Sesso non sicuro, infezioni in aumento a Gorizia: centro aperto il sabato

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Sesso non sicuro, infezioni in aumento a Gorizia: centro aperto il sabato

Di Redazione • Pubblicato il 05 Set 2022
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Aumentati gli orari da questa settimana, il centro punto di riferimento anche per la fascia slovena.

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Il centro per Malattie sessualmente trasmissibili-Aids, in via Vittorio Veneto a Gorizia nella palazzina B, aumenta i propri orari. Da sabato 10 settembre, infatti, è prevista l’apertura di due sabati al mese dalle 8.30 alle 12.30. L’accesso sarà previo appuntamento telefonico. In quelle giornate, l’attività offerta sarà la stessa delle altre giornate di apertura, pertanto verranno garantiti visita, counselling, test diagnostici, terapia e vaccinazioni e In considerazione di questo importante trend in aumento delle Infezioni sessualmente trasmesse, l’apertura offrirà accessibilità ai test diagnostici, alle terapie e al counselling in tempi più brevi.

Il tutto in una giornata spesso maggiormente compatibile con l’attività lavorativa e scolastica dell’utenza, con l’obiettivo di ottenere un conseguente maggior controllo della diffusione delle infezioni. L'incremento delle infezioni come gonorrea, clamydia e sifilide è sicuramente secondario anche all’utilizzo sempre più diffuso della PrEP (profilassi pre espositiva per Hiv) che permette, con assunzione di farmaci antiretrovirali, di ridurre efficacemente il rischio di acquisizione di HIV nei rapporti sessuali non protetti. Questo evento ha portato ad un utilizzo meno frequente del preservativo con incremento di conseguenza delle altre infezioni sessualmente trasmesse.

Si segnala che nel 2020 e 2021, il numero di presenze al centro è stato elevato ed equiparabile a quello degli anni precedenti - circa 3.600 presenze all’anno - nonostante le restrizioni del Covid. Si è ritenuto importante mantenere il servizio attivo anche in corso di tale epoca storica per ruolo epidemiologico importante che riveste il centro nella identificazione, trattamento e tracciamento delle infezioni sessualmente trasmesse. I dati poi hanno evidenziato che dopo un iniziale calo delle infezioni nella prima parte del 2020, secondario al duro lockdown di inizio anno, si è verificato un progressivo incremento delle Ist, dopo l’allentamento delle restrizioni.

Quadro in particolare determinato da Clamydia e Sifilide. Trend che si conferma anche dai dati di questa prima parte dell’anno. L’accesso al centro è diretto senza necessità di impegnativa del medico curante, previo appuntamento telefonico, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14. L’utente viene gestito sempre in anonimato così da garantire il massimo rispetto della privacy. Ci sono diverse tipologie di utenti che si presentano al centro: chi si presenta con sintomatologia acuta in atto, chi è partner di persona a cui è stata diagnosticata una IST, chi ritiene di aver avuto rischio sessuale, chi giunge per eseguire follow up periodico.

Ci sono poi le persone vittima di violenza sessuale, chi richiede valutazione per prescrizione PrEP, chi ha infezione da HIV per esami, visita e consegna terapia, chi richiede informazioni/counselling. Le presenze al centro nei primi sette mesi del 2022 sono state 2.650, che comprendono nuove visite, controlli, colloqui. Quest’anno, la struttura ha seguito circa 93 pazienti da fuori regione e 283 pazienti da fuori provincia. Vengono inoltre seguiti circa 200 pazienti Hiv positivi con accessi tre o 4 volte all’anno per follow up e consegna terapia. Tra le novità attese, anche l'inserimento di uno psicologo con il ruolo di supporto dei pazienti con difficoltà psicologiche.

Problemiatiche, queste, derivanti dall’accettazione della diagnosi delle infezioni sessualmente trasmesse, dello stigma che ne deriva e della diversità sessuale e soprattutto anche con un ruolo importante nel percorso educativo nelle scuole. L’équipe attuale è composta da medico infettivologo, medico dermatologo e due assistenti sanitarie. Vi è inoltre un continuo confronto con altri specialisti in particolare con i colleghi proctologi, urologi, ginecologi, Mmg e colleghi del Pronto Soccorso per la gestione dei casi. Unico nel suo genere, il centro conta anche lo studio sulla ricaduta vaccinale anti-Hpv nella popolazione Msm.

Ciò è in collaborazione all'Università degli studi di Padova e la proctologia di Udine, finanziato dalla Fondazione Carigo, in corso da circa tre anni che sta fornendo importantissimi risultati con ricadute significative anche sui programmi di prevenzione. Nel Triveneto, l’unico altro centro sovrapponibile a quello goriziano si trova a Trento: tali caratteristiche lo rendono il centro attrattivo per utenti extra provincia ma anche extra regione (in particolare il Veneto) e transfrontalieri dalla vicina Slovenia.

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