le reazioni
Sinistra compatta a favore del Gay Pride di Gorizia e Nova Gorica: «No all'intolleranza»

Fronte unanime tra Pd e Open sull'importanza della manifestazione, attesa il 4 settembre, e attacca il centrodestra.
Prosegue la presa di posizione della politica regionale sul Gay pride in programma tra Gorizia e Nova Gorica. L'evento, al terzo anno in regione e atteso per settembre, ha già portato le reazioni avverse da parte del centrodestra. Arriva quindi la replica del centrosinistra: "Le parole del sindaco Ziberna - commentano in una nota gli esponenti di Open Fvg laria Cecot (referente Gorizia) e Greta Reverdito (consigliera comunale di Grado) risuonano come il più classico, trito e ritrito 'non sono omofobo ma', tipico di chi millanta una tolleranza per la diversità a cui in realtà non crede".
Il partito rivendica quindi di essere "da sempre in prima linea nella lotta di contrasto all'omofobia e ad ogni forma di discriminazione" e "ricorda al sindaco Ziberna che proprio oggi il ddl Zan è stato finalmente calendarizzato al Senato e con molta probabilità verrà approvato, perché un paese civile non può che contrastare in ogni modo la violenza di genere e l'omofobia. I Pride, nonostante Ziberna li trovi provocatori e non opportuni, hanno in realtà contribuito in modo determinante alla crescita culturale del Paese rispetto ai diritti delle persone Lgbtq+".
I quali, invece, sono "messi ancora oggi troppo spesso in discussione, anche dal mondo politico. Il Pride di Gorizia e Nova Gorica, inoltre, sarà il primo Pride transnazionale, testimone di una cultura europea, inclusiva e tollerante come quella che le due città si sono impegnate a rappresentare nel 2025 quando avranno l'onore di essere Capitali europee della cultura. Ci faremo una ragione della mancata 'benedizione' da parte di Ziberna, per quanto ci riguarda, noi di Open FVG non abbiamo dubbi: situazione epidemiologica permettendo, il 4 settembre scenderemo in piazza!"
Anxhe l'esponente regionale del Pd, Chiara Da Giau, interviene sulla questione. "Da modello di civiltà e rispetto guadagnato negli anni passati, ora sotto il centrodestra il Friuli Venezia Giulia sta mostrando il lato peggiore dell'intolleranza verso tutto ciò che non corrisponde agli stereotipi leghisti. E così arrivano puntuali i giudizi secondo i quali anche i valori e il significato che porta con sé il Fvg Pride risultano non in linea né con Gorizia, né con il programma culturale di GO2025. Si tratta dell'ennesima occasione persa perché, oltre a Gorizia, anche il Consiglio regionale possa fregiarsi del titolo di Capitale della cultura".
"Assistiamo ancora una volta a un'evidente espressione di intolleranza e omofobia che disonora, questa sì, la regione, in altri tempi capace di farsi conoscere come vero modello di civiltà e rispetto. Sembrano davvero essere passati invano gli undici anni che ci separano dai manifesti col bacio gay e che presentavano proprio la civiltà come prodotto tipico della nostra terra, se oggi arriviamo a dire che i diritti delle persone Lgbt non sono degni non solo delle magnificenze mitteleuropee e di ispirazione asburgica, ma nemmeno delle eccellenze agroalimentari di Gorizia".
"Dal 2018 a oggi - fa presente la dem -, a causa dell'amministrazione Fedriga abbiamo assistito a un complessivo svilimento dei diritti, dall'uscita da Ready, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, uno dei primi atti della giunta regionale, fino ai conseguenti interventi per istituzionalizzare gli stereotipi di genere. Ora assistiamo alle dichiarazioni del consigliere regionale Diego Bernardis su Gorizia: è paradossale che proprio un esponente della Lega, il partito delle mascherate di Pontida, parli di spettacolarizzazione".
Nella foto: un momento del Gay pride a Trieste, nel 2019 (Fvg Pride/Facebook)
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
