La sfida di Daniele partito dall'Istria, fare il giro delle coste italiane in bici

La sfida di Daniele partito dall'Istria, fare il giro delle coste italiane in bici

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La sfida di Daniele partito dall'Istria, fare il giro delle coste italiane in bici

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 19 Mag 2024
Copertina per La sfida di Daniele partito dall'Istria, fare il giro delle coste italiane in bici

Alla soglia dei 59 anni, l'amante della bicicletta di Gorizia ha deciso di intraprendere la sfida di percorrere tutta la penisola. Arrivato ora in Salento.

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Fare il Giro d’Italia è l’ambizione di coloro che sognano di diventare ciclisti professionisti. C’è chi, invece, come semplice amatore ha intrapreso il proprio giro, con l’ambizione di percorrere quei 7.500 chilometri di costa che delimitano lo Stivale. Per ora, Daniele Braini ne ha macinati circa 1.520 di chilometri, con un dislivello di 6.100 metri. Il ciclista di Gorizia, partito il 30 aprile da Ancarano nell’Istria slovena, ha da poco doppiato Santa Maria di Leuca, estremità meridionale della penisola salentina.

Alla soglia dei 59 anni, che compirà a luglio, Braini si è lanciato in questa sfida in solitaria, puntando ad arrivare fino in Francia dopo aver risalito la costa ovest dell’Italia. «Sono andato in prepensionamento e non ho vincoli - spiega - per ora lo faccio e vedo come procede, sono partito senza troppi pensieri». Lui stesso non nasconde che forse l’idea di partenza è un po’ ambiziosa, ma non ci sono record da infrangere o cronoprogrammi da rispettare. In ogni caso, già quanto fatto finora gli ha regalato una bella esperienza.

La passione per la bici lo segue da tempo, tanto che già in passato aveva percorso alcuni chilometri: «Insieme alla mia compagna e ai figli abbiamo girato in Toscana e da altre parti, avevo fatto in due giorni l’Alpe Adria partendo da Villach e la Parenzana». Tutto ciò l’ha spinto a realizzare un percorso unico, anche una sorta di test su quanto il versante adriatico offra in termini di ciclabilità: «Finora è stata una bella esperienza, ho fatto molti pezzi di ciclabile e ho calcolato di aver fatto circa il 10% in più di strada in questo modo». Con sé ha portato anche tutto il necessario per campeggiare.

Guardandosi indietro, ricorda con piacere le piste nell’area di Jesolo, lungo la laguna, proseguendo quindi per la Romea nella natura. In Puglia, invece, è stato più impegnativo: «Volevo stare sul mare ma mi sono ritrovato per una decina di chilometri sulla sabbia prima di arrivare al Gargano, anche se le indicazioni dicevano che era un percorso per le bici. Sulla costa, poi, ho avuto un forte vento contro». Tutte sfide superate, però, e all’orizzonte adesso c’è Taranto, dopo aver toccato anche Gallipoli. Quindi la strada verso la Calabria.

In tutto, sono stati necessari 18 giorni di viaggio per collegare i punti più estremi della riviera. Di questi, 15 giorni sono stati dedicati alla pedalata, facendo anche alcune soste lungo il tragitto. In particolare a Bari, dove peraltro vive un volto noto di Gorizia: il campione di pallavolo Matej Černic. Con lui, Braini ha condiviso il parquet al Soča volley di Savogna, ma mentre il viaggiatore si trovava ‘a casa sua’, l’ex professionista era tornato in Friuli. Carrambata sfumata, mentre il percorso del ciclista prosegue.

Nella foto: Daniele Braini con una coppia di turisti olandesi incontrati a Otranto

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