Gli ‘Sguardi di specie’ di Marta Cuscunà a In/Visible Cities, l’autrice racconta «nuove visioni politiche per progettare il futuro»

Gli ‘Sguardi di specie’ di Marta Cuscunà a In/Visible Cities, l’autrice racconta «nuove visioni politiche per progettare il futuro»

L'INTERVISTA

Gli ‘Sguardi di specie’ di Marta Cuscunà a In/Visible Cities, l’autrice racconta «nuove visioni politiche per progettare il futuro»

Di NINA TOMASI • Pubblicato il 29 Ago 2025
Copertina per Gli ‘Sguardi di specie’ di Marta Cuscunà a In/Visible Cities, l’autrice racconta «nuove visioni politiche per progettare il futuro»

La performer di teatro visuale presenterà il 3 settembre la sua ‘trilogia ecofemminista’ di drammaturgie in dialogo con la biologa Manuela Monti, riflettendo sul concetto di ‘con-dividuo’.

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Si avvicina l’ultima data del “tour” di presentazioni dell’ultimo libro di Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale nata a Monfalcone e dal 2021 artista associata al Piccolo Teatro di Milano. Cuscunà, in dialogo con Manuela Monti, biologa dello sviluppo, presenterà il suo lavoro il 3 settembre alle ore 19 alla Corte Marco d’Aviano a Gradisca in occasione del festival "In/Visible Cities".

Sguardi di specie. Una trilogia ecofemminista” è uscito a giugno 2025 e contiene i copioni di tre drammaturgie: “Earthbound. Ovvero le storie delle Camille”; “Bucolica. Paesaggio con fischiatori, pecore e umani” e “Corvidae. Sguardi di specie”, tre spettacoli di e con l’attrice monfalconese ideati negli ultimi anni, insieme ad alcuni saggi che suggeriscono «visioni politiche nuove per progettare il futuro con uno sguardo multispecie», come spiega lei stessa.

Marta Cuscunà ha deciso di presentare questo volume in una modalità tanto innovativa quanto il suo contenuto, dedicandovi degli incontri in giro per l’Italia con diversi esperti nei campi da cui scaturiscono le riflessioni poi declinate nelle tre drammaturgie. «Ho voluto presentare questo libro attraverso degli incontri a sé stanti, in modo da renderlo un pretesto ed un’occasione per dialogare con delle figure che si occupano di argomenti diversi dal teatro» spiega l’autrice.

L’incontro di "Invisible cities" vedrà, come controparte di Cuscunà, la biologa dello sviluppo Manuela Monti, ricercatrice nel campo della bioingegneria e bioinformatica presso l’Università di Pavia. «Manuela è stata per me una grandissima fonte di ispirazione - spiega l’autrice di “Sguardi di specie” – una delle idee che sono entrate a gamba tesa nei miei lavori artistici è quella che lei ha coniato insieme a Carlo Alberto Redi, anche lui biologo e professore di zoologia presso l’università di Pavia, ovvero quella del “con-dividuo”».

Questa teoria, sostenuta dalle moderne ricerche nel campo della biologia, ridefinisce il concetto di individualità dell’essere umano: «In realtà già solo la presenza della flora intestinale, un sistema batterico che convive con il nostro organismo, ci fa rendere conto di come noi siamo in realtà un “condominio” di specie diverse che collaborano per la sopravvivenza collettiva».

Le riflessioni che Monti, in qualità di biologa, ha portato avanti insieme a filosofi e sociologi, hanno molto a che vedere con un grande problema della modernità: la crisi climatica. «Questo concetto può aiutarci ad assumere un atteggiamento diverso nell’epoca piena di urgenze che stiamo vivendo. La crisi climatica assume tutto un altro aspetto se ci rendiamo conto che la natura non è un’entità “altra” che noi dobbiamo proteggere dopo averla sfruttata, ma che la natura è dentro di noi, noi siamo la natura» spiega l’autrice del libro.

Questo concetto è in particolare alla base di uno dei tre spettacoli contenuti nel volume, ovvero “Corvidae. Sguardi di specie”, drammaturgia originariamente ideata per la trasmissione televisiva “La fabbrica del mondo” di Marco Paolini e Telmo Pievani, trasmessa su Rai 3 dall’8 al 22 gennaio 2022 e reperibile su RaiPlay. «Sono stati Paolini e Pievani a contattarmi per la creazione di brevi interventi teatrali che rappresentassero gli argomenti affrontati nelle puntate» ricorda Cuscunà. «Alla base di questa trasmissione c’era infatti la collaborazione tra narrazione teatrale, di cui Marco Paolini è un maestro, e divulgazione scientifica rappresentata superbamente da Telmo Pievani»

Non è un caso che sia proprio questo testo il protagonista dell’intervento ad "In/Visible Cities", festival che si terrà dal 28 al 31 agosto a Gorizia e Nova Gorica e successivamente, dal 3 al 7 settembre, a Gradisca. «L’aspetto interessante di "In/Visible Cities" è quello di intrecciare linguaggi artistici con le nuove tecnologie, in un contesto di contaminazione reciproca tra arte e scienza che è alla base dei tre spettacoli in “Sguardi di specie” ed, in particolare, di “Corvidae”, la cui seconda parte del titolo dà infatti il nome al volume intero». «In Italia, la nostra mentalità tende a separare questi due mondi, mentre in realtà arte e scienza possono essere fonte reciproca di ispirazione – così ancora Cuscunà - non solo: di fronte alle sfide della modernità, la scienza ha più che mai bisogno di modalità efficaci per comunicare con il “grande pubblico” e divulgare le proprie scoperte».

Marta ricorda infine il nome di Miriam Paschini, co-direttrice del festival a cui è legata da un’amicizia e collaborazione professionale: «Condivido con lei l’impegno sull’accessibilità delle opere artistiche-performative, per esempio tramite la traduzione degli spettacoli in lingua dei segni o l’audiodescrizione fornite dai responsabili del festival. È un piacere per me essere ospite di una manifestazione che è molto sensibile alle questioni di parità tra pubblici diversi». 

Foto: Evelin Mazzaro per Frute (sinistra), Alice Zorzin/Volcano Visual Studio (destra)

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