutto per 14 giorni, si va verso il lockdown totale

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Le nuove misure

La Slovenia chiude tutto per 14 giorni, si va verso il lockdown totale

Di Redazione • Pubblicato il 13 Nov 2020
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Ieri il governo sloveno ha annunciato che da lunedì le misure anti-contagio saranno ancora più severe.

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"Le misure adottate il 26 ottobre hanno avuto un parziale successo". Lo ha dichiarato ieri pomeriggio il ministro della salute sloveno Tomaž Gantar. "Con queste - ha spiegato - , siamo riusciti a stabilizzare la crescita esponenziale. Abbanonare queste misure innescherebbe nuovamente un aumento esponenziale del numero di malati e infetti, che porterebbe a un deterioramento a lungo termine". Per questo, quindi, il governo di Lubiana ha deciso di adottare ulteriori restrizioni: “Dobbiamo ridurre in modo significativo il numero di contagi quotidiani. Così gli epidemiologi saranno nuovamente in grado di monitorare i contatti con le persone infette, che è uno dei fattori chiave nel controllo dell'epidemia".

Per far ciò, però, sarà necessaria una nuova stretta ai contatti interpersonali, a partire da lunedì. "Siamo consapevoli di tutte le difficoltà in cui si sono trovate le persone, l'economia e l'intero Paese. Ma è importante sapere che il danno economico può essere anche maggiore se l'epidemia sfuggisse al controllo. Lo scopo di misure più severe, che saranno applicate per 14 giorni, è quello di rompere il circolo vizioso di diffusione dell'infezione". Ad allarme è soprattutto il dilagare del virus tra gli anziani: "Se una settimana o dieci giorni fa si registrava circa il 14 per cento delle infezioni nella fascia di età over 65, ora è in aumento. Una percentuale molto alta di contagi, oltre il 44 per cento, quella tra i lavoratori di età compresa tra i 35 ei 55 anni".

"I modelli dell'Istituto Jožef Stefan - ha proseguito Gantar - mostrano che ogni 22 abitanti è infetto. Oltre a indossare mascherine e igienizzare le mani, la riduzione o la limitazione dei contatti è una delle misure più importanti". C'è anche timore per la crescita delle infezioni nei paesi vicini, dove è previsto il picco dell'epidemia nelle prossime settimane, quindi è necessario intervenire in diverse aree. Le nuove misure seguiranno le misure della prima ondata di epidemia, non sono però previsti controlli o chiusure fisiche di tutti i valichi. "Anche la gestione delle frontiere sta cambiando. Si stanno estendendo le misure nel campo della scolarizzazione, che avverrà comunque a distanza nei prossimi 14 giorni, e saranno aperti asili nido per fornire assistenza ai bambini i cui genitori o affidatari fanno parte dell'infrastruttura necessaria per il funzionamento dello Stato".

Solo gli atleti professionisti potranno allenarsi al chiuso. Il trasporto pubblico di passeggeri sarà nuovamente interrotto, così come le scuole guida. I servizi taxi continueranno a funzionare, soggetti a misure e restrizioni. Le amministrazioni locali eseguiranno solo i compiti più urgenti. Le attività economiche non si chiuderanno completamente. Continueranno ad aprire negozi di alimentari, farmacie, banche e uffici postali. Potranno continuare a lavorare anche spazzacamini e muratori, ma solo in cantieri non collegati a casa abitate. Tutti i negozi di articoli non essenziali e i centri commerciali sono temporaneamente chiusi.

Nelle ultime 24 ore, oltreconfine sono emersi 1.925 positivi su 6.767 tamponi effettuati. I ricoverati per Covid sono 1.210, di cui 200 in terapia intensiva. Ieri si sono registrati anche 41 decessi.


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