L’INCONTRO TRA LE ISTITUZIONI
Sicurezza nella Monfalcone osservata speciale, Garritani: «Evidenti alcuni pericoli, situazione da non sottovalutare»

Al Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Fedullo, il reggente e l'onorevole Cisint hanno richiesto il potenziamento dell’organico di polizia. Presidi garantiti.
È soddisfatto di quanto si è discusso. Ha avuto modo di illustrare e di consegnare un documento definito «promemoria» che attesta il peso della situazione generale per quanto riguarda la sicurezza della città di Monfalcone. Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 13 gennaio, il vice sindaco reggente Antonio Garritani commenta per il nostro giornale i temi affrontati stamane dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza sul territorio di Monfalcone. L’incontro è stato presieduto dal neo prefetto di Gorizia Ester Fedullo. Alla riunione, hanno preso parte anche il Questore Luigi Di Ruscio, i Comandanti delle diverse autorità di sicurezza e, per il Comune – assieme al reggente - l’onorevole Anna Maria Cisint.
Da parte sua, in prima battuta, Garritani ha fatto riferimento al fenomeno delle “bande” giovanili, composte non solo da ragazzi bengalesi, «che agiscono nelle attività serali e notturne» ed ha illustrato la specifica dinamicità del territorio monfalconese dove si rende necessaria una più intensa «pianificazione dei servizi» di presidio e controllo che – come riportato nella nota divulgata dall’ente, nel primo pomeriggio odierno - «sta facendo emergere nuovi fenomeni, non solo quelli legati alle scorrerie e ai vandalismi di gruppi giovanili, ma soprattutto un insieme di azioni di illegalità e spesso di violenza collegate alla forte presenza islamica, relative anche a fatti di droga e terrorismo e a fenomeni che si s’intrecciano con il sistema produttivo di Fincantieri, che vanno dalle estorsioni, al caporalato, all’evasioni fiscali negli affitti».
In merito alla stazione mobile della Polizia che ha fatto il suo “debutto” venerdì scorso in piazza della Repubblica – nell’ottica che possano essere fornite le più attente risposte possibili - il facente funzioni ha riferito della necessità di un’analisi di fenomeni, “tendenze” e numeri di atti che si verificano, da parte delle Forze dell’Ordine. Quindi la modalità va testata. Il vicesindaco ha anche ricordato l’ampliamento del servizio di Polizia Locale della durata di due ore giornaliere, copertura garantita fino alle 22, dal primo gennaio scorso.
Tornando alla nota municipale: «L’incontro, molto positivo, ha evidenziato una serie di interventi già pianificati ed è servito anche a definire una strategia comune in previsione della visita che il sottosegretario all’Interno Molteni effettuerà il prossimo 30 gennaio, avendo accolto una sollecitazione in tal senso dell’onorevole Cisint».
«Obiettivo di fondo è quello del significativo potenziamento degli organi dei diversi corpi impegnati nel territorio che va gestito – ha specificato Cisint – incrementando il personale indipendentemente da quello necessario, e da non sguarnire, previsto per i controlli di Schengen e del CPR di Gradisca, proprio in considerazione della specifica complessità del territorio monfalconese, sia dal punto di vista economico, sia demografico e sociale, sia per la sua posizione».
Anche il Questore e i Comandanti di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza hanno condiviso questa impostazione al fine di assicurare un adeguato presidio per una copertura nell’intero arco giornaliero, come indicato dal Comune. Da parte dei rappresentanti delle autorità di sicurezza sono state anche evidenziate le indagini in corso che hanno portato già a provvedimenti nei confronti dei responsabili degli ultimi fatti di violenza, così come sono in corso indagini rispetto a vicende legate alla droga. In aggiunta, sul caso della presunta cellula terroristica legata alla città per parentela - ma, a quanto pare, residente nella Bassa Friulana – Garritani comunica un «duplice stato d’animo sull’apprezzata azione della Procura Antiterrorismo di Bologna e, allo stesso tempo, sulla sensazione della cittadinanza rispetto all’esistenza di esponenti radicali musulmani».
Per il reggente, va quindi fatta una riflessione sulla «rilevante percentuale della presenza straniera islamica perché «ci sono sintomi di germi riconducibili a situazioni di pericolo». Garritani – come ha avuto modo di ricordare in Prefettura – non dimentica l’ottobre del 2023 «quando c’è stata la manifestazione di oltre 200 giovani bengalesi di seconda generazione che inneggiavano ad Hamas». «L’operazione dei Ros ha messo in evidenza che a Monfalcone qualcosa c’è, è emerso e non va sottovalutato. Ci vuole impegno sull’adeguamento dell’organico delle forze di polizia perché siamo sotto di parecchio e attendiamo la valutazione delle risorse da destinare sul territorio». A sua volta l’onorevole Cisint ha fatto un’analisi dell’evoluzione in tema di ordine pubblico negli ultimi 7 anni a Monfalcone, dove è stato attivato un presidio strutturato e organizzato da parte della Polizia locale un servizio di videosorveglianza avanzato, preso a modello da altri Comuni.
«L’aver avviato un’azione di rispetto della legalità, a partire dalle norme urbanistiche – ha rilevato Cisint – sta facendo emergere una realtà preoccupante, sia per il diffondersi dei rischi di ordine pubblico e terrorismo connessi al radicalismo islamico e all’applicazione della Sharia in contrasto con l’ordinamento italiano, sia di fenomeni di illegalità che richiedono la riattivazione di un Protocollo di legalità con Fincantieri. Rientrano fra questi i casi di evasione fiscale legata agli affitti abusivi per gli stranieri e tutte quelle situazioni ormai non più episodiche che vanno dalle estorsioni al caporalato, alla falsificazione dei corsi per gli attestati alla sicurezza. Questa realtà sociale richiede il potenziamento dell’organico delle Forze di Polizia e un impegno specifico per contrastare ogni possibile degrado e le tensioni alimentate dalle frange radicali islamizzate e dalla rilevante presenza di stranieri, prevedendo procedure di respingimento non solo gli immigrati irregolari, ma verso chiunque non rispetti le nostre leggi e rappresenti un pericolo generale per la sicurezza pubblica». Una volta ascoltate le richieste degli amministratori monfalconesi, il prefetto Fedullo ha dato garanzie sul potenziamento dell’attività di presidio del centro cittadino.
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