Servizio Sad dell'Ambito, i dem Moretti e Giurissa replicano su famiglie lasciate sole e operatori in fuga

Servizio Sad dell'Ambito, i dem Moretti e Giurissa replicano su famiglie lasciate sole e operatori in fuga

IL BOTTA E RISPOSTA

Servizio Sad dell'Ambito, i dem Moretti e Giurissa replicano su famiglie lasciate sole e operatori in fuga

Di S.F. • Pubblicato il 22 Mag 2025
Copertina per Servizio Sad dell'Ambito, i dem Moretti e Giurissa replicano su famiglie lasciate sole e operatori in fuga

Le accuse alla giunta di aver ignorato i segnali d’allarme e l'attacco a Fasan, «difende l’indifendibile». Richiami alla necessità di trasparenza e di confronto sul servizio che riguarda 10 Comuni dell’Ambito Carso Isonzo Adriatico.

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«Sul Servizio di Assistenza Domiciliare il sindaco Fasan lasci stare la polemica fine a sé stessa. Prenda atto che tra il primo e il 12 maggio, periodo nel quale vi è stato il passaggio di consegne tra gestori, vi sono state famiglie che si sono dovute arrangiare e sono state abbandonate a loro stesse per qualche giorno, così come non racconti la favola che sul personale vi sono stati "rallentamenti tecnici" nell'iter delle assunzioni. Il tema è che purtroppo in tanti operatori non hanno accettato la nuova offerta perché il nuovo contratto proposto prevedeva una perdita in termini economici e di retribuzione e maggiori utenti da seguire per singolo operatore» lo afferma il capogruppo in Consiglio Comunale del Pd, Diego Moretti.

«Questa, e altre, sono questioni che l'Osservatorio Regionale Appalti aveva già segnalato, ma che la Giunta allora in carica, di cui comunque Fasan faceva parte, non ha considerato a sufficienza né tenuto in debito conto» insiste il dem secondo il quale a più di un mese dalla nuova assegnazione vi sono ancora problemi per tante famiglie. «Fasan intervenga, eviti di difendere l'indifendibile e lasci stare polemiche inutili: diversamente non ci sarebbe un ulteriore incarico di supporto per il servizio domiciliare per poco più di 21mila euro» conclude Moretti. Al dibattito sul tema si aggiunge anche la consigliera dem, Lucia Giurissa.

«Ritengo indicativo il tono sprezzante del sindaco Fasan alle richieste del tutto legittime di approfondimento sulla questione dell’Assistenza Domiciliare da parte della minoranza consiliare - sono le parole di Giurissa - sono stata la prima in aula lo scorso autunno a chiedere delucidazioni sulla gara d’Ambito sul SAD pubblicata su Appalti FVG, svelando che il nuovo servizio non sarebbe partito il primo gennaio di quest’anno. L' assessore Vita e la dotttoressa Tarlao avevano promesso in quell’occasione massima trasparenza e condivisione di informazioni: l’intento su cui c’eravamo trovati d’accordo era quello di agevolare il passaggio di consegne tra una gestione e l’altra per mettere in primo piano la qualità del servizio e il comfort dei fruitori dei 10 comuni interessati».

«Nonostante lo slittamento di 4 mesi pieni e l’allerta dell’Osservatorio regionale sugli Appalti e sugli accreditamenti territoriali, organismo indipendente previsto dal nuovo CCNL della cooperazione sociale - continua l'esponente dem - è evidente che non si sia riusciti a rendere fluida da subito l’operatività del nuovo soggetto vincitore dell’appalto. Visto che il contratto durerà almeno tre anni (salvo proroga di ulteriori 3 anni) direi che sarebbe meglio evitare atteggiamenti di stizza e accuse di “speculazioni”. È compito di tutte le forze politiche tenere alta l’attenzione sull’omogeneità del servizio nell’intero territorio dell’Ambito territoriale Carso Isonzo Adriatico – senza sottovalutare la complessità e specificità dei bisogni di ciascun fruitore».

«Il Comune di Monfalcone, ente capofila, ha una responsabilità specifica in questo senso - spiega Giurissa - ora la questione è di competenza politica della vicesindaca Calligaris con cui non ho ancora avuto occasione di discutere. Voglio sperare che si convochi quanto prima la IV commissione per fare un approfondimento in una sede istituzionale consona senza fare melina per tutta l’estate». «È importante fare chiarezza anche per quei lavoratori impegnati nel servizio e che sì, sono assunti con un inquadramento contrattuale migliorativo ma si sono visti contrarre di molto i potenziali costi accessori come le spese di telefonia, il rimborso spese kilometrico e i costi di aggiornamento e formazione specifica. Il 4,77% come base d’asta è un terzo rispetto alla consuetudine per gare di questo livello».

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