La sete di verità per Giulio. L'onda gialla abbraccia la famiglia Regeni

La sete di verità per Giulio. L'onda gialla abbraccia la famiglia Regeni

DOPO NOVE ANNI

La sete di verità per Giulio. L'onda gialla abbraccia la famiglia Regeni

Di AGATA CRAGNOLIN • Pubblicato il 26 Gen 2025
Copertina per La sete di verità per Giulio. L'onda gialla abbraccia la famiglia Regeni

Ieri sera a Fiumicello il flash mob per ridare voce mediatica alla questione. Alla fiaccolata sono seguiti gli interventi di numerose personalità, fra cui anche Gherardo Colombo ed Elly Schlein.

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«È un sentimento di grande partecipazione ed energia per difendere una causa giustissima, che è quella della verità e giustizia per Giulio Regeni» sono state le parole di Roberto Fico, durante la commemorazione tenutasi ieri sera, 25 gennaio, in onore del giovane scomparso nel 2016. «Dico sempre non si tratta di una questione che può essere affidata esclusivamente alla famiglia Regeni, ma è una questione di Stato. E lo Stato, soprattutto con l'Egitto, deve avere una postura totalmente diversa».

Il piazzale dei Tigli, luogo di ritrovo a Fiumicello Villa Vicentina, ha visto una sempre maggior affluenza man man che si avvicinavano le 19. Dopo una breve presentazione è intervenuto il Governo dei Giovani, presidiato da Elia Gasparini. «Nove anni di continua richiesta e ricerca di verità — comincia così il discorso dei membri del governo, di cui fu sindaco lo stesso Giulio, anni addietro — che suscita molte emozioni come paura, ansia, tristezza e felicità, una volta che gli obiettivi vengono raggiunti». I giovani hanno poi recitato dei versi simbolici rimarcando l’importanza della gentilezza nei confronti con il mondo.

Nel silenzio che è seguito, diverse persone si sono incamminate in una fila ordinata, facendo sfilare uno striscione giallo. Come un'onda, le persone si sono arrotolate e strette in un “abbraccio giallo”, nel centro della piazza. A terra, una fila di 37 candele per simboleggiare il numero degli anni che Giulio avrebbe oggi, se fosse ancora qui.

«Tutto un paese anni fa ha subito una ferita che è ancora parzialmente aperta — così è intervenuto il sindaco di Fiumicello Villa Vicentina, Alessandro Dijust — e io non posso pensare che, se c’è la perseveranza, l’impegno e la dedizione, noi non avremo modo di raggiungere l’obiettivo che stiamo portando avanti». Dopo il flash mob, il sindaco ha invitato tutti a un momento di raccoglimento per il giovane scomparso. Così la piazza si è illuminata di tanti fiori di carta gialli e per un minuto anche le macchine che passavano per strada sembrava facessero meno rumore.

Nello stesso rispettoso silenzio, poi, i cittadini si sono incamminati tra le vie di Fiumicello, che sono dedicate ai vari diritti per l’umanità. La via delle scuole, dedicata al diritto allo studio, è collegata al parco "Giulio Regeni" in cui ci sono delle panchine gialle a lui dedicate, e permette di arrivare alla pista di pattinaggio, in cui la serata è proseguita con “Parole, immagini, musica per Giulio”.

Il clima della manifestazione era energico e «coinvolgente — ha fatto notare una cittadina, Alessandra, — ma bisogna esserci sempre, non solo in serate come questa. Bisogna stare sempre vicino alla famiglia e quando ci sono le udienze. Sempre». «Continueremo a batterci per le Giulie e i Giulio d’Egitto e del mondo. Non scapperemo» ha anche dichiarato il giornalista Giuseppe Giulietti, che ha guidato la serata culturale, presentando i vari ospiti che sono intervenuti.

Tra gli onorevoli ospiti sono intervenuti Gherardo Colombo, Lella Costa e Gianni Cuperlo; insieme a Pif, Roberto Fico e molti altri. Ospite della serata anche la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. «In tanti, come me, della stessa generazione di Giulio, in questi anni sono rimasti particolarmente scossi, perché abbiamo riconosciuto quella sete di giustizia fin nel profondo» sono state le parole della Segretaria. «Per 9 anni il governo egiziano non ha fatto altro che coprire i responsabili del processo che ora si sta svolgendo a Roma. E se c’è un processo dobbiamo ringraziare proprio la famiglia di Giulio: la madre Paola, il padre Claudio, la sorella Irene e tutti coloro che collaborano, come il movimento “Onda Gialla” e “Giulio siamo noi”».

«La battaglia dovrebbe essere stata di tutti. Quella battaglia che vede calpestati i diritti umani — ha proseguito Schlein — cosa abbiamo visto? Comuni che ritiravano lo striscione “Verità per Giulio” e aziende italiane che continuano a fare affari con l’Egitto come se non fosse accaduto niente. Che paese vogliamo essere? Quello che rispetta la sua costituzione? Quella costituzione che è ancora tanto da attuare, ma che è anzitutto antifascista. Vogliamo essere un Paese che rispetta la costituzione e difende i diritti riconosciuti dall’articolo 2».

«I diritti umani vengono prima della ragione di Stato e degli interessi economici. Speriamo che presto ci sarà la condanna degli esecutori materiali di questo omicidi. Non ci fermeremo fino a che non verranno chiariti i mandanti e i motivi che hanno portato alla perdita di un figlio e di un fratello, di un uomo che amava la vita» ha concluso la Segretaria Pd.

Tra gli ultimi interventi si sono visti quelli della famiglia Regeni. «Mi sembra che il sostegno stia crescendo, e volevo ringraziare tutti voi, la comunità di Fiumicello e quelli che ci sostengono anche da fuori. Stiamo facendo passi piccoli e importanti nella direzione giusta e i testimoni ci stanno dimostrando questo - ha detto il padre Claudio - con le sostituzioni abbiamo avuto difficoltà in passato. Ci sono tante cose importanti per la vita di una nazione: ma sono più importanti i diritti umani o questi si possono mettere da parte in virtù degli affari e condizioni economici e vantaggiosi per il nostro paese? Da parte dei cittadini abbiamo avuto un sostegno forte e anche da parte della magistratura». Claudio Regeni ha così concluso: «Viviamo in un paese democratico e dobbiamo lottare per mantenere i diritti anche nel nostro futuro. Continuante a sostenerci e spero che a breve avremo delle notizie più buone per tutti».

Foto di Fabio Bergamasco

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