La lettera
Sicurezza a Monfalcone, Giurissa scrive a Bearzi

«Credo che le preoccupate segnalazioni e le proposte d’azione indicate nel documento del Rione Centro abbiano la necessità di un approfondimento tematico urgente e coordinato tra tutti gli attori pubblici e privati».
Risale allo scorso aprile la relazione di fine mandato del garante per l'infanzia e dell'adolescenza del Comune di Monfalcone. Sei mesi fa, la figura responsabile di questo incarico era Francesco Orlando ed aveva auspicato che il garante dovesse essere messo in condizioni di poter lavorare maggiormente in sinergia con il consiglio comunale attraverso degli strumenti di dialogo più appropriati e necessari per fornire delle risposte concrete alla comunità e all'amministrazione cittadina. Nel documento in questione inoltre emergeva con forza la situazione delicatissima in cui si trovano i minori nella fase postpandemica. Ad una fragilità strutturale dovuta alla complessità socioeconomica della città si è sommato infatti un ulteriore senso di precarietà e di sfiducia generalizzata.
A dimostrarsi sensibilmente preoccupata sulla tematica è la consigliera della minoranza dem Lucia Giurissa che, riferendosi alle recenti polemiche sulle azioni di disturbo quotidiano e agli schiamazzi notturni verificatisi nell'area del centro storico, nota come sulla cronaca cartacea locale di domenica scorsa, siano emersi le risposte definite "a senso unico" del vicesindaco Antonio Garritani e l'annuncio di impegni “di prevenzione e repressione” che l'attuale amministrazione intenderebbe portare avanti. Vi offriamo ora alcuni estratti riassuntivi della lettera scritta da Giurissa e indirizzata al presidente del consiglio comunale Bearzi.
"Credo che le preoccupate segnalazioni e le proposte d’azione indicate nel documento del Rione Centro abbiano la necessità di un approfondimento tematico urgente e coordinato tra tutti gli attori pubblici e privati che si interfacciano quotidianamente con il disagio infantile e giovanile", riflette la consigliera dem.
"Non conosco i motivi per cui non sia stato ancora nominato il nuovo garante a 4 mesi dalle elezioni ma credo sia importante, per quanto rientra nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune di Monfalcone, individuare una figura super partes che vigili a livello cittadino sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989 (ratificata con Legge n. 176 del 27 maggio 1991) nonché della Convenzione sull’esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo (recepita in Italia con Legge n. 77 del 20 marzo 2003) conformemente a quanto stabilito anche a livello nazionale dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza con Legge n. 112 del 12 luglio 2011, nonché con quanto stabilito dalle altre Convenzioni Internazionali e dalle norme interne adottate in materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza" ha aggiunto Giurissa.
A cosa serve dunque il garante in questione? Ha la funzione di difensore civico a tutela delle opinioni del minore, del principio di non discriminazione, del diritto allo sviluppo individuale. Per Giurissa quindi c'è molto più da fare prima ancora di parlare di prevenzione e repressione. Per la dem è necessario puntare sulla crescita sostanziale della comunità educante, una scelta civica prima che politica che deve essere costruita con responsabilità e concretezza.
In conclusione, l'esponente della minoranza ha dichiarato e richiesto: "Sarebbe interessante approfondire il tema con i professionisti del settore e magari valutare le buone pratiche già percorse da altre amministrazioni a noi vicine - ad esempio il Comune di Trieste e le sue microaree che promuovono l’emersione del disagio e l’esplicitazione delle necessità dei residenti attivando la sinergia tra i diversi soggetti. La risposta specifica per i bisogni individuati farebbe aumentare il senso di appartenenza ad una comunità e limiterebbe la degenerazione nel vandalismo e nei comportamenti antisociali".
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