domani mattina
La sfida dei treni sul confine, esperti a Gorizia sulle opportunità delle ferrovie
Esperti a confronto sulle opportunità della mobilità su rotaia. Esempi e buone pratiche sul confine.
È stato anticipato oggi a Trieste, ma il tutto si concluderà domani con un convegno di mezza giornata. Il futuro dell’Europa attraverso le reti ferroviarie sarà il focus del convegno in programma domani mattina a Gorizia, presso il Kulturni dom, dove i diversi ospiti saranno chiamati a parlare degli scenari di sviluppo su rotaia, legati in particolare alla dimensione transfrontaliera. Un tema a dir poco sentito insieme a Nova Gorica, vista la tanto attesa realizzazione della lunetta che permetterà ai treni di passare dalla stazione italiana a quella slovena.
Il tutto è organizzato dall’Accademia europeista del Friuli Venezia Giulia, che già oggi ha portato a Trieste esperti a livello nazionale e internazionale per parlare di sviluppo sostenibile. Presso la sala Stelio Crise, in largo Papa Giovanni XXIII, docenti e tecnici si sono così confrontati su quali opportunità può offrire il movimento sui binari a quello del turismo e non solo. La due giorni si concluderà così domani, dalle 9.30 alle 12, partendo dai saluti di Claudio Cressati, presidente del sodalizio, e di Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale.
“Il 2021 - scrivono gli organizzatori in una nota - è stato proclamato dall’Unione europea ‘Anno europeo delle ferrovie’. Per questo motivo, l’Accademia europeista promuove un convegno internazionale di studi per incoraggiare l’uso delle ferrovie da parte di cittadini e imprese. In particolare, tale convegno si concentra sulla situazione confinaria e riguarda l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici proprio per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica, secondo il Green deal europeo”. Un’ottica che guarda soprattutto alla Capitale della cultura 2025.
Non a caso, tra gli ospiti ci saranno diversi esponenti delle istituzioni a cavallo del confine. A partire da Alessandro Puhali, coordinatore del comitato trasporti del Gect, che parlerà proprio dell’annosa questione del nodo ferroviario di Gorizia-Nova Gorica-Šempeter-Vrtojba. Le opportunità di rilancio della Transalpina, storica stazione asburgica e oggi angolo dimenticato nella rete slovena, saranno al centro del discorso di Matjaž Marušič, anch’egli nel comitato Gect. L’antica tratta, poi, sarà esaminata anche da Kaja Širok, del gruppo Ecoc2025.
Miro Kristan, del Centro di sviluppo della Valle dell’Isonzo, evidenzierà come la mobilità sostenibile non si fermi alla frontiera, mentre un esempio concreto verrà proposto da Massimiliano Angelotti. Il project manager e coordinatore del progetto strategico Crossmoby per la Regione illustrerà infatti il treno Micotra, inserito nei progetti Interreg e che oggi connette Italia e Austria. A moderare la giornata sarà Stefano Maggi, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università di Siena nonché esperto di storia delle ferrovie, avendo scritto un volume che ne ripercorre l’epopea.
Nella foto: convoglio della Slovenske železnice in Transalpina (Stan Dalone)
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